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Proposte per la scuola

Proposte per la scuola

 

Attività molto partecipate di scoperta e apprendimento

 

A cura di Maria Castelli

 

 

uova, ceratofillo, bollicine

In questa rubrica, proporremo percorsi svolti negli ultimi anni.

Vi troverete la narrazione e la riflessione, il senso delle proposte, i tempi e i modi, gli snodi concettuali e le difficoltà incontrate.

I protagonisti sono i bambini di scuola primaria, che sono guidati ad imparare a guardare gli animali, i vegetali, i fenomeni naturali, l’ambiente vicino, il proprio corpo con i modi delle Scienze.

 

Alcune osservazioni allo stereomicroscopio sono documentate con brevi filmati, che renderemo man mano disponibili.

Avete visto ancora una larva di libellula a catturare le sue prede?

E un afide camminare a fatica sulla melata appiccicosa?

Oppure una larva di coccinella appena uscita dall’uovo che assale un afide?

 

L’abitudine spegne la meraviglia e stordisce l’attenzione.

Solo la novità accende l’intelligenza e l’immaginazione.

Tenere memoria trasforma l’esperienza quotidiana e può farci passare

dallo scontato al problematico.

L’insegnante documenta quindi prima di tutto per se stesso, e, se lo fa, ne traggono vantaggio anche i suoi alunni; la condivisione dei materiali elaborati dà il via

al confronto con gli altri, così da non ricominciare sempre da capo.

 

Prima di cominciare può essere utile la guida di Silvia Caravita "Documentare per"

 

 

Un percorso di educazione scientifica con le patate  Un acquario per osservare insieme la vita  Stick, spago e un pizzico di Internet: misuriamo la Terra oggi con il metodo di Eratostene  • Percorso multidisciplinare sull’ecosistema suolo: una proposta per la scuola primaria • La prima, che classe... • Acqua di fiume • E Giove come lo facciamo? Fra occasionalità e progettazione • Un percorso didattico sperimentale per l'introduzione alle Scienze della Terra nella scuola Primaria • Dal soppesamento al galleggiamento  Allevare i lombrichi in un terrario • Vendemmiare e fare il vino • Si può fare un orto anche in aula • Macaoni ed altri insetti • Le alghe nella fontanella • Il giardino della scuola • Introduzione alla fotosintesi • Scuola estiva di Calci 2016 • E così, le mosche non vedono i cartoni animati… • Il nostro corpo: com’è fatto e come funziona • L’acqua • Ippo Calippo • Bruco bruchetto • Sicofante coleottero gigante

 


 

 

Un percorso di educazione scientifica con le patate

Un percorso di educazione scientifica con le patate

Annastella Gambini, Dipartimento di Scienze umane per la formazione, Università degli Studi di Milano-Bicocca

 

Quando i bambini provano interesse di fronte a un animale o a una pianta, non smetterebbero mai di fare domande del tipo: Come cresce? Come si muove? Come fa per vivere? Cosa succede se...? Sono le "domande della vita": sono proprio gli aspetti fondamentali della biologia, che è - invece - molto spesso insegnata sotto forma di nomenclature da imparare a memoria, di elenchi di strutture e definizioni, quasi sempre tenute slegate da un approccio esperienziale e da un coinvolgimento personale (1). Tra i tanti temi importanti è qui presentato un percorso per affrontare il concetto di biodiversità. La maggior parte delle persone ignora l'importanza del suo significato biologico e non sembra percepire concretamente il pericolo legato alla sua, talvolta drammatica, riduzione. Perciò occorre abituare i bambini fin da piccolissimi ad avere esperienza di questo importante aspetto della biologia.

 

 


 

 

acquario al nido

Un acquario per osservare insieme la vita

 

Metodologia dinamica al Nido

Piera Braga, Annastella Gambini- Università di Milano-Bicocca

 

Quando i bambini provano interesse di fronte a un animale o a una pianta, non smetterebbero mai di fare domande del tipo: Come cresce? Come si muove? Come fa per vivere? Cosa succede se...?  Sono le "domande della vita": sono proprio gli aspetti fondamentali della biologia, che è - invece - molto spesso insegnata sotto forma di nomenclature da imparare a memoria, di elenchi di strutture e definizioni, quasi sempre tenute slegate da un approccio esperienziale e da un coinvolgimento personale (1). Tra i tanti temi importanti è qui presentato un percorso per affrontare il concetto di biodiversità. La maggior parte delle persone ignora l'importanza del suo significato biologico e non sembra percepire concretamente il pericolo legato alla sua, talvolta drammatica, riduzione. Perciò occorre abituare i bambini fin da piccolissimi ad avere esperienza di questo importante aspetto della biologia.

  


 

 

 

Altezza del sole a mezzogiorno

Stick, spago e un pizzico di Internet: misuriamo la Terra oggi con il metodo di Eratostene

 

Massimo Trizio, Stefania Donadio

 

Questo studio si fonda sull’esperienza di laboratorio, svolta in più classi di un istituto professionale di Milano e di una scuola media di Genova, che invita a replicare il procedimento seguito da Eratostene 2300 anni fa per misurare il meridiano terrestre. Viene descritto il percorso seguito dagli studenti, articolato in più fasi con attività all’aperto, viene modellizzata la situazione attraverso la geometria euclidea piana, viene posto il problema matematico e analizzata la risoluzione. Viene infine discussa la valenza didattica dell’esperienza e valorizzato l’uso di Internet per determinare la distanza del luogo in cui ci si trova dall’equatore e per la socializzazione dei dati fra scuole gemelle partecipanti all’evento Eratosthenes Experiment.

 

 


 

 

ecosistema suolo

Percorso multidisciplinare sull’ecosistema suolo: una proposta per la scuola primaria


Annastella Gambini, Monica Onida, Antonella Pezzotti*


Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” – Università degli Studi di Milano-Bicocca, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano 20126, Italia 

 

Fin dalla scuola primaria, un numero sempre maggiore di insegnanti affronta tematiche di Ecologia che sono la base per successivi approfondimenti e il fondamento di una buona educazione ambientale. La separazione tra i molti aspetti dell’Ecologia appartenenti a discipline diverse crea, però, spaccature culturali che non portano a un’interpretazione sistemica degli ambienti naturali. Inoltre le scienze sperimentali a scuola non sono generalmente proposte attraverso esperienze personali o attività pratiche. Il percorso didattico qui presentato è strettamente multidisciplinare e si basa sull’esperienza pratica degli allievi. Durante le diverse tappe si affrontano temi di Biologia e Scienze della Terra che si alternano in stretta relazione tra loro.


  

in prima

La prima, che classe...

 

Maria Castelli

 

Un anno in prima, l’ultimo per me che concludo più di quarant’anni nella scuola primaria, insegnando prevalentemente matematica e scienze, è l’oggetto di questa narrazione e delle riflessioni che la accompagnano.

Da sempre, è la mia classe preferita: un tempo unico per bambini e insegnanti.

 

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acqua di fiume

Acqua di fiume

Il diario di bordo è il filo conduttore di questa nuova narrazione di un percorso di qualche anno fa tracciato passo passo sulla base dell'ascolto degli alunni e della riflessione da parte dell'insegnante

 

Maria Castelli, Clementina Todaro pdf


Presso il museo di Scienze Naturali di Brescia, il direttore Marco Tonon organizza una giornata di formazione per i docenti che prevede anche attività laboratoriali, con la dott. Chiara Sartori. E' l’inizio di settembre, le lezioni incominceranno a breve. Uno dei materiali di laboratorio è un campione d’acqua di risorgiva che alimenta il fiume Noncello raccolta nei pressi del parco Querini a Pordenone. A fine giornata, il vaso con l’acqua osservata allo stereo microscopio viene lasciato ai docenti che desiderano riproporre in classe le attività del laboratorio. 

 

 


 

Sistema solare

E GIOVE COME LO FACCIAMO?    

Costruire un modello del sistema solare: un percorso fra Scienze e Matematica che non trascura la manualità            

 

Maria Castelli    pdf                           

 

Eclissi, comete, stelle cadenti, asteroidi, satelliti artificiali, stazione spaziale ISS, big bang, anni luce, aurore boreali, buchi neri, fasi lunari, tempeste magnetiche, galassie, attrazione gravitazionale: sono soltanto alcuni fra gli argomenti di astronomia che catturano la curiosità e sollecitano l’immaginazione dei bambini, facendo nascere domande a non finire, insieme a grovigli di problemi.

Conversare su questi temi con bambini nell’età della scuola primaria significa inoltrarsi in discorsi che richiedono strategie di pensiero e prerequisiti di conoscenza ancora in fase di elaborazione per la maggior parte degli alunni. A questo proposito, può risultare particolarmente interessante la lettura dell’opera di Piaget ”La Rappresentazione del mondo nel fanciullo”, che analizza le conoscenze e i modi di pensare dei bambini intorno ad alcuni fenomeni naturali (1); indispensabile è anche l’importante fonte di materiali di Nicoletta Lanciano “Strumenti per i giardini del cielo” (2).

 

 



 

nido di codibugnolo

Fra occasionalità e progettazione

 

Lasciar entrare in classe ciò che accende la curiosità e fa sorgere problemi nel quotidiano contribuisce a comunicare agli alunni l'idea che a noi stia a cuore il loro desiderio di conoscere

 

Maria Castelli  pdf

     C’è una progettazione di Istituto e c’è una progettazione calibrata dall’insegnante sulla classe, a partire dalla precedente.

È opportuno tuttavia che l’insegnante si riservi con determinazione un certo grado di libertà nel muoversi fra i diversi temi, fra i diversi contesti di apprendimento e nella scelta delle attività laboratoriali più adatte, come specificano anche le “Indicazioni per il curricolo” nell’introduzione alle Scienze:

“È importante disporre di tempi e modalità di lavoro che consentano, in modo non superficiale o affrettato, la produzione di idee originali da parte dei ragazzi, an­che a costo di fare delle scelte sui livelli di approfondimento e limitarsi alla trattazione di temi rilevanti”. (...)

 

   Quella che segue è una selezione di brevi percorsi imprevisti:

-       La neve, finalmente     

-       Soluzioni e cristalli

-       Nidi   

-       Come uno scherzo di carnevale

-       Reperti estivi e non solo




 

fossili

Un percorso didattico sperimentale per l'introduzione alle Scienze della Terra nella scuola Primaria

classe terza

 

Una serie di esigenze e di curiosità didattiche diverse hanno messo al lavoro insieme un geologo universitario e un'insegnante di scuola Primaria 

 

Alessandra Tongiorgi, Marco Tongiorgi pdf

  

Questo percorso è stato sperimentato nella scuola Primaria "D. Chiesa" dell'Istituto Comprensivo "Fibonacci" di Pisa. L'insegnante (A.T.) era coadiuvata da un esperto (M.T.), con il quale il percorso didattico è stato elaborato e poi testato "sul campo" con una compresenza costante in aula e sul terreno durante le lezioni di scienze di argomento attinente alle Scienze della Terra, nel corso dell'intero anno scolastico. Al percorso vero e proprio (Erosione, Trasporto e Sedimentazione in classe e in natura), sono state fatte precedere alcune lezioni preparatorie atte ad introdurre metodologie (Classificare e classificazione) e nozioni (il ciclo dell'acqua) necessarie per il successivo lavoro. È importante sottolineare che i test sottoposti agli alunni a valle di ognuno dei passaggi didattici più rilevanti non erano pensati come strumenti formativi di per sé ma piuttosto come momenti di raccolta di informazioni (per l'insegnante), ai fini della verifica dell'efficacia del percorso didattico e per l'adeguamento di questo in itinere, secondo le risposte della classe. È su questa base che, durante lo svolgimento del programma, sono state effettivamente apportate integrazioni e modifiche al progetto originario, del quale si è così potuto verificare la validità su base sperimentale. Di tutto abbiamo cercato di dar conto, per quanto possibile, nei commenti a ciascun passo del percorso, illustrati nella esposizione che segue. Non è irrilevante osservare che il percorso è stato pensato e realizzato in stretta corrispondenza con un determinato territorio, quello pisano, caratterizzato da due fiumi (vedi l'uscita in campagna lungo il Serchio), colline e montagne (vedi l'uscita a Vecchiano, sulle Colline d'Oltre Serchio), il mare (alla foce del Serchio). In altre realtà paesaggistiche il percorso didattico dovrebbe essere, ovviamente, opportunamente adattato.

 

 



galleggiamento di diversi materiali

Dal soppesamento al galleggiamento

 

Esperienze di peso / massa / volume, grandezze in relazione

 

Laura Moreni, Maria Castelli                                 quarta e quinta classe pdf

 

Abbiamo colto come un’opportunità da non perdere l’elaborazione della tesi di laurea di una delle autrici (L.M.) nella classe dell’altra (M.C.) per svolgere un percorso fra matematica e scienze, con il supporto di una docente universitaria esperta in didattica della matematica (*). Il tema proposto era stato la misura, con particolare riferimento ai concetti di peso e di massa, che rappresenta un filo conduttore lungo e ricorsivo, che si dipana dalla prima classe fino all’ultima in matematica e costituisce la struttura della conoscenza scientifica. Contando sulla supervisione di un’esperta disciplinare ed avendo negli anni scorsi già provato alcune attività, ci siamo sentite di correre il rischio di affrontare concetti solitamente ritenuti difficili per bambini di questa età, con l’obiettivo di verificare se essi fossero proponibili con un approccio prevalentemente laboratoriale.



 

dal latte il burro

Mescolare e separare     

Incominciare a conoscere le proprietà di alcuni materiali comuni, quasi per gioco

                                  

 Maria Castelli       classe 4^              

 

“I bambini hanno le mani ignoranti” diceva un professore d’arte, che aveva insegnato a lungo, per sostenere l’importanza di creare le condizioni per FARE CON LE MANI a scuola.

Il vissuto quotidiano dei bambini è pieno di oggetti fatti di materiali e sostanze diverse, che essi imparano a conoscere attraverso il gioco e comunque nel contatto diretto.

Alla scuola materna, è importante che vengano proposte attività che richiedano di toccare, sentire, provare, pasticciare, per rendere più significative le esperienze spontanee di ciascuno, anche attraverso la condivisione e l’uso del linguaggio appropriato. Proprio questo triennio potrebbe essere il momento migliore per un approccio ludico, in tempi distesi con la terra, la sabbia, l’acqua, le farine, la pasta cruda, il latte, l’olio, così come con gli strumenti d’uso quotidiano quali le forbici, le posate, una scopa, uno straccetto, una spazzola, un pettine, i lacci da annodare, le matite, la gomma e il temperino…. 

 

 




 

 

sicofante

Sicofante coleottero gigante 

Informare con l'uso della narrazione: talvolta anche ritrovamenti del tutto casuali durante la ricreazione in giardino offrono occasioni estemporanee di apprendimento, ma che mediate dalla narrazione, diventano significative anche per i piccoli

 

Marida Baxiu

 

 Siamo a fine prima e i bambini di quinta ci portano un bel coleottero colorato che poi scopriremo essere un sicofante (Calosoma sycophanta). Seduti in cerchio lo osserviamo e cerchiamo di scoprire che cosa mangia offrendogli insetti del giardino.  Casualmente, un guanto di gomma usa e getta finisce nella scatola che contiene il nostro insetto e subito viene afferrato dal  coleottero probabilmente perché simile ad una larva.

 


 

 

bruco di Chrysodeixis Chalcites

Bruco bruchetto 

Storia di una larva verde della quale in prima classe si è osservata la crescita e la metamorfosi

 

Marida Baxiu

L’osservazione dal vivo di piante e soprattutto di animali è sempre un’attività ricca di opportunità e appassionante per insegnanti ed alunni. In ogni libro di testo si trova il ciclo vitale dei Lepidotteri, ma la conoscenza delle fasi di sviluppo della farfalla non è che una parte della ricchezza di osservazioni, informazioni, relazioni offerta dall’osservazione in vivo di qualunque insetto e non possiamo perderle rendendo stereotipato, noioso e astratto lo studio delle scienze, solo perché non ci sentiamo sufficientemente preparati a rispondere alle domande sempre pertinenti e attente degli alunni.

 


 

Cameraria ohridella

Ippo Calippo

 Siamo in seconda primaria, la narrazione accompagna la conoscenza e diventa lo spunto per creare un cd che raccoglie e documenta il percorso di apprendimento dei bambini

 

Marida Baxiu

 

La curiosità dei bambini che scoprono “qualcosa” dentro la lamina fogliare ci spinge a guardare con più attenzione e a ripetere le osservazioni nel tempo, fino a scoprire il ciclo vitale della Cameraria ohridella, un parassita dell’Ippocastano.

 

 


 


 

pizzo di ghiaccio

L’acqua

Un tema che trova spazio in tutte le discipline scientifiche e che accompagna l’intero percorso di apprendimento  

 

Maria Castelli Classe quarta pdf                                                                                          

  

Non a caso, Marcello Ceccarelli, nel suo volumetto “Una betulla per la Pio”, intitolava il capitolo sull’acqua “GIOCARE CON L’ACQUA”.

L’acqua è gioco innanzitutto, non solo per i più piccoli, anche per i ragazzi in uscita dalla scuola primaria. E il gioco può essere la via più motivante per conoscerne le proprietà.

Sarebbe quanto mai opportuno il gioco con l’acqua alla scuola materna, quando le esperienze con l’acqua, il terreno, la sabbia, le farine…. possono anche restare solo ludiche, accompagnate dalla comunicazione linguistica e dall’espressività nelle sue diverse forme.  

 


 

disegno di cuore di capretto

Il nostro corpo: com’è fatto e come funziona

Un percorso lungo e ricorsivo che risponde ad una curiosità sempre forte

 

Maria Castelli

                                                                                                

2^ - 5^ classe 

Bambini e ragazzi sono sempre interessati a se stessi, al proprio corpo sempre in crescita. Sono curiosi e talvolta anche un po’spaventati da ciò che non conoscono ancora di sé. Percezioni, sensazioni, funzioni degli apparati, organi sono da distingue, riconoscere, scoprire e imparare. Occorre incominciare presto, in modo necessariamente parziale, evidentemente incompleto, aprendo più problemi di quanti se ne possano risolvere, fin dalla scuola materna, fin dai primi anni della scuola primaria, come chiedono le Indicazioni Nazionali.

 

Seconda parte - Terza parte

 


 

giochi di ruolo

E così, le mosche non vedono i cartoni animati…

 

Lo studio degli organi di senso ben si presta ad introdurre l’idea di organismo come sistema in relazione con l’ambiente

 

Marida Baxiu

Quinta classe scuola primaria 

 

Nell’ambito del piano ISS (Insegnare scienze sperimentali), avevano preso il via la riflessione, una prima progettazione e la prima realizzazione di questo percorso di apprendimento, successivamente riproposto e rimodulato con altre clessi.

“La questione fondamentale è ricostruire cognitivamente con i bambini ed i ragazzi la complessità dell’interazione tra organismo e ambiente, avendo attenzione fin dall’inizio a non trattare in modo separato i due termini, in modo da far evolvere modelli sistemici delle loro relazioni, che presuppongono a loro volta la modellizzazione del sistema-individuo e del sistema-ambiente.” (dai Suggerimenti per la riprogettazione dei percorsi, “Leggere l’ambiente”)

Gli organi di senso, essendo preposti alla comunicazione con l’ambiente, ben si prestano ad introdurre l’idea di organismo come sistema in relazione con l’ambiente.

 

 


 

Scuola estiva Calci 2019 primo intermezzo Castelli

Scuola estiva di Calci 2016 Primo intermezzo

3 novembre 2016 Incontro di formazione per insegnanti

 

Nel giardino della scuola, osservare e sperimentare sul campo

 

Il giardino della scuola è un ambiente vicino dove è possibile osservare e sperimentare sul campo i momenti significativi della vita di piante e animali. Nell'incontro: sperimentazione della costruzione di un terrario, osservazione di campioni vegetali al microscopio, estrazione dei pigmanti fogliari e cromatografia. 

 

 


 

cromatografia

Introduzione alla fotosintesi

 

Quello che può essere utile imparare alla scuola Primaria per affronare l’argomento alla  Secondaria

 

Si potrebbe dire “Le piante, queste sconosciute”…..

Se per diverse ragioni – la visione di documentari, la presenza in casa di animali domestici, il confronto spontaneo fra ciò che si vede succedere ad un animale con ciò che si osserva del proprio corpo e delle sue funzioni – i bambini hanno una certa conoscenza degli animali, lo stesso non si verifica con i vegetali. Manca soprattutto la famigliarità: pochi sono i bambini abituati a guardarli, a toccarli, a riconoscerli. Quasi nessuno stacca rami e foglie per farne qualcosa e scoprire di conseguenza come sono fatti. Forse chi vive in campagna sale ancora sugli alberi, ma in città e dintorni l’abilità è inesistente.

 

 


 

 

fiori ippocastano

ll giardino della scuola 

 

Luogo del gioco libero e miniera di opportunità, che colte e valorizzate, possono contribuire a costruire famigliarità con il quotidiano naturale

 

Basterebbe un albero, nel cortile della scuola. Per i bambini diverrebbe punto d’incontro, riferimento per il gioco, oggetto di curiosità e di attenzione spontanea.

Un Tiglio è l’ideale, soprattutto se grande, per la varietà degli ”incontri“ che rende possibili.

Talvolta i cortili delle scuole sono piantumati con diverse specie vegetali, che rappresentano un’insostituibile e comodissima risorsa per osservazioni ripetute nel corso di un intero anno scolastico e anche di più.   

 

  


 

 

fontanella con le alghe

Le alghe nella fontanella

La fotosintesi “osservabile” in giardino, un buon punto di partenza

  

Per bambini di otto anni, la fotosintesi è argomento “di là da venire” e solitamente, in classe, se ne parla in grande sintesi, promettendo di ritornare sull’argomento più avanti. L’esperienza quotidiana delle modalità di apprendimento dei bambini in questo livello scolastico evidenzia invece che essi si lasciano coinvolgere di buon grado nelle sfide cognitive e traggono vantaggio dall’affrontarle investigando passo dopo passo, in tempi distesi, e costruendo insieme all’insegnante lunghi fili di discorsi, che si vanno intrecciando nella rete delle conoscenze condivise con i compagni di classe. E questo non accade solo in Scienze.

Investigare passo dopo passo significa cogliere i diversi aspetti di un tema significativo nel vissuto quotidiano personale e scolastico, portarli all’attenzione e man mano rifletterci attorno per conoscerlo e per cercare di risolvere le domande e i problemi posti nel merito.

 

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bruco di macaone

Macaoni ed altri insetti

 

Un orto, un Ippocastano, un Tiglio, un prato, una pianta d’appartamento sono i “luoghi” dai quali provengono gli animali osservati 

L’allevamento a scuola per un breve periodo di alcuni insetti adatti, a fronte di una grande semplicità di gestione dell’esperienza, consente un gran numero di osservazioni, di argomenti di studio e di sviluppi possibili, rappresentando una risorsa preziosa per introdurre molti temi cruciali della Biologia. Ad occhio nudo, con una lente oppure con uno stereomicroscopio, si possono osservare i diversi aspetti della morfologia, dai quali viene spontaneo agli alunni il confronto con gli apparati e con gli organi che compongono il proprio corpo, per cogliere la somiglianza dei bisogni vitali e la diversità delle forme e dei modi. La presenza dei chemiorecettori porta facilmente ad interrogarsi sulla percezione dell’ambiente circostante e sulle modalità di comunicazione intraspecifiche.

 

 


 

si può fare un orto anche in aula 

Si può fare un orto anche in aula

 

La grande varietà e bellezza dei semi, che si coglie immediatamente, se la quantità a disposizione è abbondante, è motivo di meraviglia per i bambini e di suggestioni per l’utilizzo nelle attività espressive. È anche un primo incontro intuitivo con la biodiversità, che resterà un filo conduttore, pur meno colto spontaneamente dai bambini, nella diversità dei modi di germinare delle diverse specie vegetali. Sostenute dalla curiosità, si vengono a creare per gli alunni molte preziose opportunità per imparare a guardare e cogliere similitudini e differenze. I semi di specie diversa germinano infatti producendo, con modalità simili, piantine diverse nell’aspetto e nei tempi di crescita.

 

 


 

Vendemmiare e fare il vino

Vendemmiare e fare il vino

 

Solo pochi bambini della classe sono già stati in un vigneto.

Cominciamo condividendo le conoscenze sulla vendemmia e sulla vite.

Il primo sabato di scuola, raggiungiamo il vigneto sulla collina di s. Giuseppe.

È in corso la vendemmia e anche noi partecipiamo alla raccolta dei grappoli...

 

 


 

allevare lombrichi in un terrario

Allevare i lombrichi in un terrario

 

Presto ci si accorge che in natura il comportamento non è lo stesso che nel terrario, ci si interroga, si formulano ipotesi e si progetta un esperimento per verificare. Si riflette poi intorno ai diversi livelli trofici e al ruolo del lombrico e degli altri decompositori, giungendo all’intuizione dei cicli biogeochimici e ai presupposti per incominciare a parlare dei vegetali come produttori.

Il filo conduttore per la narrazione di questo percorso è “il diario di bordo”, una modalità di documentazione che rende conto con immediatezza del lavoro svolto in classe e consente con facilità ai colleghi di prendere spunto o di riproporre nelle proprie classi segmenti più o meno estesi.

 

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pulcini a scuola

Pulcini a scuola

 

Il primo giorno di scuola, in classe prima, i bambini trovano sulla porta dell’aula alcune foto e, fra queste, quelle dei macaoni sfarfallati nella seconda accanto, quelle dei girini nati in quarta; mentre si guardano attorno ancora un po’ perplessi, qualcuno le nota… «Sì, in questa scuola, qualche volta nascono farfalle, i girini diventano rane e forse quest’anno potrebbero nascere dei pulcini….» aggiungo e questa mezza promessa apre subito alle domande: “Ma ci vogliono le galline… Dove sono?” Chiedono due o tre bambini. «Non abbiamo le galline, ma possiamo farci dare…» rispondo io, mentre si fa un attimo di silenzio perplesso. “Possiamo farci dare le uova dalle galline!!!” Conclude una sola bambina.