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Guardare e raccontare "Bruco bruchetto"

Guardare e raccontare

Tre brevi percorsi in progressione prendono il via dall’osservazione e introducono allo studio di alcune relazioni fra i viventi 

 

Marida Baxiu                                                

 

classi prima e seconda

 

 

L’osservazione dal vivo di piante e soprattutto di animali è sempre un’attività ricca di opportunità e appassionante per insegnanti ed alunni.

In ogni libro di testo si trova il ciclo vitale dei Lepidotteri, ma la conoscenza delle fasi di sviluppo della farfalla non è che una parte della ricchezza di osservazioni, informazioni, relazioni offerta dall’osservazione in vivo di qualunque insetto e non possiamo perderle rendendo stereotipato, noioso e astratto lo studio delle scienze, solo perché non ci sentiamo sufficientemente preparati a rispondere alle domande sempre pertinenti e attente degli alunni.

Per noi insegnanti, la naturale curiosità dei bambini, unita al loro entusiasmo, è una bella spinta ad approfondire contenuti anche in campi apparentemente specialistici come la tassonomia, l’ecologia e la botanica. La nostra sensibilità e professionalità di insegnanti di scuola primaria saprà trovare strade adatte ai bambini a rendere accessibili le conoscenze scientifiche, seguendo la loro inclinazione al gioco e alla narrazione.

Fin dai primi anni della scuola primaria e anche della scuola dell’infanzia, attraverso contesti reali ma ludici che favoriscono la creatività e fantasia, i bambini potranno sviluppare competenze e abilità scientifiche.

Qui sono in gioco in particolare competenze come l’osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e il riconoscere i concetti di sistema e di complessità.

Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali è l’abilità più significativa messa in atto durante le attività laboratoriali.

 

Bruco bruchetto è la storia di una larva verde della quale in prima classe si è osservata la crescita e la metamorfosi

 

Sicofante coleottero gigante informare con l'uso della narrazione: talvolta anche ritrovamenti del tutto casuali durante la ricreazione in giardino offrono occasioni estemporanee di apprendimento ma che mediate dalla narrazione diventano significative anche per i piccoli.

 

Ippo Calippo prende il via da una prima ricognizione autunnale nel giardino della scuola programmata con il solo scopo di osservare i cambiamenti stagionali nel giardino della scuola. La curiosià dei bambini che scoprono “qualcosa” dentro la lamina fogliare ci spinge a guardare con più attenzione e a ripetere le ossevazioni nel tempo, fino a scoprire il ciclo vitale della Cameraria ohridella, un parassita dell’Ippocastano apparso pochi anni fa in Macedonia, la sua interazione con la pianta ospite, il ciclo stagionale di questo albero, la diffusione del parassita in Europa.

Anche in questo caso, siamo in seconda primaria, la narrazione accompagna la conoscenza e diventa lo spunto per creare un cd che raccoglie e documenta il percorso di apprendimento dei bambini.

 

Bruco bruchetto

Nascita di un bruco e suo ciclo vitale (Chrysodeixis chalcites) https://youtu.be/8vyC0-Glo9s

 

Bruco bruchetto prende avvio da alcune larve verdi trovate sul basilico e portate in classe da un alunno. Come poi scopriremo osservando l’adulto, sono larve di Chrysodeixis chalcites, una piccola falena della famiglia delle Noctuide. (1)

1a 1b  1c 

Il barattolo rimane a disposizione della classe e, a turno, i bambini portano foglie di basilico o di geranio per nutrire il bruco verde. (fig 1a, 1b, 1c)

Con l’aiuto prima dello stereomicroscopio collegato ad una telecamera e ad un apparecchio tv, che consentono di osservare tutti insieme con 

la certezza di intendersi su ciò che si guarda) e ad occhio nudo in seguito, si osserva l’anatomia: le zampe anteriori (fig. 2a, 2b) articolate e quelle posteriori a ventosa (fig 3a, 3b), gli stigmi (fig 4) per la respirazione, come si muove, come mangia e come velocemente spariscono le foglie fresche e compaiono invece abbondanti deiezioni (fig. 5a, 5b, 5c).

 

2a 2b   3a 3b

 

4

 

5a   5b 5c 

 

Sul quaderno si disegna anche con l’aiuto di disegni semplificati del corpo di una larva di farfalla che guidano queste prime rappresentazioni dal vero.

I bambini giungono dalla scuola materna abituati al disegno espressivo ed hanno bisogno di un po’ di tempo e di alcune occasioni per capire che cosa viene chiesto loro con la consegna di “disegnare ciò che stanno osservando”.

 

Le uova casualmente trovate tra i miei gerani (fig 6, 7, 8, 9) ci danno l’occasione di assistere alla nascita delle larve grazie allo stereomicroscopio che consente di registrare e rivedere l’evento. La schiusa dell’uovo è annunciata dal movimento delle mandibole nere visibili nel guscio trasparente (fig.10). I piccoli bruchi impiegano più di quindici minuti ad uscire, (nel video le immagini sono accelerate). Le larve neonate, ancora trasparenti, affamate mangiano lentamente il guscio dell’uovo (fig 11) rimanendo poi ferme alcune ore diventando verdi pian piano (fig. 12a e 12b).

Nel frattempo le prime larve, ormai mature, sono pronte per la metamorfosi. Osserviamo la lenta e tenace operazione che porta una larva a costruirsi il bozzolo. La testa della larva si muove avanti e indietro incessantemente per almeno una giornata tessendo la spessa tela sulle pareti del barattolo di vetro. (fig. 13, 15, 16, 17)

 

6 7 8 9
 10  11  12a  12b
 13 15  16 continua la tessitura  17

 

Il giorno seguente troviamo la larva impupata, possiamo così osservare anche la crisalide avvolta dal bozzolo. (fig. 18)

 

18

 

Questa crisalide, infatti, non è nuda, come quella ad esempio del macaone, ma avvolta appunto da un bozzolo.

Riusciremo a vedere anche l’adulto?

Dovremo aspettare la primavera?

Dopo pochi giorni, in pieno dicembre, complice il tepore dei termosifoni, con sorpresa troviamo il bozzolo aperto (fig. 19, 20, 21) e, nel barattolo, la falena adulta. (fig. 22, 23, 24, 25, 26, 27)

 

 19 20  21 
 22  23  24
 25  26  27

 

Siamo in prima elementare e il gioco delle rime diverte i neofiti della scrittura, così i bambini inventano la storia che viene illustrata in un libretto individuale, mentre un cd ne digitalizza le pagine.

Filmato della storia:

 

 video Bruco Bruchetto  

 

 

 

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ESSENZIALE

 

(1) Per l’identificazione è stato utile il web:

https://www.naturamediterraneo.com/forum/gallery.asp?case=ordine&action=Lepidoptera&genere=Noctuidae&pag=4#Noctuidae

Risulta utile per un primo riconoscimento il testo di Chinery “Guida agli insetti d’Europa” ed. Muzzio.

Per i disegni dei bruchi:

Allen, Deslow “Insetti ed altri animaletti privi di scheletro osseo” ed. La Scuola 1982

Per Ippocastano

https://it.wikipedia.org/wiki/Aesculus_hippocastanum

http://www.fabriziagianni.it/page/come-osservare

http://www.polirone.mn.it/upload/polirone_ecm8/documenti/interattiva/scuole/gonzaga/scelemgonzaga/Bertone_ippocastano.htm

Crescini, Tagliaferri “Alberi a Brescia” Sintesi editrice

Arno Gurtler-Heinz Geiger “Le Piante” Sussidi grafici per lo studio delle scienze naturali ED. La Scuola 1961

Per Cameraria Ohridella

In internet attualmente, oltre a Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Cameraria_ohridella), ci sono numerosi siti di aziende che propongono prodotti per la lotta al parassita e che danno qualche info sul ciclo vitale della farfallina (ad es: http://www.technogreen.it/cameraria-ohridella.html )

 

Cameraria: un pdf del comune di Milano non più in rete, interessante l’approfondimento del ciclo biologico a pag 9 e 10.