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Sui quotidiani e periodici luglio 2021

# C.Greco,L’Umanesimo digitale # M.Maggiani,La rabbia e la vergogna per i miei romanzi stampati dagli schiavi # M.Gabanelli,Fake news ecco come nascono # E.Bucci,Vax ai ragazzini # V.Barone,Quando Albert Einstein progettò un frigorifero # F.Rampini,Il respiro del compromesso # P.Odifreddi,NO VAX, bamboccioni senza cervello # C.Dell’Acqua,Giovani poveri culturalmente spaventano più della pandemia # I.Capua,Chi paga i danni provocati dai no vax? # F.Cerati,Spazio europeo dei dati sanitari,il potere degli obiettivi collettivi # T.Boeri,R.Perotti,Chi non si immunizza deve almeno pagare i danni che provoca # M.Belpoliti,Un mistero scritto sull’acqua # R.Abravanel,Italiani,siamo tifosi esigenti ma cittadini rassegnati # V.Lingiardi,G.Giovanardi,la normalità non esiste. viva la neurodiversità # G.Barbujani,Richard Lewontin, genetista e biologo dell’impegno civile # E.Bucci,Sui vaccini il diritto alla libertà colpisce i più deboli.Uno studio. # R.Salvi,Un'epidemia da governare...con i numeri # A.Gavosto,Le ferite inferte dalla Dad # L.Reichlin,Le giuste ambizioni anti crisi # A.Mapelli,Noi, rapiti dall’incontro tra un lupo e un orso # P.Caraveo,Un rover costoso, ma spaziale # E.Bianchi,Il compito dell’insegnante # C.Saraceno,Se nascere al sud accorcia la vita # O.Riva,Laurea in Italia più che altro è un'eredità # M.Garofalo,«Consapevole delle fragilità, l’umano cerchi nuovi equilibri» # G.Corbellini,Va’ dove ti porta l’infezione # E.Bucci,Basta con la storia del virus buono: la natura ha le zanne # R.Salvi, Educare alla scienza - conversazione con Luca Novelli #


"La Repubblica" - 29 luglio 2021
L’Umanesimo digitale
di Christian Greco
Oggi a Roma si apre, su iniziativa dell’Italia, il G20 dedicato alla Cultura. Anticipiamo il discorso che il direttore del Museo Egizio di Torino terrà alla cerimonia inaugurale

Nella percezione comune, gli oggetti sopravvissuti al flusso della storia sono legati al passato, e non tutti sono consapevoli della loro forza e dell’influenza che esercitano all’interno della società attuale. Sono proprio le generazioni contemporanee che ne fanno uso e che ne determinano l’utilizzo all’interno della società, rendendo i manufatti, seppure antichi, sempre comprensibili e addirittura flessibili alle necessità dettate dalla contingenza. Ecco, perciò, il bisogno di insistere, ancora una volta, sull’importanza dello sforzo ermeneutico atto a comprendere e spiegare in modo efficace ciò che viene esposto. Inoltre, è opportuno introdurre alcune altre problematiche di grande attualità, ovvero quelle dell’incremento della partecipazione pubblica alla vita culturale, della rilevanza sociale dei musei e della necessità di non svilirne il messaggio; è quindi doveroso sottolineare il mantenimento rigoroso della correttezza scientifica, evitando usi e abusi sconsiderati del patrimonio stesso.


"La Repubblica" - 28 luglio 2021
La rabbia e la vergogna per i miei romanzi stampati dagli schiavi
di Maurizio Maggiani

Da qualche parte stanno stampando il mio nuovo romanzo, non so dove, ma ci sono buone probabilità che lo stiano facendo alla Grafica Veneta, è il più grosso service nel ramo della stampa, di lì ci passano la gran parte degli editori e dei libri, persino Harry Potter, e l’idea che a stamparlo siano degli schiavi mi fa schifo.
Vallo a sapere, magari sono stati degli schiavi a stampare tutti quanti i miei romanzi; le mie storie così colme di aneliti libertari, così madide di empatia per gli ultimi, per i senza voce, sono finite tra le mani delle brave persone che le hanno volute leggere perché a farne degli oggetti acquistabili sono stati degli umani violati, picchiati, derubati e privati di ogni dignità perché fosse contenuto al minimo possibile il prezzo di copertina. Ho schifo, sì, ma tanto per cominciare ho schifo di me stesso. Di me che non ho avuto mai cura di chiedermi chi li avesse materialmente fatti i miei libri, di chi fossero le mani e le vite di quelle mani, vite di lavoratori.


“Corriere della Sera” -  28 luglio 2021
Fake news ecco come nascono
di Milena Gabanelli
Covid e vaccini Notizie false smascherate dal sito NewsGuard, di cui si avvale anche l’Organizzazione mondiale della Sanità

In migliaia sono scesi in piazza: prima contro i divieti di spostamento, poi contro l’uso delle mascherine. Volevano tornare ad una vita normale. Come tutti noi del resto. Ora protestano contro l’unica cosa che può restituirci la vita normale: il green pass. Non vogliono vaccinarsi, ma vorrebbero impedire ai vaccinati di potersi muovere in aree sicure. Il disorientamento è comprensibile dopo un anno e mezzo in cui virologi ed epidemiologi si scontrano nella gara di visibilità, i politici che dicono qualunque cosa purché contro il partito avverso, mentre stampa e tv danno voce a tutti, inclusi quelli che non hanno titolo per dire alcunché. E alla fine uno dice «non credo più a nessuno». In realtà chi decide di non vaccinarsi a qualcuno crede. Il sito indipendente di verifica delle notizie NewsGuard, di cui oggi si avvale l’Organizzazione mondiale della Sanità, monitora da anni la disinformazione in Rete.


"Il Foglio Quotidiano" -  27 luglio 2021
Vax ai ragazzini
di Enrico Bucci
Per i 12- 16enni rapporto costi benefici meno favorevole, ma pur sempre favorevole

I vaccini in uso oggi in Italia sono stati inizialmente approvati per l’uso da 16 anni in su. A questo punto, considerato lo stato di avanzamento della vaccinazione della popolazione adulta ( e particolarmente delle più fragili fasce di età avanzata), una domanda che ritorna sempre più frequentemente, anche nella mia stessa famiglia, è la seguente: ma i bambini vanno vaccinati?
Molto spesso, questa domanda suscita risposte emotive inappropriate: da chi, come con i primi vaccini contro il vaiolo, vuol difendere l’inviolabilità del corpo dei bambini, fino a chi reputa priva di senso la discussione, e vaccinerebbe anche i neonati, in modo da aumentare la sicurezza di tutti. Questa discussione è non solo emotivamente carica e divisiva, ma per di più può poggiare su pochi dati disponibili; tuttavia, questi dati bisogna conoscerli, prima di lasciarsi prendere dalla vis polemica.


"Il Sole 24 Ore" - 25 luglio 2021
Quando Albert Einstein progettò un frigorifero
di Vincenzo Barone
Termodinamica. Il creatore della relatività aveva una vera passione per questo ramo della fisica che, a dispetto della sua rilevanza e bellezza, è piuttosto sacrificato. Inventò persino un refrigerante ma non ebbe fortuna

C’ è un ramo della fisica che, a dispetto della sua rilevanza e della sua bellezza, è solitamente piuttosto sacrificato nell’insegnamento scolastico, dove si trova – secondo la tradizionale organizzazione degli argomenti – a essere compresso tra i ben più ingombranti capitoli della meccanica e dell’elettromagnetismo. Mi riferisco alla termodinamica, nata nel primo Ottocento dallo studio delle macchine termiche e assurta a teoria fondamentale della fisica alla fine dello stesso secolo, quando – grazie soprattutto al genio di Ludwig Boltzmann (ma anche di James Clerk Maxwell e Josiah Gibbs) – si legò alla statistica e alla teoria atomica della materia.


"La Repubblica" - 24 luglio 2021
Il respiro del compromesso
di Federico Rampini
L’accordo sul clima al G20

Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, ha fatto un bilancio onesto e sincero del vertice mondiale sotto la sua presidenza. La strada verso la riduzione delle emissioni carboniche è ancora in salita, nonostante le calamità estive che hanno colpito il Nord Europa e alcune regioni asiatiche. Qualcosa si sta muovendo, sia in Occidente che nei giganti del capitalismo carbonico orientale. È importante capire quali ostacoli andranno superati, e come. «Su due punti – ha detto Cingolani – non abbiamo trovato l’accordo al G20 Ambiente e li abbiamo rinviati al summit dei capi di Stato e di governo: rimanere sotto 1,5 gradi di riscaldamento globale al 2030 ed eliminare il carbone dalla produzione energetica al 2025. Stati Uniti, Europa, Giappone e Canada sono favorevoli, ma quattro o cinque Paesi, fra i quali Cina, India e Russia, hanno detto che non se la sentono di dare questa accelerazione, anche se vogliono rimanere nei limiti dell’Accordo di Parigi».


“La Stampa” - 24 luglio 2021
NO VAX, bamboccioni senza cervello
di Piergiorgio Odifreddi

Che pena per un torinese, sia pure d'adozione, vedere l'altra sera in Piazza Castello un'adunata oceanica di no-vax e no-mask, e soprattutto di no-brain. Per di più, congregati a qualche centinaio di metri da Via Po, dove meno di un secolo fa la scuola di medicina di Giuseppe Levi aveva studenti come Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini e Salvador Luria, che vinsero tutti e tre il premio Nobel in medicina. In America, ovviamente, visto che già ai tempi loro l'Italia in generale, e Torino in particolare, non erano i luoghi più adatti a chi volesse pensare razionalmente e scientificamente.
Padoa Schioppa fece scalpore qualche anno fa, quando apostrofò come "bamboccioni" i giovani di allora, che sono però gli adulti che oggi si radunano nelle Piazze San Carlo di tutta Italia, e anche del mondo occidentale. Molti di loro giovani non lo sono più, ma bamboccioni sono orgogliosamente rimasti, e non si vergognano di esserlo: semmai, si offendono se qualcuno glielo fa notare.


“Corriere della Sera” -  22 luglio 2021
Giovani poveri culturalmente spaventano più della pandemia
di Cristina Dell’Acqua
Dopo i risultati Invalsi I ragazzi che si diplomano senza preparazione in parte si disperderanno e in parte diventeranno politici e professionisti che dovranno fare scelte ponderate

Quando il poeta greco Esiodo, vissuto intorno al 700 a.C., compose Le Opere e i Giorni, il suo poema era rivolto al fratello Perse. I due fratelli si erano scontrati per questioni di eredità e, a quanto leggiamo, Esiodo è stata la parte lesa grazie anche alla complicità di giudici corrotti. Come avviene per ogni grande poeta, le vicende personali assumono il respiro di riflessioni più ampie e senza tempo sul valore della giustizia, della responsabilità e di un lavoro onesto e basato su meriti e capacità individuali. In sintesi un’etica del lavoro.
L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione ha presentato una fotografia del primo studio sistematico sul periodo di Didattica a Distanza, la famigerata Dad, che ha caratterizzato l’ultimo anno e mezzo.


“Corriere della Sera” -  21 luglio 2021
Chi paga i danni provocati dai no vax?
di Ilaria Capua
L’intervento della virologa Ilaria Capua: siamo nella fase decisiva della battaglia, chi si tira indietro dovrebbe risarcire gli ospedali

Già, perché se così non fosse, appena si ricomincia a frequentare più i luoghi chiusi invece degli spazi aperti il nostro Sars-CoV-2 si troverà nella condizione di nuocere ancora alla nostra salute e alla nostra economia.
Ricapitoliamo gli ultimi sei mesi: abbiamo iniziato e portato avanti una campagna vaccinale con risultati straordinari. I vaccini di nuova generazione, messi a regime, hanno praticamente azzerato le morti in tutti i Paesi che sono riusciti a immunizzare le fasce a rischio ospedalizzazione. La scienza ha fatto il suo dovere. I vaccini funzionano e i dati raccolti indicano che sono molto più sicuri di qualsiasi altro vaccino utilizzato sino ad oggi. I grandi numeri parlano chiaro: il rischio di subire i danni che il virus può provocare anche in soggetti che sviluppano la forma asintomatica è di gran lunga maggiore degli eventuali effetti associati alla vaccinazione.


"Il Sole 24 Ore" - 20 luglio 2021
Spazio europeo dei dati sanitari, il potere degli obiettivi collettivi
di Francesca Cerati
La proposta. Una migliore assistenza sanitaria, una migliore elaborazione delle politiche e una migliore ricerca e innovazione. Con una governance, regole e standard di qualità chiari, nel rispetto della privacy

L’Europa più unita anche dalla condivisione dei dati sanitari. Per la Commissione europea è infatti diventata una priorità e si è impegnata nei lavori preparatori e nello sviluppo dello “Spazio europeo dei dati sanitari” (Ehds), pubblicando una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 26 luglio. Come iniziativa politica, l’Ehds mira a fornire un quadro comune tra gli Stati membri dell’Unione per la condivisione e lo scambio di dati sanitari di qualità come cartelle cliniche elettroniche, registri dei pazienti e dati genomici, allo scopo di supportare e migliorare l’assistenza
sanitaria, ma anche ai fini di ricerca e di elaborazione di politiche in ambito sanitario, il cosiddetto uso secondario dei dati. Tutto questo dovrebbe rafforzare la cooperazione internazionale nell’ambito della governance dei dati, basata sul Gdpr, cioè il regolamento generale sulla protezione dei dati.


"La Repubblica" - 20 luglio 2021
Chi non si immunizza deve almeno pagare i danni che provoca
di Tito Boeri e Roberto Perotti

Rifiutare la vaccinazione significa creare "esternalità negative" sul resto della società.

Per questo è giusto sospendere medici e insegnanti no-vax.

Secondo Giorgia Meloni il patentino sanitario è «raggelante, l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana ».  Orwell non sarebbe d’accordo. Quando fumo danneggio non solo i miei polmoni, ma anche quelli di chi mi sta intorno. È solo un esempio di "esternalità negativa" delle nostre azioni sugli altri. Un concetto non chiaro a Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che nell’intervista di domenica su Repubblica , ha invitato gli under 40 a non vaccinarsi perché «al di sotto di quell’età la letalità è inesistente ». Anche se fosse vero che il rischio è inesistente (e non lo è), vaccinarsi serve a proteggere ancor più gli altri, i propri genitori, gli amici, i colleghi, che se stessi.
Moltissime nostre azioni comportano esternalità negative. La famosa frase «la mia libertà finisce dove iniziano i diritti degli altri» quindi non è una questione costituzionale o etica, ma pragmatica.


"La Repubblica" - 20 luglio 2021
Un mistero scritto sull’acqua
di Marco Belpoliti
È dentro di noi e occupa buona parte del nostro pianeta Storia dell’elemento che è all’origine stessa
della vita

Senza l’acqua noi non ci saremmo; è lei che rende unico il nostro pianeta. Conferisce fecondità alle terre, colora i cieli, incide gli altopiani, disegna le valli, divora le terre, scava, scolpisce e modifica. Un antico letterato cinese ha scritto: «Acqua è ciò che scende e s’infiltra». Sorgenti, ruscelli, torrenti, fiumi, mari e oceani, e poi ancora: ghiaccio, nuvole, pioggia, vapore, nebbia: l’acqua ha tanti nomi e tante facce. Agente di vita, è stata una delle principali forze di cambiamento sociale ed economico nella storia dell’umanità. L’acqua scorre in noi, nella società e nel pianeta. Abitiamo un astro che chiamiamo Terra, in realtà il suo nome dovrebbe essere Acqua: gli oceani e i mari ricoprono il 71% della sua superficie e circondano le terre emerse. Tuttavia l’acqua è un mistero. Dopo duemilacinquecento anni di indagini filosofiche e scientifiche, scrive Philip Ball, la più vitale fra le sostanze che compongono il mondo «resta circondata di profonde incertezze». L’acqua è unica.


“Corriere della Sera” -  19 luglio 2021
Italiani, siamo tifosi esigenti ma cittadini rassegnati
di Roger Abravanel
Orgoglio e illusioni Il successo degli azzurri non può far dimenticare l’incapacità di «fare squadra» del sistema. Fuori dal calcio la sfida per il rilancio del Paese è molto più complessa

Molti osservatori vedono nella vittoria di Wembley un possibile segnale per la ripresa del Paese. Il New York Times applaude alla rinnovata credibilità internazionale del paese di Mancini e Mario Draghi mentre ogni giorno fioriscono dalle nostre parti interpretazioni più o meno creative sulla riscossa del Paese grazie alla vittoria degli azzurri. Un sottosegretario ha dichiarato che la vittoria porterà il 7% di PIL in più mentre un quotidiano nazionale è uscito con un pezzo «Tra scherma e industrie hi-tech, la Jesi del Mancio ostinata e di successo » nel quale inneggia alle solite «Multinazionali tascabili» come piattaforma del rilancio economico in parallelo al successo globale dei suoi talenti sportivi come Mancini e Valentina Vezzali. La vittoria agli europei è stata sicuramente un piccolo miracolo se teniamo conto che in tre anni Mancini ha costruito una squadra vincente sulle macerie della eliminazione agli ultimi mondiali.


"Il Sole 24 Ore" - 18 luglio 2021
La normalità non esiste. Viva la neurodiversità
di Vittorio Lingiardi e Guido Giovanardi
Autismo. Basandosi su resoconti clinico-biografici e studi scientifici, Simon Baron-Cohen si propone di cambiare la prospettiva della malattia per contrastare bullismo, incomprensione sociale e discriminazione

Molto si parla di autismo, non molto si sa. Sappiamo però che le persone autistiche, considerate «anormali», «disturbanti», «inquietanti», vengono molto bullizzate. Le ricerche italiane parlano di esperienze di vittimizzazione in circa la metà dei bambini e dei ragazzi con una diagnosi di autismo. Alla comunità scientifica, certo non bulla, le condizioni autistiche hanno sempre creato qualche grattacapo. Naufragata la lettura (e la cura) psicoanalitica dell’autismo, oggi i «disturbi dello spettro dell’autismo» li riconduciamo, pur con ancora poche evidenze eziologiche, a problemi del neurosviluppo. Di vario ordine e grado, le manifestazioni cliniche di questa famiglia di disturbi riguardano difficoltà di comunicazione e interazione sociale, interessi ristretti e ripetitivi, limiti nella comprensione del pensiero altrui.


"Il Sole 24 Ore" - 18 luglio 2021
Richard Lewontin, genetista e biologo dell’impegno civile
di Guido Barbujani
Il ricordo

Richard Lewontin se ne è andato il 4 luglio, all’età di 92 anni. È stato uno dei più importanti genetisti di sempre, ma soprattutto un grande intellettuale: un biologo dialettico, come amava definirsi.   Nel 1972, Lewontin ha preso il toro per le corna. Ha raccolto tutti i dati genetici che c’erano (pochi, derivati dallo studio delle proteine) e per la prima volta ha misurato obiettivamente quanto siamo diversi l’uno dall’altro. Le differenze genetiche fra individui della stessa popolazione rappresentavano l’85% del totale, quelle fra i sette gruppi razziali che gli antropologi riconoscevano all’epoca il 15%. Voleva dire che ogni popolazione umana contiene, al suo interno, l’85% della variabilità di tutta la specie; voleva dire, e vuol dire, che la differenza media fra persone di continenti diversi è solo di poco, di un 15%, superiore alla differenza fra membri della stessa comunità: nei geni umani non c’è traccia di razze.


"Il Foglio Quotidiano" -  16 luglio 2021
Sui vaccini il diritto alla libertà colpisce i più deboli. Uno studio.
di Enrico Bucci

Una settimana fa, è stato pubblicato un nuovo studio in esito alle osservazioni che provengono
da quel gran laboratorio vaccinale che è diventato Israele. Lo studio è di particolare rilievo, perché si è andati a caratterizzare 152 soggetti che, nonostante avessero ricevuto due dosi di vaccino Pfizer, a distanza di tempo dalla seconda dose si sono ammalati anche gravemente di Covid- 19, fino in qualche caso a morirne. Stiamo cioè parlando di quella categoria detta dei “non responder”: quelle persone che, poiché il vaccino – come tutto – non ha un’efficacia del 100 per cento, si ammalano comunque di Covid19. Si tratta di un numero di casi attesi che è intorno al 5 per cento dei casi che si verificano tra i non vaccinati, se si considerano gruppi di eguale dimensione.


"Rocca" - 15 luglio 2021
Un'epidemia da governare...con i numeri
di Renzo Salvi
Conversazione con Roberto Battiston

Cominciatno con questo tuo aver «preso la parola» in pubblico, da qualche tempo, in tema di epidemia... Ciò che non era un passo obbligato: sei un Fisico teorico, docente di Fisica sperimentale, già Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana... Perché?
Una ragione del tutto personale. Come tutti - credo - cerco di capire cosa sta accadendo intorno a me, in particolare quando c'è una problematica tanto importante e con effetti così rilevanti anche per i singoli individui oltre che per la società. Capire è quindi una necessità assoluta.  Nei tempi iniziali della pandemia accadeva spesso che andando, verso sera, a vedere in giornali e telegiornali, le notizie su quel che stava accadendo avevi la sensazione di non capire; era come se molte persone, molte, parlassero senza capire davvero le informazioni che stavano comunicando. E questo proprio in relazione ai contenuti scientifico-matematici, col rischio di trasmettere una gran confusione e di non avere chiare quali fossero le informazioni essenziali per definire strategie precise per chi doveva decidere.


"La Repubblica" - 15 luglio 2021
Una scuola da curare subito
di Andrea Gavosto
Le ferite inferte dalla Dad

Idati dell’Invalsi confermano i timori: le quasi 40 settimane di chiusura delle scuole durante la pandemia hanno enormemente danneggiato i nostri studenti. Rispetto al 2019, gli apprendimenti in italiano e matematica degli studenti delle superiori calano del 5 e del 4,5%; del 2 e del 3,5% alle medie; rimangono stabili alle primarie, tornate in classe molto prima. Davvero drammatica è la percentuale di studenti che alla fine delle superiori non raggiunge un livello accettabile in matematica: 51%, era il 42 prima della pandemia. Siamo di fronte a un’emergenza educativa senza precedenti: la ferita rischia di segnare questa generazione per molti anni, se non per la vita.
Due considerazioni a caldo. La prima è sul ruolo della didattica a distanza, che è stata un sostituto modesto della didattica in presenza; non a caso le superiori, che quest’anno hanno utilizzato l’online molto più di primarie e medie, hanno sofferto maggiormente.


“Corriere della Sera” -  11 luglio 2021
Le giuste ambizioni anti crisi
di Lucrezia Reichlin

Venerdì sera, alla riunione dei G20 a Venezia, un panel di esperti presieduto da Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice generale della Organizzazione mondiale del Commercio, Tharman Shanmugaratnam, ex ministro delle Finanze di Singapore e Larry Summers, ex ministro del Tesoro degli Stati Uniti, ha presentato un documento in cui si delinea una proposta ambiziosa di riorganizzazione dell’architettura finanziaria e di salute pubblica internazionale per irrobustire la capacità di prevenzione e preparazione alle future crisi pandemiche oltre a quella di gestirle qualora si verifichino. Parlare di prossime pandemie quando non siamo ancora usciti da Covid-19 sembra essere un presagio di male augurio. Ma non è così.


“Corriere della Sera” -  11 luglio 2021
Noi, rapiti dall’incontro tra un lupo e un orso
di Alberto Mapelli
Il volontario che ha piazzato la fototrappola: «La convivenza è possibile Anche con gli uomini, gestendola»

Prima due lupi, un maschio e una femmina allattante, che gironzolano in una zona probabilmente vicina alla loro tana. Seguiti pochi minuti dopo da un orso, incuriosito dalla telecamera a tal punto da avvicinarsi per annusarla. Poi l’interazione tra lupa e orso, le due specie a pochi metri di distanza. È la scena eccezionale ripresa dalla foto-trappola di Massimo Vettorazzi nei boschi del Trentino.
Le riprese che mostrano i due animali prendersi un po’ le misure, una volta pubblicate su Facebook dal faunista «per vocazione», sono diventate virali. «È un video che suscita fortissime emozioni — spiega il 51enne, di professione ingegnere ambientale — e che mostra quanto può essere bella la natura, se protetta».


"Il Sole 24 Ore" - 11 luglio 2021
Un rover costoso, ma spaziale
di Patrizia Caraveo
Mobilità extraterrestre. Mezzo secolo fa il collaudo del Moon Buggy che venne utilizzato solo tre volte ma aprì nuove strade alla fisica e alla robotica

Chi pensa che lo sviluppo dell’auto elettrica sia stato pieno di difficoltà dovrebbe andarsi a rileggere le critiche feroci di cui fu oggetto il progetto dei rover elettrici all’interno del programma Apollo. Avrebbero permesso agli astronauti di aumentare il loro raggio di azione per esplorare regioni più estese del suolo lunare, ma non erano senza prezzo. Quella che venne definita l’auto più costosa della storia ebbe il suo collaudo lunare giusto mezzo secolo fa, quando David Scott e James Irwin la estrassero dal vano bagagli di Falcon, il modulo lunare della missione Apollo 15, il 31 luglio 1971. I giornalisti l’avevano chiamato Moon Buggy, ma alla NASA era noto come LVR ( Lunar Roving Vehicle), una creazione della General Motor che sapeva di non poter sbagliare. Gli occhi di tutti sarebbero stati sul rover lunare, la vera novità della missione Apollo 15.


"La Repubblica" -  5 luglio 2021
Il compito dell’insegnante
di Enzo Bianchi

Edgar Morin l’8 luglio raggiunge i cento anni e siamo in molti a sentire e manifestare la nostra gratitudine verso un maestro, un visionario, un in-segnante. Grazie a lui, molte realtà che potrebbero sembrare inattuali o reazionarie rispetto alle idee dominanti oggi, parole come insegnamento, educazione, trasmissione e tradizione acquistano il loro peso e diventano eloquenti, urgenti per la nostra convivenza.
Scrive Lyotard ne ‘La condizione postmoderna’ che: “L’altro principio secondo il quale l’acquisizione del sapere è inscindibile dalla formazione dello spirito e anche dalla personalità cade e cadrà sempre più in disuso. Il sapere viene prodotto per essere venduto e consumato, valorizzato
in un nuovo tipo di produzione… si arriverà alla mercificazione del sapere”.


“La Stampa” - 5 luglio 2021
Se nascere al sud accorcia la vita
di Chiara Saraceno

Le bambine/i che nascono nel Mezzogiorno corrono un rischio di morire alla nascita o nel primo anno di vita superiore del 50% a quelle/i che nascono nel Centro-Nord. Durante gli anni dello sviluppo, inoltre, se si ammalano e hanno bisogno di cure ospedaliere complesse, hanno il doppio di probabilità di essere ricoverati fuori regione (per lo più Lazio e regioni settentrionali), con pesanti costi emotivi per loro e le loro famiglie, oltre che economici per queste e per le regioni in cui abitano, che devono rimborsare gli ospedali e le Asl ospitanti. Sono dati resi pubblici in una conferenza stampa della Società italiana di pediatria qualche giorno fa. Contribuiscono a fornire un quadro articolato e drammatico dell'impatto delle disuguaglianze di partenza sul destino dei bambini, specie quando si coniugano con una diseguale distribuzione di risorse pubbliche sul territorio.


“Corriere della Sera” -  4 luglio 2021
Laurea in Italia più che altro è un'eredità
di Orsola Riva

Quando qualche giorno fa è uscito il rapporto annuale dell’Eurostat sui giovani laureati in Europa con la conferma della maglia nera italiana (peggio di noi solo la Romania), in pochi si sono sorpresi, ancor meno si sono stracciati le vesti. Sì, la ministra dell’Università Cristina Messa ha battuto un colpo, ma nessuno ha risposto. In Italia i 2534enni con un titolo di istruzione terziario (si dice così) sono il 29 per cento contro una media Ue del 41 per cento.   Intendiamoci: il nostro è un ritardo antico, ma il fatto è che progrediamo troppo lentamente (negli ultimi due anni siamo cresciuti di un solo punto percentuale). Colpa di una serie di fattori.


"Il Sole 24 Ore" -  4 luglio 2021
«Consapevole delle fragilità, l’umano cerchi nuovi equilibri»
di Mauro Garofalo
Viaggio al centro dell’Antropocene. «Oggi abitiamo le città ma sogniamo la natura», sostiene Marta Ceroni dell’Academy for Systems Change

Da quando la pandemia ha invaso le metropoli abitiamo le città, ma sogniamo la natura. Se è vero che stiamo uscendo da un’emergenza sanitaria mondiale - ci dicono scienziati, economisti, visionari - quel che dovremo imparare è un nuovo equilibrio fra ambiente e uomo. Come? Cambiando modelli di sviluppo, modificando la narrazione del quotidiano e la socio-economia dei rapporti. Ne è convinta Marta Ceroni, autrice de L’anatra sposa (Bompiani, 17 euro), nata a Milano, cresciuta nel bacino del Po, co-direttrice dell’Academy for Systems Change (academyforchange.org) che da anni vive nel New Hampshire, Stati Uniti, sotto la White Mountain National Forest. Per mutare il contesto, il rapporto con l’altro, gli altri, «dobbiamo partire dalla ri-fondazione e ri-narrazione di noi stessi.


"Il Sole 24 Ore" -  4 luglio 2021
Va’ dove ti porta l’infezione
di Gilberto Corbellini
Epidemie. Colera, poliomielite, peste, tubercolosi ed Ebola: Donato Greco ne ha seguito i focolai in prima linea e ora punta l’indice contro gli esperti in poltrona che studiano i modelli senza andare sul campo

Capo del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica dell’Istituto Superiore di Sanità dal 1996 al 2003 e Direttore Generale della Prevenzione e della Comunicazione al Ministero della Salute dal 2004 al 2008, Donato Greco ha partecipato a, o ha guidato trenta studi epidemiologici sul campo, in Italia e nel mondo, cooperando con le massime agenzie internazionali, per spiegare e contrastare le epidemie.
Il libro scritto insieme a Eva Benelli, che si legge con facilità e piacere, racconta in modo intellettualmente onesto una serie di casi epidemiologici geograficamente localizzati, alcuni dei quali emblematici della transizione dopo metà Novecento alle epidemie dovute a parassiti emergenti o riemergenti.


"Il Foglio Quotidiano" -  2 luglio 2021
Basta con la storia del virus buono: la natura ha le zanne
di Enrico Bucci
Non appena ha una flessione nei contagiri ecco la favola del patogeno che cerca di convivere con noi per non estinguersi

Vi sono state ancora una volta in questi giorni dichiarazioni circa il fatto che il virus Sars-COV- 2 dovrà necessariamente evolversi in direzione benigna da un punto di vista clinico, pena la sua estinzione. Si tratta di un preconcetto duro a morire, quello secondo il quale il danno inflitto a un ospite da un parassita sarebbe svantaggioso per il parassita stesso in quanto, provocando la morte dell’ospite, diminuirebbe le sue stesse chance di sopravvivenza, un po’ come chi brucia la propria casa. E’ un pregiudizio evidentemente falso e diffuso soprattutto in ambiente medico perché, in particolare in Italia, non si studia a sufficienza l’evoluzionismo: la verità è che moltissimi parassiti, anche ben più dannosi da un punto di vista clinico di Sars- COV- 2, mantengono invariate le proprie caratteristiche patogenetiche, perché il danno inflitto all’ospite non altera in nessun modo il numero di copie che un parassita può lasciare di se stesso, le quali dipendono innanzi tutto dalla sua capacità di infettare altri ospiti prima che un soggetto contagiato sviluppi immunità o muoia.


“Rocca” -  1 luglio 2021
Educare alla scienza - conversazione con Luca Novelli
di Renzo Salvi

Luca Novelli risponde nella sua casa sul Lago Maggiore che, dalla sponda lombarda, traguarda il Mottarone e a quella funivia che ora si pensa come «maledetta» ma per una probabile, colpevole, incuria umana. Ha postato da poco, sul profilo personale di Facebook, uno sconsolato «Guardo... E non posso fare a meno di pen-sare a quello che è successo lassù». Anche le tecnologie sono chiamate in campo e messe in discussione, nella tragedia, pur se le fragilità nella scienza applicata a manufatti e servomeccanismi conducono a fragilità morali e personali. Ma lo scambio di battute in tema di comunicazione e scienza, in un momento di possibile scivolamento oltre le fasi critiche della pandemia, si apre con costatazioni d'altro campo, guardando ad un atto di fiducia delle nuove generazioni nei confronti della ricerca medico-scientifica e delle sue applicazioni.