Scienze della Terra a Scuola
Terremoti, vulcani, alluvioni sono la manifestazione del dinamismo del pianeta. Fino a quando l’uomo non è riuscito a comprenderne la natura e il funzionamento questi erano considerati tragedie incomprensibili completamente al di fuori del nostro controllo. Con la Scienza moderna questa concezione è cambiata: continuano ad essere incontrastabili, ma non improvvisi o imprevedibili: si possono prevedere anche sul lungo periodo e possiamo agire in modo tale che i danni alla nostra incolumità, alle nostre abitazioni, alle strutture che abbiamo costruito per migliorare la nostra vita, possano essere ridotti al minino.
Riproponiamo questo volume che è il prodotto della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica organizzata dal MURST (22 – 28 marzo 1999). Il Servizio Sismico Nazionale spedì ad ogni docente di Scienze Naturali segnalato dall’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali) un fascicolo formato A3 contenente 53 schede suddivise in 8 sezioni: 1) Dal centro della Terra ai comignoli; 2) Pericolosità; 3) Vulnerabilità; 4) Esposizione; 5) Rischio; 6) Emergenza; 7) Prevenzione; 8) Terremoti in Italia, nel mondo, il altri pianeti.
Si trattò di un impegno oneroso da parte dell’INGV ma che ha cominciato a dare frutti significativi.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nacque nel 1999, il D.L. 29/9/1999 n. 381 dalla confluenza dei principali istituti di ricerca geofisica e vulcanologica italiani: l'Osservatorio Vesuviano di Napoli, l'ING di Roma, l'IIV di Catania, l'IGF di Palermo e l'IRRS di Milano.
Il presente volume, riproposto in pdf, costituì uno dei primi tentativi di avvicinarsi alla scuola in modo ufficiale continuativo e diretto da parte di un istituto di ricerca di questa portata.
NATURALMENTE Scienza intende considerarlo l’inizo della costruzione di un osservatorio della didattica di Scienze della terra utilizzando il meglio –a parer nostro- di quel che riusciremo a trovare in rete e nelle scuole.
Il volume in pdf ottimizzato:
Per i più piccoli - per i più grandi - video
Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa - nell’ambito del PLS - Piano Lauree Scientifiche
Corsi per gli insegnanti di SCIENZE della scuola superiore
Elena Bonaccorsi et Al.
Alla scoperta del paesaggio modellato dai vulcani
La tettonica delle placche: scopriamo l’oceano ed il continente sulle Alpi Apuane
Piccole guide didattice alla Geologia
Progetto: formazione museo di Calci
Attività presentate al corso di formazione
- Presentazione
- Puzzle della Tettonica | possibile attività (inglese) | Pangea Pop-Up Ted-ED (possibilità di attivare i sottotitoli in italiano)
Battaglia Navale (inglese)
Scatola di Reid – Video di Maddalena Macario della redazione di I-CLEEN - Onde sismiche Rimbalzo elastico
Libro timelaps tettonica delle placche
Macchina per terremoti (inglese)
Epicentro
Brevi storie sull'origine dei terremoti
In tutti i tempi e in ogni parte del mondo l’uomo ha subito la forza del terremoto e ha cercato di darsi delle spiegazioni sulle sue cause. Nell’antichità il terremoto era spesso attribuito alle azioni di creature straordinarie o alla collera delle divinità.
Quando la terra trema: come ripararsi
Rifugiarsi sotto un tavolo, sotto il banco o sotto il letto è decisamente una buona idea: la scossa può provocare crolli di calcinacci e di vetri, da cui il mobile ci proteggerà. Se dovessero esserci crolli maggiori, il mobile ci proteggerà lo stesso. Per essere ancora più sicuri, possiamo tenerci a una delle gambe con un braccio e ripararci la testa con l’altro.
Lasciare casa:
♦ Non muoverti fino alla fine della scossa. Quindi, se vuoi raggiungere un posto più sicuro, prima di uscire di casa, ricordati di chiudere gas, luce e acqua.
♦ Indossa scarpe robuste per evitare oggetti taglienti e prendi il tuo kit per terremoti.
♦ Non prendere l’ascensore e muoviti con cautela.
Alla riscossa contro il terremoto!
Servizio Sismico Nazionale Agenzia per la protezione civile
Se arriva il terremoto...Campagna di educazione della popolazione sul comportamento in caso di terremoto
Il terremoto: un fenomeno naturale non prevedibile, che dura molto poco, quasi sempre meno di un minuti. La tua sicurezza dipende soprattutto dalla casa in cui abiti. Se è costruita o adattata in modo da resisterenal terremoto, non subirà danni gravi e ti proteggerà. Ovunque tu sia il quel momento, è molto importante mantenere la calma e sapere cosa fare. Preparati ad affrontare il terremoto, pensaci fin da ora. Seguire alcune norme di comportamento può salvarti la vita.
Servizio sismico nazionale via Curtatone, 3 - 00185 Roma
In collaborazione con la Walt Disney Company Italia S.p.A.
Contro la paura: un gioco per avere fiducia
La paura ci avvisa del pericolo. Se in situazioni di pericolo non avessimo paura non reagiremmo con la rapidità necessaria e rischieremmo grosso! Se di fronte a un incendio ci fermassimo troppo a pensare o a osservare la situazione potremmo non riuscire a fuggire in tempo. La paura ci aiuta a inquadrare velocemente la situazione e a reagire. Se non diventa panico… Non dobbiamo infatti farci dominare dalla paura, rischiando di rimanere bloccati o di vedere pericoli anche dove non ce ne sono.
Contro la paura: un gioco per rilassarsi
La paura ci avvisa del pericolo. Se in situazioni di pericolo non avessimo paura non reagiremmo con la rapidità necessaria e rischieremmo grosso! Se di fronte a un incendio ci fermassimo troppo a pensare o a osservare la situazione potremmo non riuscire a fuggire in tempo. La paura ci aiuta a inquadrare velocemente la situazione e a reagire. Se non diventa panico… Non dobbiamo infatti farci dominare dalla paura, rischiando di rimanere bloccati o di vedere pericoli anche dove non ce ne sono.
I sismografi servono per registrare le scosse di terremoto. Questi strumenti aiutano gli scienziati a localizzare i terremoti e a capirne l’intensità. Fai anche tu un sismografo per capire come funziona.
Un gioco per inventare come nascono i terremoti
Come forse avrai già osservato, nelle spiegazioni delle popolazioni antiche ai terremoti ricorrono spesso divinità e animali magici. Prova a inventare tu stesso una spiegazione fantastica sull'origine dei terremoti. Ti suggeriamo una tecnica di invenzione.
Controlla sulla mappa come è classificato il comune in cui vivi. Zona 1 - E' la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti. Comprende 708 comuni.
Misurare un terremoto dai sui effetti: la scala Mercalli
La scala Mercalli è una scala che misura gli effetti di un terremoto sulle persone o sulle cose. Questo significa che non misura la forza dei terremoti (questo lo fa la scala Richter, che misura la cosiddetta magnitudo) ma li classifica a seconda dei loro effetti: così un terremoto anche forte può risultare di un grado basso sulla scala Mercalli, per esempio se avviene nel deserto, dove non ci sono costruzioni e dove quindi il terremoto non può fare danni!
Con delle molle slinky puoi vedere come sono fatte le onde sismiche! Cosa serve? Una molla slinky? Un amico. Prendete in mano una molla e distanziatevi di un paio di metri. Mentre uno provocherà l’onda l’altro starà fermo, poi fate cambio.
30' 30" Regione Emilia Romagna
C'è un ladro sul divano Il terremoto visto dai bambini
5' 27" bambini che parlano del terremoto che hanno vissuto
Civilino e il terremoto animazione
10' 27" Regione Umbra protezione civile (scontri tra le placche con le automobiline...)
Pubblicazioni di EDURISK
Una serie di volumi a supporto dell’attività didattica, pubblicati grazie alla collaborazione con Giunti Progetti Educativi, sono liberamente accessibili, organizzati per fasce d’età. Alcune pubblicazioni hanno anche edizioni tradotte in altre lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo, sloveno). Cliccando sulla copertina si accede direttamente al volume, che può essere visualizzato online o scaricato in locale.
Novità dalla stampa
Terremoti lenti, uno studio svela legami con tsunami e grandi sismi
Andrea Piazza
La recente scoperta di uno spettro finora sconosciuto di fenomeni legati ai cosiddetti terremoti lenti ha letteralmente acceso uno dei campi più dinamici ed innovativi della sismologia moderna. Si sa ancora poco sull’ambiente di formazione e sui meccanismi che generano questi movimenti lentissimi di porzioni della crosta terrestre, eventi che potrebbero rivelarsi molto utili per la previsione dei grandi sismi. Sarà questo l’oggetto d’indagine principale della missione “Hikurangi Subduction Margin” che, nell’ambito dell’International Ocean Drilling Project, vedrà impegnato per circa 2 mesi al largo della Nuova Zelanda un team internazionale di 35 ricercatori. Tra questi l’unica italiana è Francesca Meneghini, ricercatrice in geologia strutturale all’Università di Pisa. (continua a leggere)