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L'IA? È pericolosa come una guerra nucleare - Caccia agli uccelli durante i periodi della migrazione prenuziale - L’agricoltura intensiva - Cabine telefoniche, addio per sempre - Giornata internazionale delle Api - I dati sono andati - Esploratori del nucleo atomico visti da vicino - Che fare con il granchio alieno che invade il Mediterraneo - Epidemie di virus dei coralli minacciano la barriera corallina - Alfred Russel Wallace
L'IA? È pericolosa come una guerra nucleare
Può causare l'estinzione del genere umano, almeno secondo una nuova petizione firmata da scienziati e personaggi noti.
«Ridurre il rischio di estinzione a causa della IA dovrebbe essere una priorità mondiale, al pari di altri rischi che minacciano l'intera società, come le pandemie e la guerra nucleare». A lanciare questo grido d'allarme non è qualche profeta apocalittico né si tratta esattamente delle stesse persone che già alla fine di marzo parlavano dei rischi derivanti dall'Intelligenza Artificiale.
Scienziati e «altre figure importanti» hanno infatti firmato una nuova petizione affinché si apra un confronto franco sui pericoli - ritenuti molto reali e concreti dello sviluppo della IA e crei «una conoscenza comune derivata dal crescente numero di esperti e personaggi pubblici che prendono sul serio alcuni dei rischi più gravi dell'IA avanzata». Leggi l'articolo originale su ZEUS News
Alcune delle principali associazioni venatorie, appoggiate dai produttori di armi e munizioni, hanno inviato una nota ai ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura chiedendo di intervenire politicamente sull’Ispra affinché, nei suoi pareri sui calendari venatori, autorizzi la caccia agli uccelli durante i periodi della migrazione prenuziale, vietata dalla direttiva Uccelli per i gravi impatti che determinerebbe a danno delle specie.
L’Istituto di ricerca fornisce i suoi pareri basandosi su criteri scientifici e seguendo il diritto europeo che li definisce nel documento ufficiale dei cosiddetti Key Concepts.
Le associazioni Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e WWF Italia sottolineano che si tratta di un’iniziativa gravissima, che si aggiunge a quella del 9 marzo scorso, con la quale sostanzialmente i cacciatori, gli armieri e gli esponenti politici di questo mondo, spingono il Governo a mettere a tacere l’Ispra, che a norma di legge è l’organo autonomo di consulenza scientifica per lo Stato, denigrandone l’operato e l’autorevolezza scientifica riconosciuta e apprezzata a livello internazionale.
L’agricoltura intensiva è la prima causa del declino degli uccelli
Lo ha stabilito uno studio realizzato da 50 ricercatori che hanno lavorato sui dati raccolti dai cittadini
Rispetto agli anni ottanta, sui cieli d’Europa volano 550 milioni di uccelli in meno. Il declino dell’avifauna europea è ben documentato scientificamente, ma finora mancavano delle valutazioni quantitative rispetto all’importanza relativa delle varie pressioni antropiche sulle popolazioni di uccelli.Utilizzando il più aggiornato e vasto set di dati empirici mai assemblato in Europa, un gruppo di 50 ricercatori, analizzando i dati raccolti da migliaia di cittadini in 28 Paesi nel corso di quasi quattro decenni, ha verificato che è soprattutto l’agricoltura intensiva a essere alla base del declino delle popolazioni di uccelli del continente. Questo importante risultato è stato possibile grazie alla citizen science, con migliaia di volontari in tutta Europa che hanno raccolto dati sul campo.
Cabine telefoniche, addio per sempre
Per l’Agcom TIM non ha più l'obbligo di mantenere le cabine telefoniche e può smantellarle tutte.
L'Autorità per le Comunicazioni si è espressa: non esiste più nel nostro Paese la necessità di mantenere dei telefoni fissi a disposizione del pubblico e viene quindi meno l'obbligo per TIM di gestire le cabine telefoniche. Queste saranno progressivamente verranno smantellate tranne che in ospedali, caserme e carceri, cioè quei luoghi in cui per legge l'uso dei telefoni mobili può essere vietato o fortemente limitato; e così nei rifugi di montagna.
Sabato 20 maggio è la Giornata internazionale delle Api.
L’impollinazione è un servizio ecosistemico chiave per il mantenimento della biodiversità, da cui dipendono quasi il 75% delle colture alimentari (principalmente frutta e verdura) e il 90% di tutte le specie di piante da fiore. Negli ultimi decenni, tuttavia, la perdita di habitat, i cambiamenti climatici, l’uso di pesticidi e la diffusione di malattie hanno seriamente esposto al pericolo la biodiversità e la produttività agricola.
Quest’anno per la Giornata internazionale delle Api ci sarà un nuovo strumento per proteggere questi preziosi impollinatori: si tratta del primo protocollo con marchio certificato, pensato dal Consorzio Nazionale Apicoltori (CONAPI) e destinato alle aziende di ogni dimensione che adottano misure adeguate alla diffusione della cultura dell’impollinazione.
"I dati sono andati" dissero alla vecchietta...
Cassandra Crossing/ “Dove sono i tuoi dati?” è una domanda a cui ormai molti non sanno più rispondere. Ma sapere dove sono e riuscire ad accedervi sono due cose molto diverse, come la nostra anziana protagonista ha scoperto.
Ma se perdere i propri dati perché si è rotto l'hard disk o perché si è dimenticata la password del wallet Bitcoin è cosa facilmente comprensibile e alla quale ci si può persino rassegnare, perderli perché chi li ha si rifiuta di riconsegnarteli sembra impossibile; soprattutto quando una grandissima azienda dall'aria sempre amichevole diventa più impenetrabile di un muro.
Esploratori del nucleo atomico visti da vicino
L’astronomo Marco Salvati: “Noi siamo i neuroni di Dio”
Storia delle particelle elementari raccontata da Giorgio Chinnici con documenti poco noti e curiosi «dietro le quinte». A maggio il centenario delle scoperte di Compton e De Broglie. Lucia Votano: il successo dell’Infn vissuto dall’interno. Da Democrito al bosone di Higgs con la guida di Flavio Marchetto
Che fare con il granchio alieno che invade il Mediterraneo
Con il riscaldamento globale, centinaia di specie esotiche trovano condizioni sempre più favorevoli nei mari italiani. Alcune sono dannose per l’economia locale: pescatori , biologi marini e ristoratori cercano soluzioni creative
Con della mollica di pane, foglie di salicornia tritata, un po’ di parmigiano, uvetta, un uovo intero e un pizzico di sale, Libera Falco fa delle polpette. Serviranno per farcire alcuni esemplari di granchio blu che lei e le sue compagne dell’associazione SerendipitA3L hanno portato dal Gargano. In sala, una ventina di persone la osserva. Al suo fianco Lucrezia D’Errico illustra i vari ingredienti. Si sofferma sull’uvetta sultanina, arrivata in Puglia con le invasioni saracene. “Ecco un’invasione aliena diventata un’opportunità”, dice. “Proprio come il granchio blu”.
Infettano le alghe simbiontiche
Epidemie di virus dei coralli minacciano la barriera corallina
Francesca Danila Toscano in rivistanatura.com
Il riscaldamento degli oceani aumenta le epidemie virali nei coralli, per la prima volta uno studio ha messo nero su bianco questo legame misterioso
Icolori mozzafiato dei coralli sono una delle cose più affascinanti della barriera corallina, qualcosa però – un virus dei coralli – sta modificando anche questo splendido quadro acquatico. La colpa ricade sulle ondate di calore sempre più frequenti che colpiscono ormai ogni punto del nostro pianeta, il fatto che il riscaldamento delle acque oceaniche non faccia bene ai coralli era già cosa nota, poiché contribuisce all’inquietante processo di sbiancamento.
Quest’anno si celebra il bicentenario della nascita di Wallace, co-ideatore della teoria dell’evoluzione per selezione naturale. Alfred Russel Wallace (1823-1913) è stato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi. Con il suo amico e collega Charles Darwin formulò la teoria dell’evoluzione per selezione naturale nel 1858, il lavoro che gettò le basi della moderna biologia evolutiva.
Il lavoro di Wallace non si è limitato alla teoria dell’evoluzione, ma ha fornito un contributo anche a temi diversi come la glaciologia, la riforma agraria, l’antropologia, l’etnografia, l’epidemiologia e l’astrobiologia. Oltre a ciò, Wallace è considerato il più importante collezionista e biologo delle regioni tropicali del XIX secolo e il suo libro L’arcipelago malese, la lettura preferita di Joseph Conrad, è uno dei più celebri scritti di viaggio di quel secolo.