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Sui quotidiani e periodici luglio 2022

# T.Pievani,L’ultimo storione # G.Vallortigara,Se il primatologo dà lezioni di sesso # C.Rovelli,Un nuovo soggetto politico, l’umanità # G.Parisi,Tutti i motivi per cui è utile la quarta dose del vaccino # M.Bucchi,James Lovelock,il visionario che voleva salvare «Gaia» # N.Dalla Chiesa,Senza raccomandazione.La maturità della figlia di Guarnotta, eroe del pool # L.Serianni,Ascoltate,Vi racconto cos’è la grammatica # F.Nodari,Quando l’incuria della parola nuoce all’anima # M.Magatti,S.Sampietro,I giovani di oggi aspirano a una vita più sostenibile # J.M.Coetzee,Mia madre e il senso di una fine # E.Lombardini,Burocrazia e nessuna legge «La cittadinanza? Un sogno» # A.Codignola,Terapia antivirale, la minaccia di varianti resistenti è concreta # A.Simoni,Il super batterio sconfitto da un virus # L.De Biase,«Gli algoritmi predittivi rischiano di condizionare la prospettiva umana» # A.Oliva,A.Petrolino,Più tempo (e idee) nella nuova scuola # P.Mastrocola,Noi boomer, cattivi maestri per paura dell'autorità e non per smania di potere # F.De La Iglesia Viguristi S.I.,La fame e le 4 Sorelle # D.Hamaui,Il potere delle donne # V.Santarpia,«Una scienza accessibile» # M.Parilli,«Senza studi scientifici il futuro è più a rischio» # R.Burioni,I segreti di Centauro # M.Belpoliti,Trascinati dalla forza delle maree # G.Chiellino,Il grande occhio sottomarino in cerca di neutrini (e non solo) # C.Rovelli,Sdraiati sull’erba o aiutati da un telescopio.Quella vertigine che ci fa sentire minuscoli # F.Barca,M.Florio,Creiamo un Cern dei vaccini non lasciamo alle multinazionali la cura della nostra salute # E.Pagani,Paolo Cognetti "La crisi climatica è la crisi del genere umano" # A.Palomba, Carta,nomi,pennarelli:l’impresa kafkiana di formare una classe # E.B.C.Tucci, Scuola,resta il gap di competenze.Impreparato uno studente su due # F.Merlo,Dudù La Capria e il fiore dolcissimo nell’orecchio # N.Dalla Chiesa,Don Gino Rigoldi.La freschezza di un prete ottantenne con la forza dei percorsi insoliti # P.Cognetti, Noi,i nemici della natura # E.Affinati,L'insegnamento per i più giovani:difendere sempre ciò in cui si crede # G.Vallortigara,Nella babele del linguaggio # G.Caprara,Dentro il vulcano # R.Burioni,Covid, le scuole trascurate # M.Matzuzzi,Il signore delle nubi # P.Cacciari,Lucrano sui disastri #


“Corriere della Sera” - 31 luglio 2022
L’ultimo storione
di Telmo Pievani

Dodici anni fa l’International Union for Conservation of Nature l’aveva classificato come il gruppo di specie più a rischio del pianeta. Ora la Red List Authority ha aggiornato i dati. In peggio. Colpa dello sfruttamento dei fiumi. Ma colpa anche del commercio del caviale e della pesca di frodo
Quando la fragranza gelatinosa del caviale si scioglie nella bocca (di chi può permetterselo) e ci si sente dei privilegiati, non dimentichiamo che si stanno divorando le uova di un gruppo di pesci, gli storioni, con una storia assai particolare. Sono sopravvissuti alla catastrofe che 66 milioni di anni fa estinse quasi tutti i dinosauri. Con il loro muso spesso allungato, i barbigli e le tipiche placche ossee protettive, quando al museo incontriamo i loro parenti fossili di 100 milioni di anni fa, li riconosciamo subito: hanno infatti mantenuto fino a oggi caratteristiche molto antiche, benché non siano fossili viventi (sotto sotto, cioè nel Dna, sono cambiati anche loro). Mentre la nostra specie è nata in Africa 200 millenni fa, loro prosperano su questo pianeta da almeno 200 milioni di anni.


"Il Sole 24 Ore" - 31 luglio 2022
Se il primatologo dà lezioni di sesso
di Giorgio Vallortigara
Etologia. Dall’osservazione di una grande varietà di comportamenti negli scimpanzè, Frans de Waal demolisce gli stereotipi più comuni, ma risulta difficile sostenere che le differenze siano solo culturali

Delle molte storie di animali, sesso e genere raccontate in questo libro dall’etologo Frans de Waal quella che mi ha colpito di più riguarda un individuo della nostra specie.

A causa di una circoncisione mal eseguita un bambino canadese si ritrovò ad aver perduto la gran parte del pene e il celebre sessuologo John Money interpellato dai genitori li convinse a procedere a far rimuovere i testicoli del figlio e ad allevarlo come se fosse una bambina. Ciò in ossequio all’idea che il genere, termine introdotto dallo stesso Money nel 1955, dipendesse soltanto dal modo in cui si viene cresciuti.


“Corriere della Sera” - 31 luglio 2022
Un nuovo soggetto politico, l’ umanità
di Carlo Rovelli

Raramente mi sono sentito così lontano dalla retorica dei giornali. Forse dall’adolescenza, e forse per lo stesso motivo: quando la gioventù si ribellava d’istinto — prima ancora che a ingiustizia sociale, autoritarismo o vietnamiti massacrati dal napalm — al dilagare dell’ipocrisia.
L’Occidente si è lanciato a cantarsi come detentore dei valori, baluardo della libertà, protettore dei deboli, garante della legalità, speranza per la pace. Il peana su quanto siamo buoni e giusti mentre gli «autocratici» sono infingardi è un coro all’unisono. La ferocia russa e cinese è ostentata, ripetuta, declamata.     Mi unirei al coro se fosse sincero.


“Corriere della Sera” - 30 luglio 2022
Tutti i motivi per cui è utile la quarta dose del vaccino
di Giorgio Parisi
L’analisi del premio Nobel per la Fisica: le dosi ripetute «non solo rinfrescano la memoria immunitaria, ma inducono una produzione di anticorpi più efficaci verso il virus»

Molti amici con più di sessanta anni mi chiedono se fare o non fare la quarta dose: sono confusi da quello che leggono. In realtà non è un problema complesso, se si tiene conto di alcuni punti chiave.
1) La protezione del vaccino contro il Covid tende a diminuire con il tempo per due motivi: l’arrivo di nuove varianti e una naturale decrescita della protezione con il tempo. Le dosi ripetute di vaccino, fatte a distanza maggiore di quattro mesi, non solo rinfrescano la memoria immunitaria, ma inducono una produzione di anticorpi più efficaci verso il virus.

Si fa presto a dire anticorpi: gli anticorpi contro il virus del Covid non sono tutti uguali.


“Corriere della Sera” - 28 luglio 2022
James Lovelock, il visionario che voleva salvare «Gaia»
di Massimiano Bucchi
È morto (nel giorno dei suoi 103 anni) lo scienziato inglese: per lui il pianeta
era un superorganismo

Un giorno i genitori di James Lovelock stanno andando con il figlio al Victoria & Albert Museum. Il bambino, che all’epoca ha sette anni, chiede un cambio di programma: mentre loro vanno al Victoria & Albert, lui potrebbe per favore andare da solo allo Science Museum?   Comincia così a rivelarsi la precoce vocazione di quello che è stato definito «il grande visionario scientifico del nostro tempo». Sempre fuori dagli schemi e sempre dentro i problemi, sempre restio a imprigionare le proprie idee e le proprie intuizioni dentro i rigidi steccati disciplinari e accademici. James Lovelock è morto nella serata di martedì, proprio nel giorno in cui ha compiuto 103 anni, nella sua casa nel Dorset, in Inghilterra.


“il Fatto Quotidiano” - 25 luglio 2022
Senza raccomandazione. La maturità della figlia di Guarnotta, eroe del pool
di Nando Dalla Chiesa

Doppia conferma: l’inferno e il paradiso stanno nei dettagli; molte verità sconosciute, anche minime, vengono fuori a tavola, magari dopo tanto tempo. State dunque a sentire. La sera del trentennale della strage di via D’Amelio, mi ritrovo a parlare di Paolo Borsellino e della sua importanza nella storia d’Italia in una cena tra amici. Osservazioni sull’Italia di oggi, sulla magistratura attuale, sullo stato della lotta alla mafia. Tutto abbastanza naturale, vista la data e la partecipazione appena conclusa alle manifestazioni milanesi.
Poi d’improvviso arriva la pepita della serata. Il dettaglio, appunto, che riguarda il pool antimafia di Palermo dei tempi del maxiprocesso. Un riferimento indiretto, ma illuminante. C’è tra noi un professore di storia e filosofia oggi in pensione che racconta, chissà da quali recessi della memoria gli è venuta in mente, una storia particolare.


"Il Sole 24 Ore" - 24 luglio 2022
Ascoltate, Vi racconto cos’è la grammatica
di Luca Serianni
La lezione di un maestro. La «scienza del leggere e dello scrivere» è un insieme di regole che governano i sistemi fonologico, morfosintattico e lessicale ai quali si deve il funzionamento della lingua

Qual è l’oggetto della grammatica? Come avviene per altre parole cariche di tradizione e tradizionalmente legate all’esperienza scolastica, anche il termine grammatica evoca cose molto diverse tra loro. Per un professionista sessantenne, che a suo tempo abbia fatto buoni studi superiori ma poi si sia occupato di altro – poniamo di import-export o di ortopedia –, la storia sarà probabilmente la disciplina che si interessa di guerre («Chi ha vinto la battaglia di Trafalgar?»); la geografia, di monti, fiumi, descrizione di stati («Quali sono i confini della Francia?»); la grammatica, di classificazione linguistica («Vorresti: seconda persona, modo condizionale, tempo presente»).


"Il Sole 24 Ore" - 24 luglio 2022
Quando l’incuria della parola nuoce all’anima
di Francesca Nodari
Ecologia linguistica

Si è rotto il patto tra le cose e le parole. La parola oggi non gode di buona salute.     Ridotta a chiacchiera e barattata come merce qualunque ci chiede di abbassare il volume, di tornare al rigore, di ricongiungersi alle cose. È a partire da questo avvertimento che si snoda il libro di Ivano Dionigi, Benedetta parola. La rivincita del tempo, da poco edito da il Mulino. Una delle principali cause della volgarità di oggi , secondo Dionigi – davvero, come sosteneva Nietzsche rivolgendosi ai filologi, un «orafo della parola» – è ravvisabile proprio nell’incuria della parola. Come sosteneva Platone nel Fedone, parlare male, oltre ad essere una cosa brutta, nuoce all’anima.


“Corriere della Sera” - 22 luglio 2022
I giovani di oggi aspirano a una vita più sostenibile
di Mauro Magatti e Sara Sampietro

Che giovani sono quelli che si stanno affacciando alla vita adulta negli anni della pandemia, della guerra, del cambiamento climatico? Quei giovani che negli anni del Covid hanno sorpreso un po’ tutti, dando vita al fenomeno della great resignation (l’aumento delle dimissioni volontarie anche da posizioni lavorative interessanti)? Che sono capaci di stare anni senza né lavorare né studiare (3 milioni in Italia, record assoluto) e che hanno ormai spostato ben oltre i 30 anni la decisione di diventare genitori?


"La Repubblica" - 20 luglio 2022
Mia madre e il senso di una fine
di J.M.Coetzee
La malattia, gli effetti irresistibili e una scelta estrema nel racconto del premio Nobel

Questa non è la prima volta che vede gli effetti di un ictus, di un’emorragia cerebrale. E tuttavia, mentre varca la porta della camera d’ospedale dove sua madre, nel letto, è sostenuta dai cuscini, si sente mancare il cuore. L’angolo della bocca, tutta la metà sinistra del viso, pende; il labbro inferiore, cascante, mostra i denti giallicci; il braccio sinistro sta ripiegato sul petto, rigido come un pezzo di legno.
La madre avverte il suo sgomento – è sempre stato un libro aperto per lei – e lo gela con uno sguardo che può essere definito solo di sfida; lo sfida ma è anche inerme, come fosse nuda sotto il suo sguardo. Una vecchia nuda, o un cervo a terra, intrappolato, davanti ai denti dei cani.


“Avvenire” - 19 luglio 2022
Burocrazia e nessuna legge «La cittadinanza? Un sogno»
di Emanuele Lombardini

Storie di ordinaria burocrazia. E di diritti negati per le storture di una legge che oggi li condanna a sentirsi stranieri in quello che è a tutti gli effetti il loro Paese. Jurgen, Alexia e Doris sono tre esempi emblematici di come lo Ius scholae, ora fermo alle Camere, risolverebbe il problema alla radice.    Hanno età e situazioni diverse, ma sono uniti dallo stesso filo rosso. Sono 'italiani senza cittadinanza'.


"Il Sole 24 Ore" - 19 luglio 2022
Terapia antivirale, la minaccia di varianti resistenti è concreta
di Agnese Codignola
Paxlovid perchè non decolla

L’utilizzo della terapia antivirale di Pfizer, il paxlovid, non decolla, nonostante i contagi continuino ad aumentare. I motivi, tra i virologi e i farmacologi, sono abbastanza chiari e, con ogni probabilità, non superabili. Non solo: a quelli già noti, potrebbe presto aggiungersi il più temuto: la resistenza. Ne parla Science, in un lungo articolo in cui riassume le conoscenze attuali, e spiega perché in molti ritengano l'insorgenza di varianti resistenti al paxlovid pressoché inevitabile. In alcuni test condotti in laboratorio, Sars-CoV 2 ha generato spontaneamente mutazioni che potrebbero farlo diventare del tutto o in parte insensibile al farmaco, e lo stesso ha fatto se sottoposto a diversi cicli di farmaco.


“La Stampa” - 18 luglio 2022
Il super batterio sconfitto da un virus
di Alberto Simoni

Quella mattina di febbraio di sei anni fa, quando i dottori chiamarono Steffanie avevano pna voce diversa. Nel loro tono c'era il segno della resa. «Suo marito è divorato dai batteri, Lon riusciamo a salvarlo». Steffanie Strathdee tornò nella stanza dell'ospedale californiano ove da qualche mese Tom Patterson, uno psichiatra, era attaccato alla flebo in bilico fra il orna e una fine scritta. Gli prese la mano: «Tesoro, il tempo sta scadendo, devi dirmi se oi continuare a vivere. Non so se riesci a sentirmi, ma se puoi, stringi forte la mia mano».
Passarono dei secondi lunghi un'eternità, poi le dita di Tom si irrigidirono attorno alla mano della moglie. Steffanie non aveva alcuna ricetta magica, ma è una epidemiologa e dirigente del dipartimento di scienze mediche globali dell'Università della California a San Diego.


"Il Sole 24 Ore" - 17 luglio 2022
«Gli algoritmi predittivi rischiano di condizionare la prospettiva umana»
di Luca De Biase
Intelligenza artificiale . «Viene raccontata in base a due punti di vista opposti: gli entusiasti e i distopici». Ma l’ex presidente dell’Erc Helga Nowotni invita a uscire da questa dicotomia: «La consapevolezza della complessità ci aiuta a comprendere la realtà»

Le macchine delle previsioni: intelligenza artificiale e big data. Sono tecnologie pensate per risolvere problemi pratici, ma pongono grandi problemi teorici. La loro abilità cognitiva emergente e l’allusione antropomorfa contenuta nel concetto di “intelligenza artificiale” suggeriscono dibattiti che oscillano tra l’entusiasmo e il timore. Alcuni le vedono come “scatole nere” che arrivano alle loro conclusioni indipendentemente dalla capacità degli umani di comprenderle. Altri le considerano semplicemente come soluzioni per moltiplicare l’efficienza e la produttività.


“Corriere della Sera” - 16 luglio 2022
Più tempo (e idee) nella nuova scuola
di Attilio Oliva e Antonino Petrolino

La scuola, oltre ad insegnare a «leggere e far di conto», dovrebbe favorire la formazione di personalità aperte, curiose e critiche, ma anche di cittadini consapevoli dei loro diritti e doveri. Con la scolarizzazione di massa si è però arrivati alla scuola odierna frequen-tata da tutti: si sono così aperte sfide e problemi nuovi. Una rivoluzione epocale, pur-troppo gestita dal ministero con metodi didattici, formazione degli insegnanti, organiz-zazione dei tempi e degli spazi del tutto inadeguati per realizzare gli obiettivi sopra indicati quando si tenga conto di una popolazione giovanile così fortemente variegata per condizioni culturali e socioeconomiche.


“La Stampa” - 16 luglio 2022
Noi boomer, cattivi maestri per paura dell'autorità e non per smania di potere
di Paola Mastrocola

Ogni volta che sento accusare la mia generazione di essersi presa tutto, di continuare a tenere ruoli di potere e di non accennare a mollarli, mi stupisco. Non perché non sia vero, ma perché riguarda una piccolissima parte di noi, e cioè i benedetti sessantottini. Loro sì hanno predicato cambiamenti e rivoluzioni, hanno fatto scioperi e proteste, e poi da grandi - alcuni, non tutti - si sono piacevolmente accomodati dentro le loro carriere, tornando nelle loro case lussuose. Ereditate. Con tanto di mobili antichi e argenteria, in vario modo occultata. Riprendendo come nulla fosse lo stile di vita alto-borghese, opportunamente camuffato. D'accordo. Fa male anche a me, tutto ciò. E mi regala un sorriso, non sempre benevolo. Ma quanti erano, questi benedetti sessantottini di cui sempre e soltanto si parla?


"Il Fatto Quotidiano" - 16 luglio 2022
La fame e le 4 Sorelle
di Fernando De La Iglesia Viguristi S.I.
SEMPRE PEGGIO Nel 2021, circa 700-800 milioni di persone non hanno avuto abbastanza da mangiare. Il conflitto in Ucraina, la speculazione e le ABCD, le grandi multinazionali che controllano il mercato dei cereali

Partiamo da una triste constatazione: negli ultimi anni il numero delle persone sottoali¬mentate nel nostro Pianeta è in aumento. Si era sperato che nel 2021 il mondo potesse lasciarsi alle spalle la pandemia di Covid-19 e che la sicurezza alimentare sarebbe cominciata a migliorare.
E invece nel 2021 la fame nel mondo è cresciuta ancora. Ha colpito 278 milioni di persone in Africa, 56,5 milioni in America Latina e Caraibi, 425 milioni in Asia. Se si considera la media delle stime, nel 2021 soffrivano la fame tra 702 e 828 milioni di persone; tra il 2019 e il 2020 la cifra è cresciuta di 103 milioni e nell'anno successivo di altri 46 milioni.


"La Repubblica" - 16 luglio 2022
Il potere delle donne
di Daniela Hamaui

Al Parlamento europeo siede il 39,3% di donne. In Europa le ministre sono il 30%, le premier il 14,3% e dal 2019 la Commissione europea e la Banca Centrale Europea sono in mano a Ursula von der Leyen e Christine Lagarde. Qualcosa si muove, ma nel mondo sono solo venti i capi di Stato donne. Magro bottino. Ancora più magro in Italia dove le cariche di Premier e Presidente della Repubblica sono da sempre in mano agli uomini e il numero di ministre dell’attuale governo si ferma a otto su ventitré. Percentuali poco entusiasmanti anche nelle aziende dove, secondo il Gender Diversity Index 2021 presentato dall’European Women On Boards, le donne che ricoprono ruoli dirigenziali sono il 17% e le Ceo il 3% (la media europea è del 7%) mentre le italiane che lavorano sono il 53,2% contro il 78% delle svedesi e il 70,2 delle francesi.


“Corriere della Sera” - 15 luglio 2022
«Una scienza accessibile»
di Valentina Santarpia
Carrozza: Il gap donne-uomini va colmato con l'inclusione

Il 40% di donne ricercatrici, un gender pian per migliorare le carriere delle donne, e il sogno di aprire il Consiglio nazionale delle ricerche a tutto il pubblico degli studenti: la prima presi¬dente donna della storia del Cnr, Maria Chiara Carrozza, già ministra dell'Istruzione e rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna, è l'incarnazione dell'importanza di coltivare le materie Stem per le ragazze. Tema della seconda edizione di Osservatorio Stem, promosso da Fonda¬zione Deloitte e il programma di Public Policy di Deloitte Central Mediterranean, a cui partecipa anche Carrozza.


“Corriere della Sera” - 15 luglio 2022
«Senza studi scientifici il futuro è più a rischio»
di Marcello Parilli
Il forum Deloitte invita a fare urgentemente sistema

Le aziende non riescono più a trovare abbastanza giovani con competenze Stem da avviare al lavoro
Presentato ieri a Milano con il contributo dei vertici delle principali università italiane, di esponenti dell'imprenditoria, della ricerca, delle start up e della politica, il secondo Osservatorio Stem «Rethink STE(A)M Education - A sustainable future through scienti -fic, tech and humanistic skills», promosso da Fondazione Deloitte e dal Programma di Politiche Pubbliche di Deloitte, evidenzia dati allarmanti e piuttosto deludenti rispetto al rapporto di due anni fa. La galassia che ruota intorno alle materie d'insegnamento Stem, quelle riguardanti in senso lato scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, continua infatti ad essere in forte sofferenza.


"La Repubblica" - 15 luglio 2022
I segreti di Centauro
di Roberto Burioni
La nuova variante Covid

Da qualche giorno si parla di una nuova variante di SARS-CoV-2 detta “Centaurus”. Prima di tutto prendiamo atto che i virologi hanno preso esempio dai meteorologi. Un tempo le perturbazioni o le ondate di calore venivano indicate nelle previsioni al massimo indicandone la provenienza geografica. Oggi vengono invece chiamate con nomi molto più adatti a terrorizzare la popolazione come Caronte, Nerone, Lucifero. Lo stesso pare essere accaduto per le varianti virali che - fino a ieri identificate con asettici numeri o neutre lettere dell’alfabeto greco - per la prima volta assumono il nome di un personaggio mitologico, aprendo la strada a una narrazione estremamente più creativa ed efficace da parte di chi ha – per i motivi più diversi – la necessità di creare il panico e turbare la tranquillità della gente.


"La Repubblica" - 15 luglio 2022
Trascinati dalla forza delle maree
di Marco Belpoliti
Tra le onde

«Le correnti permanenti dell’oceano, sono, in un certo senso, il più maestoso dei suoi fenomeni, e riflettendovi le nostre menti vengono proiettate al di fuori della terra, tanto che possiamo osservare, come da un altro pianeta, la rotazione della Terra, i venti che ne agitano profondamente la superficie o l’accarezzano dolcemente, e l’influenza del sole e della luna». Queste parole le ha scritte Rachel Carson, la donna che fatto mettere al bando il ddt e avviato la riflessione sull’ambiente nel 1962 con il suo libro Primavera silenziosa. Rachel è una biologa marina, dipendente del Fish and Wildlife Service del governo americano. Nel 1951 pubblica Il mare intorno a noi,un libro straordinario per il tono, lo stile e i pensieri che vi aleggiano. Carson da scienziata rinnova l’idea che il mare sia una sorta di entità divina, una realtà che dipende dalle forze cosmiche collegate con correnti di origine planetaria. Senza manifestare alcuno spiritualismo di fondo, racconta tanti aspetti stupefacenti del mare, e prima di tutto le correnti e le maree, che costituiscono l’anima vitale dell’oceano medesimo.


"Il Sole 24 Ore" - 14 luglio 2022
Il grande occhio sottomarino in cerca di neutrini (e non solo)
di Giuseppe Chiellino
Fisica. In Sicilia, al largo di Capo Passero, sta nascendo il telescopio subacqueo più grande del mondo: l’obiettivo è studiare le microparticelle che contribuiscono a svelare i misteri della materia e delle stelle

A 3.500 metri di profondità, su un’ampia pianura sul fondale del Mediterraneo sta nascendo il più grande telescopio sottomarino del mondo. Nella sua configurazione finale, prevista per il 2027, questo grande occhio degli abissi che occupa un chilometro cubo nelle acque a largo di Capo Passero, a un’ottantina di chilometri a Sud-Est delle coste siciliane, sarà composto da 230 stringhe d’acciaio ancorate al fondale, alte 700 metri e con 18 moduli ottici ciascuna. A metà giugno è stata completata l’installazione di 18 stringhe, a settembre ne arriveranno altre sei.


“Corriere della Sera” - 13 luglio 2022
Sdraiati sull’erba o aiutati da un telescopio.Quella vertigine che ci fa sentire minuscoli
di Carlo Rovelli

Da ragazzo mi sdraiavo sull'erba a guardare il cielo stellato, nelle notti d'estate. Chi non l'ha fatto, lungo tutti i secoli dell'umanità? Guardare il cielo notturno è come guardare fuori dal nostro oblò, da dentro questa piccola navicella spaziale che trottola nell'universo: il nostro minuscolo pianeta accaldato. Fuori dall'oblò, guardando verso l'alto, nel silenzio magico della notte, guardiamo il cielo nero costellato di innumerevoli e misteriosi punti di luce.

Là fuori, l'immensità, gelida, sterminata, lontana, maestosa — una strana vertigine nel cuore. E uno strano desiderio di sapere cosa succede nel vasto universo. Di guardare più in là, di spingere lo sguardo ancora più lontano... Abbiamo imparato pian piano a vedere più lontano. Abbiamo scoperto che i puntini nel cielo sono grandi stelle lontane, come il sole, separate da noi da immensi e gelidi spazi interstellari.


“La Stampa” - 13 luglio 2022
Creiamo un Cern dei vaccini non lasciamo alle multinazionali la cura della nostra salute
di Fabrizio Barca e Massimo Florio

La pandemia di Covid 19 non è domata. Occorrono nuovi vaccini e farmaci per fare fronte alle varianti. Chi li produrrà? A quale prezzo? Con quale politica di distribuzione?  I governi hanno sostenuto per decenni la ricerca pubblica, dai National Institutes of Health (Nih) di Fauci negli Usa all'Università di Oxford. Ma poi hanno delegato, a pochissime imprese, sviluppo, brevettazione, produzione e commercializzazione.
Questo oligopolio ha ottenuto enormi sussidi (circa 18 miliardi di dollari da Trump) e de-risking con pre-acquisti. Sta accumulando rendite finanziarie smisurate e annuncia prezzi altissimi per i prossimi booster e per farmaci antivirali, con margini di profitto che nessuna impresa "normale" su mercati competitivi neppure si sogna.


“La Stampa” - 12 luglio 2022
Paolo Cognetti "La crisi climatica è la crisi del genere umano"
di Elisabetta Pagani
l'intervista

«La crisi climatica è la crisi del genere umano e della sua idea di crescita indefinita. Come si può ridurre l'impatto dell'uomo sull'ambiente se aumenta tutto il resto? Se la popolazione galoppa verso gli 8 miliardi senza che si possa parlare di controllo delle nascite e se l'economia si basa sulla crescita dei consumi?». Come tutte le estati, Paolo Cognetti è nella sua baita in Val d'Ayas, a 1900 metri d'altezza. Una casa che con altre tre forma il minuscolo villaggio di Fontane, che l'autore di Sofia si veste sempre di nero, Le otto montagne e La felicità del lupo ha ribattezzato mentalmente "Fontane perdute": «Perché di acqua non ce n'è più. Un tempo la mia fonte più vicina era a 100 metri da qui, in mezzo al prato. Oggi da lì non esce più neanche una goccia. Se non fossi attaccato all'acquedotto sarei a secco». Gli effetti del cambiamento climatico, lo scrittore che vive fra Milano e questo villaggio della valle d'Aosta li ha davanti agli occhi: «Se vivi a contatto con la terra non li puoi ignorare.


"Il Sole 24 Ore" - 11 luglio 2022
Carta, nomi, pennarelli: l’impresa kafkiana di formare una classe
di Alfredo Palomba
Intervento

Durante gli 11 agghiaccianti giorni di formazione delle future classi prime della scuola media in cui ho lavorato quest’anno, ho avuto la sensazione ricorrente che gli ospiti di un allevamento avicolo avrebbero tenuto discorsi più costruttivi, più gradevoli per frequenze vocali e più economici in termini di risultati raggiunti/tempo impiegato. Ho addirittura rimpianto l’incombenza degli esami finali, convincendomi che la mia prigionia sia stato il giusto contrappasso per aver preso in giro i colleghi che avevano terze.


"Il Sole 24 Ore" - 7 luglio 2022
Scuola, resta il gap di competenze Impreparato uno studente su due
di Eugenio Bruno Claudio Tucci
Invalsi 2022. Si ferma il crollo ma solo il 52% degli alunni in quinta superiore ha raggiunto almeno il livello base in italiano, matematica e inglese. Solo l’istruzione primaria resiste in qualità

Il generalizzato rientro a scuola in presenza, voluto da Patrizio Bianchi, un effetto lo ha avuto: il crollo di competenze registrato nel 2021 si è arrestato quest’anno.  Ma i livelli pre Covid sono molto lontani, e ancora oggi praticamente uno studente su due si diploma senza aver raggiunto le competenze di base in italiano e matematica. Con uno svantaggio nello svantaggio per chi vive nelle regioni meridionali (dove ormai l’allarme è da codice rosso) e proviene da territori (e famiglie) fragili. E se la scuola primaria sembra resistere, confermandosi di qualità più o meno in tutta Italia, medie e superiori evidenziano un ampio gap negli apprendimenti a causa, certo, del solco provocato dal Covid unito alla scarsa qualità della didattica a distanza di questi due anni e mezzo, ma anche per ragioni un po’ più strutturali, legate a lezioni statiche e poco innovative.


"La Repubblica" -  4 luglio 2022
Dudù La Capria e il fiore dolcissimo nell’orecchio
di Francesco Merlo
La carezza

Neurinoma,si chiama. E quando glielo diagnosticarono all’orecchio, Dudù La Capria pensò a Pirandello: «La morte, capisce? è passata. M’ha ficcato questo fiore in bocca e m’ha detto: “Tientelo, caro: ripasserò fra otto o dieci mesi!”».
Pirandello, però, era un pessimista di Agrigento mentre La Capria era un ottimista di Napoli, dove «’ntiempo ‘e tempesta, ogne pertuso è puorte, in tempo di tempesta ogni piccolo anfratto diventa porto», anche l’orecchio. Era il 1982, La Capria aveva 60 anni, e il professor Fisch, il più grande neurochirurgo dell’epoca, gli disse che bisognava strappargli il fiore di 3 centimetri da quell’anfratto quasi inaccessibile perché «attraversato da una rete di nervi facciali». E bisognava fare presto, altrimenti, insieme con il volume del tumore, sarebbero aumentati anche i rischi, già molto alti, di paralisi, di sordità, di morte.


“il Fatto Quotidiano”  -  4 luglio 2022
Don Gino Rigoldi. La freschezza di un prete ottantenne con la forza dei percorsi insoliti
di Nando Dalla Chiesa

Diavolo d’un don Gino! Vi ho parlato altre volte delle sue invenzioni. Ma è difficile non tornarci di fronte a questo moto perpetuo che da Milano scuote le coscienze e indica ogni volta strade nuove.    Dico don Gino Rigoldi, prete d’avanguardia che si occupa da una vita di giovani e giovanissimi esclusi e svantaggiati. Lo sentii nominare la prima volta nel 1978. Facevo il supplente al Cattaneo, scuola tecnico-commerciale affacciata su piazza Vetra, allora teatro di traffici di eroina, e in cui non era raro incontrare al mattino qualche giovane boccheggiante o agonizzante per overdose su una panchina. Fu dopo una di quelle immagini tragiche sotto il cielo livido dell’autunno che una professoressa molto più anziana di me gridò “bisogna chiamare don Rigoldi”. Per dire l’ultima (o la prima) spiaggia contro le tossicodipendenze.


“Il giornale” - 4 luglio 2022
Noi, i nemici della natura
di Paolo Cognetti

È una tragedia, quella della Marmolada, del tutto inedita a memoria d’uomo sulle Alpi, e mentre scrivo non se ne conosce esattamente l’entità. Però sappiamo già che è la prima tragedia alpinistica imputabile senza ombra di dubbio alla crisi climatica, che dall’uomo è stata provocata. Questo innalzamento delle temperature, di cui da tanto tempo parliamo come di un problema in prospettiva, che ci toccava relativamente, ora ha fatto i suoi primi morti, qui in Italia, su una montagna molto popolare: ecco, il dramma non è più nel 2100 o chissà quando, è qui e ora.
Mi si chiede un commento e mi è difficile aggiungere qualcosa di sensato, ma forse posso raccontare un paio di cose per chi ancora non si rende conto di cosa sta succedendo nell’estate del 2022. Le notizie sono tante, ci sono la guerra, il Covid, la crisi economica, ed è possibile che qualcuno si sia perso gli aggiornamenti sul clima.


“Il Messaggero” - 4 luglio 2022
L'insegnamento per i più giovani: difendere sempre ciò in cui si crede
di Eraldo Affinati

Willy Monteiro Duarte, medaglia d'oro al valore civile, il ragazzo italiano di origine capoverdiana ucciso a ventuno anni a Colleferro la sera del sei settembre 2020 per aver tentato di difendere un amico, resterà per sempre nei nostri cuori. Sarà impossibile dimenticare il suo sorriso adolescente sui banchi di scuola, all'istituto alberghiero di Fiuggi, lanciato alla massima velocità verso il futuro. Ma soprattutto non dovremmo mai scordarci il gesto da lui compiuto in modo istintivo eppure limpido e intrepido, benché gravido di conseguenze, riassumibile in un valore fondativo della civiltà umana: quando vedi l'oltraggio di un principio in cui credi, non puoi passare indifferente, devi prendere posizione.


"Il Sole 24 Ore" - 3 luglio 2022
Nella babele del linguaggio
di Giorgio Vallortigara
Neuroscienze. Il dialogo tra Noam Chomsky e Andrea Moro tocca molti punti cruciali delle discipline cognitive come la creatività, la memoria, l’azione volontaria e la coscienza

Qualche anno fa mi è capitato di conversare con Alfonso Caramazza - autorevole neuropsicologo di Harvard - su un apparente cambiamento di attitudine nei confronti della teoria di Chomsky nel mondo scientifico. L’occasione fu la lettura di un articolo apparso su «Scientific American» a firma di Paul Ibbotson, esperto di sviluppo del linguaggio, e di Michael Tomasello, un noto psicologo cognitivo.   L’articolo aveva toni bellicosi rispetto allo stile pacato della rivista (si può leggere l’articolo su «Le Scienze» di gennaio 2017), con espressioni come «campane a morto per la teoria di Chomsky» o «studiosi di scienze cognitive e linguisti hanno iniziato a abbandonare in massa la teoria della grammatica universale».


“Corriere della Sera” - 3 luglio 2022
Dentro il vulcano
di Giovanni Caprara
Un nuovo calcolo per anticipare le eruzioni

La ricerca Un pool guidato dall'Università Roma Tre ha elaborato un metodo basato sulla deformazione del suolo. Acocella: «Abbiamo studiato le caldere basaltiche. Ora serve una più vasta elaborazione dei dati»
Vulcani e terremoti sono eventi naturali spesso catastrofici e la prima difesa, la prima arma per combatterli è rappresentata dalla possibilità di prevederli. Se per i terremoti la sfida è ancora impossibile, per i vulcani gli scienziati stanno conquistando successi importanti. Un gruppo internazionale di ricercatori guidato da Valerio Acocella del Dipartimento di scienze dell'Università Roma Tre è riuscito ad elaborare un metodo che consente di anticipare di settimane e anche mesi l'eruzione che può avvenire su un tipo particolare di vulcani, le caldere basaltiche come quelle italiane dei Campi Flegrei, di Bolsena e Bracciano.


"La Repubblica" - 3 luglio 2022
Covid, le scuole trascurate
di Roberto Burioni
Le misure per contenere la pandemia

Èevidente che lo scenario nel quale ci troviamo — un virus nuovo che cambia in maniera imprevedibile combattuto con un vaccino sviluppato con una tecnologia mai utilizzata prima — non ci permette di fare previsioni certe. Sappiamo che sono indispensabili tre dosi di vaccino (chi non le ha fatte dovrebbe provvedere immediatamente) e che la quarta dose (per ora solo per i pazienti più anziani e più fragili, forse presto per una platea più ampia di individui a rischio) è necessaria per ridurre drasticamente i rischi ma sono molte le cose che non sappiamo. Non conosciamo quanto durerà la protezione conferita dalla vaccinazione, né se presto arriveranno nuovi vaccini molto più efficaci, neppure se dovremo fare un’ulteriore dose in autunno e non siamo ancora in grado di precisare il tipo di vaccino che ci dovremo, se del caso, fare inoculare. Insomma, ci muoviamo in un presente estremamente incerto che ci rende difficile immaginare in maniera affidabile il prossimo futuro.


"Il Foglio Quotidiano" -  2 luglio 2022
Il signore delle nubi
di Matteo Matzuzzi
Franco Prodi, il fisico che passa per negazionista dell'apocalisse clima¬tica: "Io parlo con i numeri della scienza"

Seconda o terza estate più rovente degli ultimi venti o forse trent'anni (ormai s'è perso il conto), il mare che risale in fiumi in secca come mai s'era visto prima d'ora, incendi un po' ovunque e razionamenti idrici, orti e campi che si seccano. Ci sono pure le cavallette, in Sardegna, a rendere apocalittico questo periodo che i media, tranchant e un po' banalmente, ritengono conseguenza pura ed esclusiva del cosiddetto "clima impazzito", cappa sotto la quale finisce di tutto, e non da oggi. Chi meglio del professor Franco Prodi, allora, per fare un po' di chiarezza sulla materia, sgombrando il campo dai tanti dubbi che s'affastellano, cercando rimedi e risposte chiare nonché inscalfibili.


"Il Fatto Quotidiano" - 2 luglio 2022
Lucrano sui disastri
di Paolo Cacciari

Aben pensarci, chi ha stabilito che un barile di petrolio vale 114,89 $ e una tonnellata di C02 emessa in atmosfera vale 83,08? Il mercato, direte voi, secondo la regola della domanda e dell'offerta, più le "tasse" che per un motivo o un altro vengono imposte dai decisori pubblici. E se invece stabilissimo, molto semplicemente, un tetto netto annuo (Cap senza possibilità di Trade) in diminuzione delle emissioni (modulate come meglio si crede, tra i settori e le attività) oltre il quale si tappano le ciminiere, i tubi di scarico, le emissioni dagli allevamenti e così via? Niente da fare, mi direste subito.