Vegetazione animali

Invertebrati

Nei boschi delle Apuane si possono incontrare numerosi piccoli animali, conosciuti con il generico nome di invertebrati; citeremo i più frequenti e i più diffusi.

Insetti

Molti insetti possono essere fastidiosi, come le zanzare, il cui approssimarsi è annunciato da un suono minaccioso; la maggior parte degli insetti, però è costituita da animali interessanti, e il suono di alcuni di loro, come le cicale, accompagna piacevolmente le nostre giornate estive. Gli insetti si possono riconoscere per la presenza di tre paia di zampe articolate, occhi composti e generalmente 2 paia di ali. Sul capo hanno un paio di antenne con funzione di organi di senso. La bocca varia largamente a seconda delle abitudini alimentari così, per esempio, i coleotteri hanno mascelle masticatorie capaci di staccare frammenti di vegetazione; le zanzare stiletti aghiformi con cui perforano la pelle e succhiano il sangue; le api e le farfalle hanno lunghi tubi avvolti a spirale per suggere il nettare; altri insetti sono provvisti di una specie di rostro con cui perforano l'epidermide delle piante per aspirarne la linfa. Spesso, sul torace portano due paia di ali che possono essere uguali o disuguaIi. Nei coleotteri, per esempio, il primo paio di ali è diventato coriaceo, non è più adatto al volo e protegge, come un astuccio, le due ali vere, membranose e trasparenti. Vi sono anche insetti privi di ali. Molti insetti compiono la metamorfosi, la larva prende il nome di bruco. Ecco qualche esempio:

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Cicindela : è un coleottero verde dorato, sulle elitre sono presenti 5 puntini bianchi.

Cetonia dorata: bell'insetto verde dai riflessi metallici, si nutre di fiori (rose in special modo) e frutti.

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Lo Scarabeo sacro (foto a lato), detto volgarmente merdaiola sacra, perché forma con le feci degli animali (cavalli, mucche o pecore) delle palline di sterco in cui la femmina depone le uova, che poi trascina in luoghi protetti. Era un animale sacro per gli antichi egiziani e per gli etruschi

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Il Cervo volante (foto a lato) deve il suo aspetto alla presenza di mandibole molto allungate nel maschio, mentre nella femmina sono più corte. viva soprattutto nei boschi di quercia.

Il Girino nuotatore è un coleottero nero che presenta zampe più chiare; nuota velocissimo sulle acque degli stagni e dei torrenti

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i coleotteri della famiglia dei cerambicidi si riconoscono per le antenne lunghissime e sottili; uno di loro, la Mosca di Spagna, profuma di rosa e di muschio e per questo era molto ricercato per profumare il tabacco da naso che, sembra, acquistasse un odore delizioso, da cui il nome di Aromia moschata.

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Le mantidi sono singolari insetti dall'aspetto non precisamente amichevole, anche se sono innocue per l'uomo; si cibano di piccoli invertebrati e sono frequenti in aperta campagna.

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Le efemere, sono insetti simili alle libellule, ma che presentano l'addome che si prolunga in lunghissimi filamenti (cerci). Devono il loro nome al fatto che, mentre la larva vive per duo o tre anni, l'adulto vive un solo giorno e muore subito dopo essersi riprodotto e aver deposto le uova.

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Fra le farfalle che si trovano comunemente, ricordiamo la farfalla dello spino (foto a lato), il cui bruco si trova sugli alberi da frutto, la farfalla dal C bianco, rossa marrone con punteggiature nere, che porta sotto le ali inferiori una C bianca; il bruco vive sugli olmi, i noccioli, le ortiche, la farfalla della malva, con ali dentate bruno olivastre superiormente, con tre fasce trasversali grigie rossastre, il cui bruco vive sulla malva.

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Molte vespe vivono in società, a capo delle quali c’è una femmina, una regina, proprio come nelle api; insieme ad altre femmine fecondate, ha fondato in primavera l’alveare. Questa femmina dominante elimina tutte le uova deposte dalle sue compagne, che divengono così ausiliarie: solo lei da qui in avanti deporrà le uova e tutte le future vespe che nasceranno saranno figlie sue. La prima generazione di vespe comprende solo femmine, vere e proprie operaie con organi riproduttivi atrofizzati, mentre la seconda, in tarda estate, comprende femmine fertili e i maschi. Alla fine della bella stagione avvengono i voli nuziali e gli accoppiamenti. A questo punto le femmine fecondate si trovano un luogo dove ripararsi e trascorrere l’inverno, mentre le operaie, che nel frattempo hanno abbandonato l’alveare e i maschi andranno incontro a morte certa, non appena iniziano i primi freddi.

Nella primavera successiva il ciclo si ripeterà con la fondazione dei nuovi alveari da parte delle sopravvissute.

Salvo rare eccezioni, le punture delle vespe sono dolorose ma non pericolose, senza considerare che se ignorate e non disturbate le vespe non attaccano. Talvolta può anche capitare che una vespa, magari rimasta intrappolata in un indumento, ci punga più volte: questo è possibile perché il pungiglione delle vespe non ha un uncino come quello delle api, e quindi non resta infisso nella cute, consentendo all’insetto di colpire ripetutamente. Talvolta però in certe persone può capitare che la puntura crei quello che viene chiamato shock anafilattico, creando pericolose complicazioni; questo è dovuto ad una particolare sensibilità di certi soggetti al veleno inoculato, e non all’insetto.

Isopodi

Si tratta di un ordine di crostacei prevalentemente marina, ma che onisco.jpg (35638 byte)presenta delle specie frequenti nei boschi umidi, i porcellini di terra o onisci; vivono nel sottobosco e, se presi in mano, si avvolgono a palla su se stessi

Ragni

I ragni presentano il corpo diviso in due parti: cefalotorace ed addome; il cefalotorace porta 4 paiaragno.jpg (11529 byte) di arti e due paia di appendici: il primo paio (cheliceri) sono a forma di artiglio al cui apice sbocca generalmente il condotto di una ghiandola velenifera, il secondo paio (pedipalpi) serve per la presa del cibo. I ragni possiedono ghiandole con cui tessono una sottilissima tela resistente con cui catturano gli animali di cui si nutrono. La figura mostra un ragno molto frequente, l'epeira, o ragno crociato con la caratteristica macchia a forma di croce sull'addome. Il ragno a sacco vive nei boschi e la femmina si trascina dietro le uova, chiuse dentro un involucro attaccato all'addome; i piccoli, una volta nati, si arrampicano sul corpo della madre. L'argiope è un bel ragno frequente anche nei giardini.

Endemismi delle Apuane

 Le specie endemiche delle Apuane sono costituite da animali presenti nelle grotte e negli anfratti; fra queste ricordiamo il crostaceo Spelaenethes mancinii, il miriapode Glomeris ligurica apuana, l’aracnide Ischyropsalis apuanus, l’insetto Nebria apuana, e Duvalius liguricus, che vive nelle grotte.

 

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