...ma anche in rete
La rete è un immenso oceano di informazioni di tutti i generi. I motori di ricerca fanno ormai miracoli di precisione e velocità: partendo da richieste anche mal formulate o inesatte riescono a fornire, quasi sempre, quello che desideravano trovare. Ma senza alcun indizio è difficile trovare qualcosa che magari potrebbe esserci utile.
Nel caso poi della scuola e dell'insegnamento delle discipline scientifiche ci si potrebbe perdere non nell'intero oceano, ma in molti mari dai confini indefiniti e, senza indicazioni precise i siti che potrebbero interessarci veramente si potrebbero trovare nella 78° pagina, a metà, mescolato con altre cose che c'entrano poco.
Dopo qualche reperimento casuale, o suggerito da persone amiche, abbiamo cominciato a trovare alcuni documenti che potrebbero interessare.
La lista, per ora è breve, ma se qualcuno ci dà una mano potrebbe anche crescere in fretta.
Unione Bolognese Naturalisti Å Mostre a Mantova Å La bioplastica ricavata dagli scarti di pesce Å Perché la scienza oggi? Å Scienza & Pace Magazine Å Perché la Scienza oggi? Å Matematica: «Come glieli spieghiamo ai nostri figli?» Å Oltre lo schermo Å Ecatombre di api Å Qui ed ora quarantena Å Scienza & Pace Magazine Å 15 Proposte per la giustizia sociale Å Il tofu non è un formaggio Å Questa pandemia è una “Big one” Å Si è chiuso il più grande buco dell'ozono mai rilevato al Polo Nord Å Aeolian Islands Preservation Fund Å Coronavirus, esperti ancora divisi sul pangolino Å Maschera da sub salva la vita Å 4 chiacchiere con Ilaria Capua Å BeautifulScience Å Lepri nei parchi Å Nuove possibilità di prevedere i terremoti Å La verità sugli incendi in Australia Å RAPPORTO ECO-MEDIA 2019 Å Appunti sul concetto di “emergenza climatica” e i suoi pericoli Å FERMATA PREALPINO Å Mistero risolto: le orche del porto di Genova vengono dall’Islanda Å Meet the River Å La terra vista dallo spazio Å Il polpo cambia colore mentre sogna Å 1.000 gradi usando la sola luce del sole, adesso si può Å Gli alberi possono regalarci un nuovo boom, ma con radici più solide Å Notizie e approfondimenti sul clima che cambia Å Dispersione scolastica Å Jus primae noctis Å Vita sessuale nel Medioevo Å Costruire un mondo in cui l'uomo possa vivere in armonia con la natura Å Un Panda all'ONU Å Acqua nello spazio Å Quando la matematica è un gioco: la storia di Massimiliano Foschi Å in Colombia la foresta ha gli stessi diritti di un umano Islanda la CO2 è trasformata in roccia Å Se ci si allena per bene tutti possono riuscirci Å Sirtaki particolarmente travolgente Å L'Europe n'est pas un marché Å Passero solitario Å Manta, la barca che rimuoverà la plastica dai mari Å Sulle colline bresciane Å Buco nero Å Ecco un filo molecolare che genera corrente dalla luce Å Un nuovo batterio esiste in natura Å Kenya, l'uomo che porta l'acqua agli animali assetati Å Studenti toscani a Birkenau e Aushwitz Å NEURODIVERSITÀ E DISLESSIA: DA DISAGIO A OPPORTUNITÀ Å Il Monte Pisano primo nella graduatoria FAI Å Pisa studenti in sciopero contro il riscaldamento globale Å C'è vita su Marte? Å Brutto voto al figlio Å Abolizione del suffragio universale Å Foto dallo Spazio Å Cop 24, il discorso di Greta Thunberg per il clima Å Il cambiamento climatico "la nostra più grande minaccia" Å Solstizio d’inverno 2018 Å Arti bionici del futuro Å TUTTOSCUOLA - La scuola colabrodo Å Cooperazione ed egoismo spiegati dalla fisica statistica Å Grotte di Škocjan Å Cibo, alimentazione, cosmetici e OGM Å La teoria del nulla Å Mio amico albero: no ai tagli scellerati Å Relatività Å Canzoni di scienze Å Video Nationa Geographic Å Biozootec Å Perché LifeGate?
UNIONE BOLOGNESE NATURALISTI (U.B.N.)
L'U:B:N.: fu fondata il 14 gennaio 1950 da Alessandro Ghigi (Bologna, 1875-1970). Alessandro Ghigi fu docente di zoologia dal 1915 al 1950 presso l’Università di Bologna dove fu nominato direttore dell’Istituto e del Museo di Zoologia (1920-1950) e rettore dell’Università (1930-1943).
Nel periodo 1933-1936, in seguito al suo interessamento, fu realizzato l’edificio di Via Selmi 3 in cui furono allestiti i musei di Zoologia, Anatomia comparata, Antropologia. Egli inoltre istituì il Laboratorio di biologia marina di Fano e collaborò a diverse commissioni del C.N.R. per la protezione della natura.
L’U.B.N. appartiene, insieme ad altre associazioni italiane, alla Federazione Nazionale Pro Natura, costituita a Roma il 21-3-1970 (tra i docenti fondatori ricordiamo il Prof. Francesco Corbetta). Le origini di questa federazione sono riconducibili al Movimento italiano per la protezione della natura (1948), trasformatosi prima in Pro Natura nel 1959 e poi nella suddetta Federazione nel 1970.
Le attività che l’U.B.N. ha organizzato nel corso di quasi 70 anni sono: conferenze di divulgazione naturalistica anche sotto forma di cicli tematici; conferenze di aggiornamento disciplinare per studenti universitari e insegnanti; conferenze di resoconti di viaggi; viaggi e gite per la conoscenza guidata dei beni naturali e culturali, prevalentemente a livello nazionale; pubblicazione della rivista “Natura e Montagna” inviata in omaggio ai soci insieme ad un notiziario informativo delle varie attività.
MANTOVA TRA ILLUMINISMO E POSITIVISMO
Un percorso inedito tra arti, scienze, luoghi e collezioni
La città di Mantova custodisce nei suoi Musei, Fondazioni, Scuole, Istituti e dimore private collezioni e reperti scientifici di pregio riferibili al periodo tra il '700 e l'800, oggi in gran parte non visibili al pubblico. La finalità generale che il progetto persegue è agevolare la soluzione di tre fondamentali problemi relativi all'accesso (al fine di rendere più democratica la conoscenza del patrimonio), alla partecipazione (per coinvolgere pubblici differenziati nelle politiche culturali), alla rappresentazione (per la costruzione e diffusione di narrative alternative e plurali).
Quattro le collezioni restaurate e offerte al pubblico: Natura, Terra, Strumenti e Documenti (in allestimento)
La bioplastica ricavata dagli scarti di pesce
Si decompone naturalmente in poco più di un mese.
La sostituzione degli oggetti monouso in plastica è un impegno che ha il sostegno di molte realtà e aziende, tutte impegnate a sviluppare alternative biodegradabili anche qualora vengano disperse nell'ambiente.
Una studentessa dell'Università del Sussex, Lucy Hughes, ha ideato una soluzione: un materiale plastico che nasce dagli scarti della lavorazione del pesce. L'idea le è venuta visitando uno degli stabilimenti della Mcb Seafoods, dove ha notato il quantitativo di rifiuti costituito da sangue, esoscheletri di crostacei, scaglie di pesce e interiora. di utile. (…) Video
Perché la scienza oggi?
Elena Gagliasso
Scienziati, filosofi, scrittori, artisti, intellettuali e amici raccontano la loro visione della scienza a Codice edizioni. 2' 14"
Imprese private pinione pubblica, cittadinanze attive e credenze assortite, facce simmetriche e contrapposte dei lasciti tardopositivisti.
In questo periodo sono stati pubblicati 5000 articoli sul SARS-CoV-2
Scienza & Pace Magazine
E' un sito di informazione e di analisi curato dal Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” dell’Università di Pisa. Il suo scopo è fornire strumenti utili a comprendere criticamente il presente e agire sui conflitti in una prospettiva di “pace positiva”, avendo di mira la costruzione di una società giusta, fondata sulla pari dignità e sull’accesso di tutte e tutti ai diritti fondamentali. Questo obiettivo richiede la collaborazione di tutte le scienze e di tutte le professionalità, in una prospettiva realmente interdisciplinare.
Il Magazine ospita quattro tipi di contributi: articoli originali; video-interviste a esperti; articoli già pubblicati, ritenuti meritevoli di ulteriore diffusione; rassegne stampa tematiche. Mette, inoltre, a disposizione nella sezione Risorse indicazioni utili per approfondire i temi oggetto degli articoli.
Per i primi mesi il Magazine ospiterà prevalentemente contributi dedicati ad analizzare la pandemia da Coronavirus dal punto di vista delle scienze per la pace. Per rispondere a questo specifico focus, la redazione è al momento organizzata intorno alle seguenti marco-aree tematiche: ambiente, cibo, comunicazione, dimensione di genere, diritti, economia, geopolitica, salute. Le proposte di articoli possono essere inviate alla redazione ovvero ai referenti delle macro-aree tematiche, seguendo le istruzioni nella pagina dedicata ai collaboratori.
EFFETTO COVID
Scuole chiuse, l’incubo dei compiti di matematica: «Come glieli spieghiamo ai nostri figli?»
Dalle scomposizioni ai polinomi, per molti genitori aiutare i ragazzi a casa si è rivelato un vero problema. Sabato De Simone si è inventato le video-lezioni su internet: «Le guardano gli adulti»
di Candida Morvillo
La domanda più temuta in questa quarantena da chi ha figli non è stata «mamma mi racconti una favola», o «quando potrò uscire coi miei amici?», ma «mamma mi spieghi la scomposizione in fattori primi?». Oppure: papà, mi spieghi numeri interi, numeri primi, funzioni, equazioni, disequazioni, massimo comun divisore e minimo comun denominatore, polinomi e monomi? La matematica ai tempi del Coronavirus è la bestia nera dei genitori reclusi in casa e privi di doposcuola e ripetizione per i figli. Non siamo un Paese di matematici....
Oltre lo schermo – Didattica virtuale e scuole primarie e secondarie alla prova dei fatti in Italia
consigli di buone pratiche - Redazione
Due brevi contributi video dell’Università di Torino sulla questione della formazione a distanza
Alcuni professori dell’Università di Torino, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, hanno realizzato due brevi video per veicolare efficacemente il messaggio pedagogico punto di riferimento anche nella didattica virtuale. Ecco il contributo dell’Università di Torino sulla questione della formazione a distanza per le scuole secondarie: “Oltre lo schermo – Didattica virtuale e scuole secondarie alla prova dei fatti in Italia – 10 consigli di buone pratiche”
Ecco il contributo dell’Università di Torino sulla questione della formazione a distanza per le scuole primarie: “Con la tua voce – invito in 6 punti per gli insegnanti di scuola primaria di tutta Italia”. Ideato da Anna Granata con la collega Monica Mincu, insieme a Diego Di Masi
Ecatombre di api
di Dario Visintin
11 maggio alle ore 20:01
Devastare il nostro apiario di San Lorenzo Isontino con l'obiettivo di sopprimere le api é un atto imperdonabile. Il fuoco è stato appiccato sulle porticine di volo degli insetti in modo da bruciarli vivi senza via di scampo. In questo momento non penso nemmeno al danno materiale (15.000 € circa) ma alle 21 famiglie di api bruciate. Si tratta di circa 2 milioni di api che abbiamo amorevolmente allevato, facendo superare loro una stagione particolarmente avversa (quella del 2019)e che siamo riusciti a portare al massimo sviluppo grazie a questa meravigliosa fioritura dell'acacia prima di questa devastazione. All'autore di questo imperdonabile gesto vada tutta la mia compassione
Qui ed ora quarantena
Un blog che ci ha fatto conoscere una amica di NATURALMENTE Scienza che in un passato non remoto ha scritto molto per la rivista NATURALMENTE tra cui Programmi spaziali di Stefania Consigliere, 5 articoli monografici sulla “prossemica”, lo studio degli spazi nel comportamento umano, usciti tra il 2004 e il 2005: L’uso dello spazio; Le distanze fra individui; Geometria degli spazi comuni; La qualità dei luoghi; La buona educazione.
Ora ritorna sul tema dal confinamento obbligato e riflette, insime a molti altri sulle difficoltù di una vita in scatola lontana dagli affetti più cari.
Troverete una grafica raffinata,scritti di elevata fattura e la riscoperta della lettura. Per trovare Stefania Consifliere scorrete fino alla fine del primo articolo.
Scienza & Pace Magazine
E' un sito di informazione e di analisi curato dal Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” dell’Università di Pisa. Il suo scopo è fornire strumenti utili a comprendere criticamente il presente e agire sui conflitti in una prospettiva di “pace positiva”, avendo di mira la costruzione di una società giusta, fondata sulla pari dignità e sull’accesso di tutte e tutti ai diritti fondamentali. Questo obiettivo richiede la collaborazione di tutte le scienze e di tutte le professionalità, in una prospettiva realmente interdisciplinare.
Il Magazine ospita quattro tipi di contributi: articoli originali; video-interviste a esperti; articoli già pubblicati, ritenuti meritevoli di ulteriore diffusione; rassegne stampa tematiche. Mette, inoltre, a disposizione nella sezione Risorse indicazioni utili per approfondire i temi oggetto degli articoli.
Per i primi mesi il Magazine ospiterà prevalentemente contributi dedicati ad analizzare la pandemia da Coronavirus dal punto di vista delle scienze per la pace. Per rispondere a questo specifico focus, la redazione è al momento organizzata intorno alle seguenti marco-aree tematiche: ambiente, cibo, comunicazione, dimensione di genere, diritti, economia, geopolitica, salute. Le proposte di articoli possono essere inviate alla redazione ovvero ai referenti delle macro-aree tematiche, seguendo le istruzioni nella pagina dedicata ai collaboratori.
15 Proposte per la giustizia sociale
Ridurre le disuguaglianze economiche: la forte concentrazione della conoscenza e della ricchezza; i redditi bassi e precari; la mortificazione della dignità e autonomia del lavoro, soprattutto delle donne; la distanza dei punti di partenza dei giovani quando progettano la vita.
Ridurre le disuguaglianze sociali: i divari nell’accesso e qualità dei servizi fondamentali – salute, welfare, istruzione, mobilità, comunicazione – che colpiscono i cittadini di vasti territori marginalizzati; la perdita di controllo sui nostri dati, personali e collettivi; i privilegi nell’accesso alla ricchezza comune.
Ridurre le disuguaglianze di riconoscimento: il mancato riconoscimento e rispetto, per chi non esercita potere, dei propri valori, del proprio contributo, delle proprie aspirazioni; la disumanizzazione dei servizi.
Fermare la dinamica autoritaria generata dalle tre disuguaglianze, che si esprime in rabbia e risentimento, in sfiducia nelle classi dirigenti di ogni genere, nella domanda di autorità repressive, nella rinuncia a progetti di emancipazione collettiva.
Il tofu non è un formaggio
Reinventare l’insegnamento durante il Covid-19: ripensare il curriculum
di Yong Zhao - Traduzione italiana di Mariagrazia Marcarini
“Il tofu non è un formaggio” è quello che ho detto a un gruppo di maestri dell’ESF Quarry Bay Primary School (QBS), una scuola di Hong Kong, determinato a trasformare la crisi del Covid-19 in un’opportunità per reinventare l’istruzione. Il tofu non è un formaggio e noi non dovremmo aspettarci che abbia l’odore o il sapore del formaggio
Questa pandemia è una “Big one”
“La nostra risposta non può essere sterminiamo i pipistrelli - dice David Quammen - Vorrebbe dire che non abbiamo ancora capito che noi siamo parte di loro e loro sono parte di noi”
Un virus si trasmette dal pipistrello all'uomo in un mercato del sud della Cina e si diffonde poi in tutto il mondo. È lo scenario presentato da David Quammen nel suo libro Spillover del 2012. Vi avevamo anticipato alcuni contenuti dell'intervista che Roberto Antonini ha realizzato con lui e che è stata diffusa giovedì 2 aprile a Laser (Rete2). Noi ve la proponiamo nella sua versione testuale.
Si è chiuso il più grande buco dell'ozono mai rilevato al Polo Nord
Di Rafael Cereceda • ultimo aggiornamento: 24/04/2020
Dopo aver tenuto gli scienziati sulle spine da fine di marzo, il buco dell'ozono artico - senza precedenti per dimensioni e durata - si è finalmente chiuso. Secondo il team del Servizio di monitoraggio atmosferico della rete europea Copernicus, non tornerà a riaprirsi, nonostante il vortice polare dovrebbe rafforzarsi di nuovo nei prossimi giorni.
Il “buco dell'ozono dell'emisfero nord del 2020 è un evento da record”, commenta la scienziata di Copernicus, Antje Iness.
Aeolian Islands Preservation Fund
Ciclo di Seminari "La Natura dell Isole Eolie". Seminario di Donato Giovannelli, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli "Federico II". Un viaggio tra gli ambienti estremi marini delle Eolie e il link tra la ricerca di base in questi ambienti e la ricerca biomedica e biotecnologica. Per esempio il legame tra le ricerche sulle caratterisctiche degli ambienti estremi dlele Isole Eolie e la recnte pandemia da Cornavirus.
Categoria
Lepri nei parchi, delfini, anatre nelle fontane, uccelli in volo
La natura si riprende la Terra
huffingtonpost.it
Nelle città deserte, la primavera esplode e gli animali riconquistano i loro spazi. E a Venezia le anatre fanno il nido in uno dei luoghi un tempo più trafficati: il pontile di attracco dei vaporetti
Le strade sono vuote e silenziose, l’uomo sembra essere momentaneamente scomparso e la natura si riprende il suo posto. Le lepri hanno invaso i parchi di Milano, i delfini nuotano nelle acque - finalmente più tranquille - dei porti di Cagliari e Trieste, daini e cervi fanno capolino sui campi da golf in Sardegna. E a Venezia, dove le acque sono tornate limpide, gli uccelli fanno il nido in uno dei posti un tempo più caotici: il pontile di attracco dei vaporetti, nel cuore di Piazzale Roma.
A Cagliari non è una novità scorgere il profilo dei delfini che danzano a pelo d’acqua: in questi giorni, però, complice il silenzio e una inedita pace, i mammiferi si sono spinti fin sotto la prua delle barche ormeggiate. Lo stesso è accaduto nel porto di Trieste e davanti al castello di Miramare, dove un tursiope è stato fotografato in tutta la sua bellezza.
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BeautifulScience
Andrea Bocelli - Giorgia
Condividi questo video e diffondi la passione della scienza. Crediamo che la musica possa essere un mezzo per trovare la convergenza nei momenti di difficoltà. Oggi, la scienza è talvolta accusata di allontanarsi dalla popolazione generale e gli scienziati sono percepiti come arrocati in alte torri d'avorio. Alcuni sembrano davvero strani e alcuni settori della società credono addirittura che siano imbroglioni. È tempo che comunichiamo al pubblico che la scienza è l'ispirazione, la determinazione e la passione con cui miriamo a raggiungere un domani meraviglioso. Questa idea non sarebbe diventata realtà senza la generosità di Veronica e Andrea Bocelli con Sugar Music e di Giorgia con Microphonica / Sony Music Italia
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4 chiacchiere con Ilaria Capua (Director One Health Center of Excellence University of Florida)
Microphonica / Sony Music Italia
280.652 visualizzazioni; •Trasmesso dal vivo in streaming il 19 mar 2020, 1h;12’
Approfondiamo il tema Coronavirus con la virologa Ilaria Capua
Un esempio raro di efficace comunicazione scientifica a tutto campo
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Maschera da sub salva la vita
Un miracolo in 3D
TPI.it dPubblicato il 23 Mar. 2020 alle 15:30
Coronavirus, esperti ancora divisi sul pangolino
Capire l'origine del contagio sarà utile per evitare altri virus
Redazione ANSA 24 marzo 202009:22
Non c'è pace per il pangolino. Il piccolo mammifero corazzato torna ancora una volta sul banco degli imputati come corresponsabile, insieme al pipistrello, dell'origine del virus SarsCoV2: a chiamarlo in causa è uno studio americano guidato da Xiaojun Li della Duke University e consultabile su bioRxiv, il sito che condivide gli articoli scientifici non ancora revisionati per la pubblicazione su una rivista ufficiale.
I ricercatori, tra cui l'italiana Elena Giorgi del Los Alamos National Laboratory, riconoscono che i coronavirus dei pangolini hanno un genoma troppo diverso da SarsCoV2 per essere considerati progenitori. In compenso, però, conterrebbero una sequenza con le istruzioni per produrre la 'testa d'ariete' (chiamata Rbm) che aggancia il recettore Ace2 delle cellule umane: questa sequenza genetica è presente nel coronavirus umano e non nei coronavirus dei pipistrelli, considerati i 'parenti' più stretti di SarsCoV2. Da questo punto di vista sarebbe dunque plausibile che i coronavirus dei pipistrelli abbiano acquisito la sequenza Rbm attraverso la ricombinazione con i coronavirus dei pangolini. (...)
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La Rivista della Natura
Nuove possibilità di prevedere i terremoti
LA IONOSFERA COME SENTINELLA
n gruppo interdisciplinare di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), della Planetek Italia Srl e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato sulla rivista Scientific Reports, del gruppo Nature, uno studio statistico che mette in relazione le anomalie elettromagnetiche nella ionosfera con successivi forti terremoti, di magnitudo uguale a 5.5 o superiore.
Lo studio “Precursory worldwide signatures of earthquake occurrences on Swarm satellite data” ha analizzato i dati magnetici e di plasma nella ionosfera, misurati a una quota di circa 500 km, cercando tracce elettromagnetiche di accoppiamento con la litosfera terrestre in occasione di grandi terremoti. «L’importanza di questo lavoro è duplice – sottolinea Angelo De Santis, Dirigente di Ricerca dell’INGV e primo autore dell’articolo –. Da un lato, abbiamo potuto confermare statisticamente che, durante la fase preparatoria di un forte terremoto, esiste un accoppiamento tra la litosfera, dove accadono i terremoti, e la sovrastante ionosfera».
POST-SCIENZA MERCOLEDÌ 8 GENNAIO 2020
La verità sugli incendi in Australia
Cosa li ha causati, perché non si riescono a spegnere e cosa c'entra il cambiamento climatico, spiegato nel post di un ricercatore diventato virale su Facebook
di Giorgio Vacchiano
Tra le notizie più raccontate e discusse delle ultime settimane ci sono quelle sui grandi incendi in Australia. Come era già successo per gli incendi nella foresta amazzonica della scorsa estate, è stato molto discusso anche il modo in cui alcuni giornali si sono occupati della questione, in alcuni casi diffondendo informazioni sbagliate. In un post su Facebook, Giorgio Vacchiano, ricercatore in selvicoltura e pianificazione forestale dell’Università degli Studi di Milano (e autore del saggio La resilienza del bosco), ha spiegato bene, per punti, tutto quello che c’è da sapere sugli incendi, le loro cause e i loro effetti, la difficoltà di spegnerli e in che modo il cambiamento climatico ha un suo ruolo nella situazione attuale. Abbiamo ripreso il suo post, che trovate di seguito.
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RivistaNatura.com
RAPPORTO ECO-MEDIA 2019
Quanto e come si è parlato di ambiente nei telegiornali italiani del 2019Quanto spazio occupa l’ambiente nei principali telegiornali italiani di prima serata? E, soprattutto, in quali termini se ne parla?
A queste domande risponde il rapporto Eco-Media 2019, realizzato da Pentapolis Onlus in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, un istituto di ricerca specializzato in analisi della comunicazione.
Presentato di recente a Roma in occasione di un forum patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, dall’Ispra e da Enea, il rapporto raccoglie i risultati del monitoraggio effettuato tra il 1 gennaio e il 30 settembre 2019 sulle notizie legate all’ambiente proposte all’interno dell’edizione del Prime Time dei telegiornali delle sette reti nazionali (Rai1, Rai2, Rai3, Rete4, Canale5, Italia1, La7).
Da questa analisi è emerso che complessivamente sono stati 36.896 i servizi realizzati e, di questi, 3.773 sono stati quelli dedicati all’ambiente. Lo spazio dedicato a tematiche ambientali è dunque pari al 10% delle notizie, in leggera crescita rispetto al dato registrato nel 2018.
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1 Gennaio, 2020
Appunti sul concetto di “emergenza climatica” e i suoi pericoli
BECCAI Politica
i Niccolò Bassanello e Silvia D’Amato Avanzi
Una delle espressioni più ripetute e certo più caratterizzanti del 2019 è stata “emergenza climatica”, usata da movimenti ambientalisti come Fridays For Future quanto da gruppi di scienziati per comunicare la necessità di azioni concrete e tempestive dirette al contrasto del cambiamento climatico.
La comunicazione è sempre stata decisiva nella costruzione dell’immaginario della questione ambientale e climatica, passando dal diffondere sensibilità per il tema all’anticipare l’elaborazione politica.
Questo ruolo è stato anche oculatamente sfruttato da chi volesse rimodellare il tema ambientale al servizio della propria propaganda – si pensi ad esempio alla strategica promozione dell’espressione “cambiamento climatico“, a sostituire il ben meno neutrale e rassicurante “riscaldamento globale” precedentemente più in voga a partire dagli anni ’90, coadiuvata al finanziamento di “ricerche” negazioniste ed a una generale tattica di confusione del dibattito per indebolire l’opposizione culturale all’imprenditoria dei combustibili fossili. Il successo della formula “cambiamento climatico”, introdotta per la prima volta nel rapporto sulle emissioni di anidride carbonica dell’Accademia Nazionale delle Scienze statunitense del 1979, è stato anche legato ad un certo favore della comunità scientifica che vi ha visto sia un termine ombrello in grado di coprire una varietà di fenomeni sia forse un espediente linguistico di sintesi con le sue frange negazioniste del surriscaldamento globale, estremamente minoritarie ma estremamente sovrarappresentate nei media generalisti.
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FERMATA PREALPINO
All’interno del percorso formativo avviato in collaborazione con numerosi istituti superiori di Brescia e provincia figura il laboratorio didattico a cura del videomaker bresciano Nicola Zambelli, promosso dall’Associazione Fabbrica Sociale del Teatro. Un gruppo di studenti e studentesse del Liceo Scientifico Annibale Calini di Brescia ha realizzato un video-documentario sul Museo del Ferro del Musil Brescia – Sistema Museale dell’Industria e del Lavoro.
Grazie al laboratorio “La terra che crea” è stato possibile fare un viaggio nel tempo alla riscoperta delle radici e della storia della città di Brescia attraverso un percorso formativo sul linguaggio audiovisivo, realizzando un video di storytelling sul rapporto tra uomo, storia e lavoro dal titolo “Fermata prealpino”.
A seguito della presentazione del video “Fermata Prealpino” in occasione del Festival T.E.R.R.A., svoltosi lo scorso 31 maggio 2019 negli spazi di Residenza IDRA/MO.CA Centro per le Nuove Culture, lo stesso lavoro è stato candidato all’International Audiovisional Awards per Registi e Filmmaker, un premio dedicato ai video che meglio rappresentano l’importante contributo del Cinema nei diversi momenti di formazione ed anche opere e video funzionali ai programmi formativi in ogni ambito e livello, così come esperienze ed esperimenti di corsi multimediali dedicati al Cinema ed alla Multimedialità.
Il video “fermata prealpino” vince il primo premio all’INTERNATIONAL AUDIOVISUAL AWARDS PER REGISTI E FILMMAKER nell’ambito della 76° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
È possibile visionare il video che si aggiudica il primo premio a questo link: https://vimeo.com/332325855/a6c27bff60.
Mistero risolto: le orche del porto di Genova vengono dall’Islanda
Claudia Falchinetti
La famiglia di orche ha lasciato le acque di Prà. Alle ore 11 di questa mattina i 4 esemplari si trovavano al largo delle coste di Vado Ligure e nuotavano in direzione Ovest. Stanno dunque effettuando il percorso inverso che le aveva portate nelle acque liguri. Ci si augura che presto raggiungano lo stretto di Gibilterra e tornino a nuotare nell’Oceano.
Ogni giorno si aggiunge quindi un nuovo tassello per comporre il puzzle delle “orche di Genova”, i grandi cetacei che da diversi giorni stazionano nel porto di Prà, di fronte a Genova Voltri. Ieri, per esempio, dopo aver appurato, attraverso la tecnica della foto-identificazione (che confronta le pinne dorsali e la macchia bianca sul dorso di ogni individuo) che i cetacei provengono dall’Islanda, è arrivata una nuova conferma a questa tesi: un primo confronto con la ricercatrice islandese Filipa Samarra ha confermato che anche i suoni registrati a Genova coinciderebbero con le vocalizzazioni catalogate in Islanda.(...)
La Terra vista dallo spazio in super HD
Meet the River
Un insieme di risorse educative con informazioni sugli ecosistemi acquatici: fiumi, coste e zone umide. Ti permetterà di conoscere e studiare la biodiversità di questi ambienti, la loro importanza e le necessità di conservazione e miglioramento.
Tra la fauna selvatica dei vertebrati, gli uccelli sono il gruppo più abbondante in tutti gli ambienti naturali del nostro paese. I fiumi, senza alcuna eccezione, ospitano molte specie di uccelli: alcuni cercano cibo, nidificano o riposano, altri seguono il fiume come una rotta migratoria tra i continenti europeo e africano.
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Il polpo cambia colore mentre sogna
La piccola Heidi emoziona anche gli scienziati
pubblicato il 6 novembre 2019 alle ore 15:03
Un polpo sta dormendo e a un certo punto inizia a colorarsi come un arcobaleno, offrendo uno spettacolo meraviglioso a chi lo osserva. Heidi è una piccola polipetta, salvata da morte certa grazie al professor David Scheel, biologo ed esploratore marino dell’Alaska Pacific University, che l’ha cresciuta nel salotto di casa sua come un vero animale domestico.
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1.000 gradi usando la sola luce del sole, adesso si può
Ci è riuscita una startup finanziata da Bill Gates: produrrà energia pulita per l'industria.
Quando si tratta di particolari applicazioni, le energie rinnovabili non sempre sono all'altezza di quelle tradizionali.
Per esempio, raggiungere temperature particolarmente elevate - almeno 1.000 gradi Celsius - con l'energia solare è tutt'altro che semplice (finora il massimo è stato 565 gradi), eppure si tratta di temperature che sono necessarie ai processi produttivi delle aziende petrolchimiche, siderurgiche ed edilizie. (continua)
Gli alberi possono regalarci un nuovo boom, ma con radici più solide
L'espressione foresta urbana a pensarci bene è un ossimoro. Eppure il richiamo della natura – o ancor meglio della foresta – sembra ormai irresistibile anche in città.
Solo negli ultimi giorni sono stati numerosi gli appuntamenti tra Torino, dove sono andati in scena gli Stati Generali del Verde, e Milano, che alla Triennale ha ospitato il World Forum on Urban Forest, dedicati alla svolta green delle metropoli.
È emerso un dato curioso: se tutti i progetti di forestazione urbana in programma nelle città italiane dovessero andare a buon fine, non avremmo all’istante alberi a sufficienza per soddisfare la richiesta. Da qui l’appello ai florovivaisti di incrementare la produzione, ponendo però attenzione nella scelta delle specie da coltivare alle nuove esigenze dettate dai cambiamenti climatici e alle evidenze scientifiche che indicano quali piante sono più efficaci di altre nel contrastare l’inquinamento.
Incredibile! Stiamo immaginando di mettere a dimora più alberi di quanti ne abbiamo a disposizione. (continua)
Domande più frequenti – CO2 e gas serra
C1. Domanda
La CO2 emessa dall’uomo è solo una piccolissima percentuale delle emissioni complessive di anidride carbonica.
Risposta (sintesi)
La quantità di CO2 che la natura emette (da oceani e vegetazione) è bilanciata dal naturale assorbimento (ancora da oceani e vegetazione). Lo sconvolgimento delle emissioni da parte dell’Uomo ha dato luogo a concentrazioni di CO2 mai viste negli ultimi 800000 anni. L’azione dell’Uomo genera emissioni nell’atmosfera per 26 Gt (miliardi di tonnellate) di CO2 all’anno e l’aumento di concentrazione della CO2 in atmosfera equivale a 15 Gt per anno, ciò significa che buona parte delle emissioni sono assorbite dai pozzi sopra citati.
Risposta dettagliata qui ... molte altre domande e risposte
Dispersione scolastica: grande divario tra le province. Grosseto al top, Nuoro in fondo
Tuttoscuola: da quarant'anni l'informazione educativa
Senza pretendere di mettere in discussione i dati ufficiali di fonte Eurostat che attribuiscono all’Italia un ottimistico 14-15% di dispersione, ancora una volta Tuttoscuola presenta la propria elaborazione calcolata sulla totalità degli studenti che frequentano gli istituti statali della secondaria di II grado.
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Sarzana Festival della mente 2013
Seconda conferenza di Alessandro Barbero al Festival della Mente di Sarzana
"Jus primae noctis" una favola antica
57' 59"
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Festival del Medioevo (Gubbio, 25-29 settembre 2019)
Lezione integrale di Alessandro Barbero
"Vita sessuale nel Medioevo" repressi e bacchettoni siamo noi!
1h 5'
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Costruire un mondo in cui l'uomo possa vivere in armonia con la natura
Specie Ambiente Orso Bruno Gorilla Canguro Arboricolo Delfino di Fiume Elefante Leopardo delle Nevi Lontra Lupo Orango Panda Site map Rapaci rari Rinoceronte Tartaruga marina
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Un Panda all'ONU
"L’Amazzonia in fiamme e la deforestazione ovunque nel mondo colpiscono le comunità più deboli, gli animali e il clima.
I crimini che state perpetrando non sono solo contro la Natura, ma contro voi stessi: sono crimini contro l’Umanità!
Vi chiediamo quindi un “New Deal”, una vera rivoluzione ecologica che guidi le vostre economie"
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Acqua nello spazio
16-04-2013 - L'astronauta del CSA Chris Hadfield ha eseguito un semplice esperimento scientifico progettato dagli studenti della High School di Lockview Kendra Lemke e Meredith Faulkner di grado 10. Gli studenti di Fall River, in Nuova Scozia, hanno vinto un concorso scientifico nazionale indetto dalla Canadian Space Agency con il loro esperimento sulla tensione superficiale nello spazio usando un panno bagnato. Crediti: Canadian Space Agency e NASA Expedition
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Quando la matematica è un gioco: la storia di Massimiliano Foschi
Classe 2003, Massimiliano oggi è uno studente di seconda liceo scientifico a Civitavecchia. Negli ultimi tre anni ha vinto, tra molti premi ottenuti in diverse competizioni, due volte l’oro—in due categorie di età, C1 (i primi due anni delle medie) e C2 (terza media e primo superiore)—e una volta il bronzo ai Campionati internazionali di Giochi matematici di Parigi (lì si tengono le fasi finali), giunti quest’anno alla trentaduesima edizione. Traguardi che l’hanno reso famoso.
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La foresta amazzonica è diventata un soggetto giuridico con gli stessi diritti di un essere umano
Il "polmone della Terra" in Colombia d'ora in poi avrà gli stessi diritti legali di un essere umano
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Passero solitario
Lungo volo sui tetti marchigiani, un battito d'ali e il chiaro di luna accompagnano il poeta nel crepuscolo della vita. Un mare di nostalgica bellezza
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"L'Europe n'est pas un marché, c'est la volonté de vivre ensemble"
Déjà 6,2 millions de vues pour les mots d'Esteban Gonzalez Pons. "L'Europe n'est pas un marché, c'est la volonté de vivre ensemble." En une minute et 34 secondes, Esteban Gonzalez Pons, député européen espagnol, membre du PPE, l'équivalent des Républicains chez nous, a tenu un discours qui semble avoir fait mouche.
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Se ci si allena per bene tutti possono riuscirci
https://www.facebook.com/100002934241766/posts/2318488628258923/?sfnsn=mo
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Sirtaki particolarmente travolgente
ttps://www.facebook.com/100026545879980/posts/304841267077400/?sfnsn=mo
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In Islanda la CO2 è trasformata in roccia per pulire l’atmosfera
Cette technique reproduit en accéléré un processus naturel qui peut prendre plusieurs milliers d'années: la minéralisation du dioxyde de carbone
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- INFORMARSI AMBIENTE 16-04-2018
Francesca Mancuso
Una barca in grado di ripulire, almeno in parte, i mari dalla plastica galleggiante.
Si chiama Manta ed è stata ideata dal navigatore francese Yvan Bourgnon.
Presentata nei giorni scorsi a Parigi, Manta non è ancora in mare ma l'associazione Sea Cleaners ha già raccolto abbastanza fondi per finanziare gli studi di fattibilità e realizzare il prototipo in scala 1/10 da mettere in mare. Dopo un anno e mezzo di studi e raccolta di fondi, l'avventuriero franco-svizzero ha compiuto un
passo in avanti presentandone un modello della versione finale. Già dal prossimo inverno, la barca sarà in mare per testare il sistema di raccolta dei rifiuti.
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Sulle colline bresciane
di Stefano Marchina 45 minuti
Auditorium del Museo civico di Scienze Naturali 14 maggio ore 21
Per avvicinare i giovani alla scienza è necessario instaurare un legame concreto tra il mondo della scuola e quello della ricerca, portando gli scienziati direttamente nelle classi a confrontarsi con gli studenti, perché la scienza si presenti come una materia “viva”. Permettere agli studenti di svincolarsi dalla lezione frontale teorica può essere uno stimolo per appassionarli alla materia e per portarli a verificare nel concreto i concetti studiati, grazie all’utilizzo di strategie didattiche moderne.
Nel 2014, proprio per far fronte a questa necessità, al Calini nasce questo progetto di alternanza scuola-lavoro, che ha portato gli alunni a misurarsi con il “mestiere” dello scienziato. Nato da un’idea del professor Alessandro Ardenghi e dalla sponsorizzazione finanziaria del Rotary della Val Trompia, il progetto è stato realizzato dal naturalista Stefano Marchina, che ha guidato un gruppo di studenti attraverso la vasta rete sentieristica del Parco delle Colline per monitorare, mappare e fotografare le specie vegetali.
Con quale obiettivo? Aggiornare le conoscenze floristiche e vegetazionali relative alla distribuzione delle specie di impronta mediterranea presenti nel parco. L’usuale lezione frontale è stata affiancata dall’attività di sperimentazione naturalistica “sul campo”, per guidare gli studenti verso una conoscenza motivata e “vissuta” della realtà che li circonda e per portarli a conoscere e a fruire territori poco frequentati, nonostante la loro vicinanza con la città. Negli anni, il progetto ha visto la collaborazione con il Museo di Scienze Naturali, con il botanico Mario Ferrari e l’esperto di georeferenziazione Andrea Corti, che hanno arricchito le conoscenze e le competenze del gruppo. Al termine dei lavori, tramite appositi software, sono state create delle mappe di distribuzione di cinque delle specie mediterranee studiate. Ciò ha permesso di trarre importanti conclusioni sull’andamento negli anni di queste essenze in relazione al clima, all’espansione della città e delle attività antropiche.
Nei quattro anni in cui si è svolto il progetto, Stefano Marchina ha documentato le attività e, insieme agli alunni, ha realizzato un reportage che racconta il loro vissuto. Il documentario “Sulle colline bresciane” trasferisce le emozioni e la meraviglia vissute in prima persona dagli studenti di fronte a particolarità naturalistiche uniche. Gli straordinari ambienti che circondano Brescia vengono “raccontati” da naturalisti, biologi, geologi e botanici bresciani intervistati dall’autore, che accompagnano lo spettatore in un viaggio attraverso territori incantevoli, che rendono la città una delle città con la più alta biodiversità d’Europa. Sensibilizzare l’opinione pubblica e le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente è un compito fondamentale che valorizza e conserva, per primo, il prestigioso territorio bresciano.
(rid. Da Programma delle serate naturalistiche, museo di Scienze naturali di Brescia, a cura del Centro studi naturalistici bresciani)
Il filmato completo:
https://vimeo.com/326860415
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Gli scienziati hanno ottenuto la prima immagine di un buco nero, usando le osservazioni dell'Horizon Telescope del centro della galassia M87. L'immagine mostra un anello luminoso formato come curve di luce nell'intensa gravità attorno a un buco nero che è 6,5 miliardi di volte più massiccio del Sole. Questa immagine tanto ricercata fornisce le prove più forti fino ad oggi per l'esistenza di buchi neri supermassicci e apre una nuova finestra sullo studio dei buchi neri, dei loro orizzonti di eventi e della gravità.
Event Horizon Telescope Collaboration: trattazione puntuale dell'evento e della sua importanza scientifica
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Galileo Ecco un filo molecolare che genera corrente dalla luce
È composto da molecole biologiche auto-assemblanti, risulta stabile per mesi e riesce a convertire la luce in corrente elettrica con un'efficienza maggiore di altri sistemi convenzionali Immaginate di aprire un pannello solare, e scoprire che tutti i circuiti al suo interno sono composti interamente da materiali biologici. Fantascienza? Non proprio: l’utilizzo di biomolecole per il trasporto, e la produzione, di corrente elettrica è un campo di studi molto promettente, che garantirebbe forti risparmi economici e ridurrebbe notevolmente l’impatto ecologico dei nostri dispositivi elettronici. E l’ultima scoperta in questo campo arriva dall’Italia: un “filo molecolare” composto da biomolecole autoassemblanti, estremamente stabili, capaci di trasportare elettricità e di generarla se esposte alla luce. A idearlo sono state Marta De Zotti del Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova ed Emanuela Gatto, ricercatrice dell’Università di Tor Vergata, che hanno descritto la loro scoperta sulle pagine della rivista Angewandte Chemie International Edition (...)
Un nuovo batterio esiste in natura
Il suo Dna creato dal computerUn nuovo batterio esiste in natura. Il suo Dna creato dal computer
Il batterio Caulobacter crescentus
Un calcolatore del Politecnico di Zurigo ha scritto il genoma di un nuovo organismo vivente. Non tutto ha funzionato alla perfezione. Ma l'esperimento pubblicato su Pnas è una delle tappe verso la vita artificiale
di ELENA DUSI
ALL'elenco dei viventi oggi si è aggiunta una nuova specie. E per la prima volta non è figlia dell'evoluzione, ma del computer. I ricercatori del Politecnico di Zurigo hanno ordinato a un software di "sfornare" il genoma di un batterio dalle caratteristiche desiderate. I circuiti di silicio si sono messi al lavoro e hanno generato un elenco di lettere: A, C, G e T. E' il codice del Dna, perfezionato dalla natura in miliardi di anni, che fa corrispondere a ogni gruppo di lettere una serie di proteine: i mattoni che compongono i viventi. L'uomo ha imparato a leggere questa lingua una trentina di anni fa. Ora si sta sforzando anche di scriverla. (...)
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Kenya, l'uomo che porta l'acqua agli animali assetati: Kenya, l'uomo che porta l'acqua agli animali assetati: ''Siccità, non possiamo restare a guardare"
La prima volta è stata un'emergenza e ha improvvisato, mettendoci i soldi di tasca sua. Era il 2016. Da allora è diventato proprietario di un camion e ora cinque persone lavorano per lui
di Raffaella Scudieri
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Studenti toscani a Birkenau e Aushwitz
4 minuti di video dal vivo tra i meglio spesi.
Speriamo durino nei loro convincimenti e nella forza di raggiungere i loro obiettivi.
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Festival della mente di Sarzana del 2017
NEURODIVERSITÀ E DISLESSIA: DA DISAGIO A OPPORTUNITÀ
video di 55 minuti
Marilù Gorno Tempini
Si è laureata in medicina e specializzata in neurologia in Italia e ha poi conseguito un dottorato in neuroscienze a Londra. Dal 2001 vive e lavora a San Francisco dove è professore ordinario di neurologia presso la facoltà di Medicina della University of California San Francisco. Presso tale università dirige il Language Neurobiology Laboratory e il Dyslexia Center. I suoi studi si concentrano sulle basi neurali e biologiche del linguaggio e delle funzioni cognitive superiori e sulle loro disfunzioni nei disordini dello sviluppo e nelle malattie neurodegenerative.
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Battuti il fiume Oreto a Palermo e l'antico stabilimento termale di Porretta Terme. Al settimo posto si è classificata la chiesa di San Francesco a Pisadi Valentina Landucci
CALCI. E' ufficiale, il Monte Pisano ferito dall'incendio del settembre scorso, ha conquistato la prima posizione nella classifica dei luoghi del cuore del Fai. In poche settimane sono state raccolte oltre 114mila firme. Battuti il fiume Oreto a Palermo e l'antico stabilimento termale di Porretta Terme (rispettivamente alla seconda e terza posizione della classifica). E grande soddisfazione anche per la campagna relativa a un altro gioiello pisano: al settimo posto è arrivata infatti la Chiesa di San Francesco a Pisa.
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A Pisa come in altre città italiane, di venerdi i giovani, soprattutto studenti medi e universitari scioperano contro i cambiamenti climatici; è il nostro futuro che sciopera e il nostro futuro che cresce in tutta Italia, in tutta Europa tanto da essere diventati un movimento globale: Friday for future. Nati dalla protesta di una quindicenne, Greta Thumberg che ogni venerdì in Svezia manifesta davanti al palazzo del governo contro il cambiamento climatico.
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C’è vita su Marte? Nel 2020 ce lo dirà Rosalind Franklin
9 FEBBRAIO 2019 - MARINA BIDETTI - STAMPA
Il rover ExoMars che nel 2020 partirà alla volta del pianeta rosso alla ricerca di tracce di vita si chiamerà Rosalind Franklin, come la grande scienziata che aiutò la scoperta della doppia elica
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Blitz a scuola del papà: blocca la lezione e interroga gli alunni
Brutto voto al figlio
L’uomo è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio dopo aver intimato al professore di rivedere la valutazione
Marco Filippi La tribuna di Treviso 16 GENNAIO 2019
MORGANO. Un ragazzino delle scuole medie, prende un brutto voto in una materia. Non condivide la valutazione dell’insegnante, torna a casa e si sfoga in lacrime con i genitori. Il padre, su tutte le furie, all’indomani, va a scuola, affronta a muso duro il docente e successivamente entra in classe interrompendo la lezione e chiedendo ad uno ad uno, agli alunni, se il figlio effettivamente meritasse quel voto. Un atteggiamento che ha scosso alcuni tra i giovani studenti. Alla fine, l’uomo si allontana, non senza dire alla professoressa, davanti a testimoni e con tono di sfida: «Mi auguro che riveda quella valutazione». Prof, insegnanti, dirigenti scolastici e persino alcuni genitori sono stati sentiti in questi giorni, testimoni diretti e indiretti del fatto. Nel frattempo, nei confronti dell’uomo è pronta una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Una vicenda per certi aspetti simile (ancora un professore nel mirino dei genitori che difendono i figli con comportamenti fuori dalle righe), ma per altri diversa da quella (qui non ci sono state aggressioni fisiche ma una sorta di interrogatorio nei confronti di alunni, compagnia di classe del figlio). A Morgano non si parla d’altro anche perché insegnanti, preside e genitori sono stati chiamati per deporre e fornire la loro testimonianza sul fatto. Fonti interne confermano la notizia, ma non rilasciano dichiarazioni; massimo il riserbo.
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Cortometraggio: Abolizione del suffragio universale
Una insegnante di Matematica vuole risolvere con la logica e le buone maniere una disputa senza senso. Si soffre un po', ma il finale è liberatorio.
E poi ci rende un po' meno isolati nel mondo: l'arroganza degli ignoranti non è solo un patrimonio italiano
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1025122384356880&id=432567000279091
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FOTO DALLO SPAZIO NEL 2018
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Cop 24, il discorso di Greta Thunberg per il clima che tutti dovremmo ascoltare
“Il mio nome è Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente.
Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi.
Finché non vi fermerete a focalizzare cosa deve essere fatto anziché su cosa sia politicamente meglio fare, non c’è alcuna speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale.
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ll naturalista Sir David Attenborough ha detto che il cambiamento climatico è la più grande minaccia dell'umanità in migliaia di anni.
L'emittente ha affermato che potrebbe portare al collasso delle civiltà e all'estinzione di "gran parte del mondo naturale".
Stava parlando alla cerimonia di apertura dei colloqui sul clima sponsorizzati dalle Nazioni Unite a Katowice, in Polonia. (video dell'intervento)
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Solstizio d’inverno 2018, tra Luna fredda e stelle cadenti
Redazione Galileo
Tre eventi in uno: il solstizio d’inverno il 21 dicembre, accompagnato il 22 dicembre dall’ultima luna piena dell’anno, detta anche Luna Fredda, e dalle stelle cadenti Ursidi. Così il cielo di fine anno non smette di stupirci
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Come saranno gli arti bionici del futuro
24 OTTOBRE 2018 - REDAZIONE GALILEO -
IIT, Imperial College e Università di Vienna in un progetto che rivoluzionerà la protesica. Robotica soft, interfaccia uomo-macchina e chirurgia ricostruttiva per braccia e gambe bioniche ma riconosciute dal sistema nervoso
Intervista a Dario Farina
Arti bionici da connettere direttamente al sistema nervoso del paziente a livello spinale, sia per controllare le funzioni motorie sia per restituire le sensazioni tattili perdute. È l’obiettivo del progetto Natural Bionics, finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (European Research Council – ERC) nell’ambito del bando ERC Sinergy con 10 milioni di euro. Al progetto lavoreranno, in uguale parte ma con competenze diverse, Antonio Bicchi dell’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia a Genova, Dario Farina dell’Imperial College London, e Oskar Aszmann della Medical University di Vienna.
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TUTTOSCUOLA - La scuola colabrodo
“La scuola ha un problema solo. I ragazzi che perde”.
Lo scriveva mezzo secolo fa don Milani in “Lettera a una professoressa”, ma anche oggi quel “problema” continua a indebolire – come una profonda emorragia che da decenni non si riesce a tamponare – i tessuti e le arterie più giovani della società italiana. Volete una prova tangibile, neanche recente ma addiritturadi oggi e proiettata ai prossimi anni? Ebbene, dei 590 mila adolescenti che in questi giorni iniziano le scuole superiori statali, pieni di speranze e progetti, almeno 130 mila non arriveranno al diploma. Puff, dispersi. Getteranno la spugna. Desaparecidos del banco accanto. La sequenza storica degli iscritti al primo e all’ultimo anno delle scuole secondarie superiori statali dal 1995 ad oggi – elaborata da Tuttoscuola – non lascia dubbi né speranze in proposito.
TUTTOSCUOLA dispersione VIDEO
TUTTOSCUOLA Dossier DISPERSIONE.pdf
Cooperazione ed egoismo spiegati dalla fisica statistica
30 AGOSTO 2018 - REDAZIONE GALILEO -
Nella collaborazione fra gruppi di individui giocano diverse regole, fra cui l'aderenza alle norme sociali, la flessibilità e l'adattamento. Che a volte vengono meno. A spiegarne i meccanismi una ricerca della Nasa insieme al Cnr
(Cnr) – Dalla collaborazione al conflitto: esiste un punto critico, nei sistemi cooperativi umani, e nel determinarlo un ruolo cruciale è giocato dalle norme sociali. A mostrarlo è una ricerca condotta dal Laboratorio di intelligenza artificiale della Nasa in collaborazione con l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc) di Roma e l’Università di Cartegna in Colombia.
“Il concetto di punto critico è mutuato dalla fisica statistica”, spiega Giulia Andrighetto, ricercatrice Cnr-Istc “e indica lo stato di un sistema posto esattamente al confine tra due fasi differenti, che ha come caratteristica quella di aumentare l’adattabilità del sistema a perturbazioni esterne. Nel nostro lavoro mostriamo per la prima volta come anche gruppi di umani che cooperano possano raggiungere un punto critico: ciò avviene quando i membri, nei loro comportamenti, tengono in considerazione le norme sociali del gruppo”. (segue)
Grotte di Škocjan
Fenomeno naturale ad opera del fiume Reka
Il Reka sorge del monte Snežnik e scorre in superficie per circa 55 chilometri raggiunge il Carso e si interra nel calcare. Nel Pleistocene superiore, 126 000 anni fa, la volta della grotta crollò creando due doline (Velika e Mala dolina), che sono collegate da un ponte naturale sopra le grotte il paesino di Škocjan. Subito accanto alle case c'è un altra entrata nel sottosuolo. Nel fondo della Velika dolina il Reka scompare definitivamente nel sottosuolo e riappare in superficie dopo 34 chilometri come Timavo in prossimità della costa adriatica.
La foto è una piccola porzione della prima delle tre panoramiche navigabili in alta definizione che compaiono nella home del sito Grotte di Škocjan presentazione molto accurata di una grotta immensa carica di storia e di fascino. All'interno è proibito fotografare e le foto che si vedono non sono certo ottenute col telefonino: la luce scarsa aumenta la suggestione, ma certo non è sufficiente per avere la visione offerta dal sito nel quale si possono trovare informazioni sui vari percorsi per famiglie e per le scuole non limitate al sottosuolo, molti i libri e DVD all'indirizzo "Libri e pubblicazioni" un indirizzo di posta e un numero di telefono per notizie dirette.
Anche il sito dà belle sensazioni, ma la visita diretta è una sorprese e una suggestione costante sia dentro che fuori.
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Cibo, alimentazione, cosmetici e OGM
L’illusione del cibo naturale
https://www.youtube.com/watch?v=z9GaB85N0Vg
Dario Bressanini
Ha senso parlare di "cibo naturale"? Il frumento tenero non esiste allo stato selvatico; è naturale? Lezione all'Opificio Golinelli
La chimica nell’alimentazione
https://www.youtube.com/watch?v=IbbOeM3HA9g
L'utilizzo della chimica nell'alimentazione. Intervista a Dario Bressanini ricercatore dell'Università dell'Insubria.
Cosmetici: il prezzo conta sull'efficacia... per il cervello!
https://www.youtube.com/watch?v=nkwHowBt-os
Beatrice Mautino
Il nostro cervello ci porta ad apprezzare di più i cosmetici con un prezzo più alto rispetto a quelli economici.
Dagli OGM al BIO
https://www.youtube.com/watch?v=J4i3sTyBxcs
Beatrice Mautino
ICA ITALIA Institute of Culinary Art
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Emmeciquadro n° 68 SCIENZAinDIRETTA
Stephen Hawking e la sua lunga lotta con Dio
Nel marzo 2018 è morto il cosmologo Stephen Hawking. II filosofo della scienza Paolo Musso riflette sulle sue complesse e a volte discusse vicende di uomo e di scienziato.16 APRILE 2018 - AGG. 16 APRILE 2018, 9.44 PAOLO MUSSO
L’immagine dedicata a Stephen Hawking dall’Università di Cambridge
Il 14 marzo 2018 è morto a Cambridge all’età di 76 anni Stephen Hawking, uno dei più grandi e più controversi scienziati del nostro tempo, che ha sempre cercato di mettere in relazione le sue ricerche con questioni tradizionalmente riservate alla filosofia e alla teologia, a volte cercando un difficile dialogo, altre volte cercando invece di soppiantarle.
Paolo Musso, filosofo della scienza, ne ripercorre la vicenda umana e scientifica, senza risparmiare le critiche, ma cercando di mostrare come anche nei suoi atteggiamenti più discutibili Hawking non abbia mai chiuso del tutto la porta alle grandi domande della vita.
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Mio amico albero: no ai tagli scellerati
Michele Mauri
Un’aspra polemica ha investito il Comune di Pomponesco, nel basso mantovano, dopo che sui social sono state pubblicate le foto di un viale di tigli prima e dopo la “cura” somministrata dall’amministrazione comunale.La bufera è stata alimentata dalle parole di Francesco Ferrini, professore dell’Università di Firenze, che in una lettera aperta ha accusato il primo cittadino, Giuseppe Baruffaldi, di aver compiuto «un vero e proprio scempio ambientale».
Secondo quanto pubblicato dalla Gazzetta di Mantova, il sindaco avrebbe replicato: «Si tratta di una potatura normale».Il problema sta proprio nella risposta, laconica e disorientante.
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La Relatività spiegata da una ragazza di 15 anni!
The Breakthrough Junior Challenge è un concorso annuale per studenti, di età compresa tra i 13 ei 18 anni, per condividere la loro passione per la matematica e la scienza con il mondo! Ogni studente presenta un video che spiega un concetto o una teoria impegnativi e importanti in matematica, scienze della vita o fisica. Il vincitore riceve una borsa di studio del college di $ 250.000. Anche l'insegnante e la scuola dello studente vincente beneficiano: $ 50.000 per l'insegnante e un laboratorio scientifico all'avanguardia di $ 100.000 per la scuola. Maggiori informazioni su
https://breakthroughjuniorchallenge.org
Hillary Andales, Philippines, Winner, Asia Regional Champion: 2017 Breakthrough Junior Challenge
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Un giovane matematico italiano si diverte a costruire minilezioni su argomenti scientifici in rap travolgenti
Lorenzo Baglioni con i Supplenti italiani in:
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Da tener d'occhio in modo continuativo per l'enorme offerta di piccoli documentari di carattere naturalistico, etnico realizzati con rigore scientifico ricchi di immagini spettacolari trattano di avvenimenti di elevato interesse naturalistico e umano.
Alcuni video
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Cosa facciamo
L'Italia, con le sue regioni e i vari comprensori (alpino, collinare, litorale, ecc.) conserva un favoloso patrimonio di biodiversità zootecnica e faunistica. Questo indescrivibile tesoro consente di valorizzare e caratterizzare le produzioni zootecniche e faunistiche offrendo, ad imprenditori agricoli attenti, svariate opportunità di reddito.
Questo sito ha lo scopo di diffondere la conoscenza sulla biodiversità zootecnica e faunistica, sviluppare le tecniche d'allevamento naturale e promuovere gli allevamenti alternativi.
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Allevamenti alternativi
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Coronavirus, l’ingegnere italiano trasforma le maschere da sub Decathlon in respiratori.
In un'intervista a TPI l'ingegnere Fracassi aveva raccontato l'idea delle valvole stampate in 3D che hanno salvato la vita dei pazienti Covid-19 in Terapia Intensiva, ora con il suo team sta trasformando le maschere da sub in respiratori.