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Plinio

Plinio Secondo Gaio detto il Vecchio (23-79 d. C.)Plinio Secondo Gaio detto Plinio il Vecchio (23-79 d. C.) compì la sua formazione a Roma ed entrò nell'esercito a 21 anni, svolgendo incarichi amministrativi sul Reno; prefetto della flotta di Capo Miseno durante il regno di Tito, perse la vita durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d. C. . Fu autore di numerose opere, alcune delle quali sono andate perdute; la sua fama è però dovuta alla compilazione dei  37 libri della sua "Naturalis historia"  ("Storia naturale"), una vera summa tecnico-scientifica dell'epoca, in cui vengono descritti luoghi, animali, piante, marmi e pietre preziose e, fra le altre innumerevoli cose, la preparazione del sapone per riscaldamento dei grassi con cenere, calce e soda, la scoperta del vetro e tanto altro ancora. L'opera si apre con un’epistola dedicatoria al futuro imperatore Tito, e inizia con una  "bibliografia" , vera novità per i tempi. I libri trattano di astronomia e geografia , dell’uomo e degli animali, della botanica, della medicina, della metallurgia e mineralogia, con numerose pagine di storia dell’arte.
L'opera rimarrà un testo base sino al Seicento.