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Sui quotidiani e periodici marzo 2022

# R.Moro,Aldo Moro per maestra # L.Capuzzi,«La transizione ecologica è il modo più efficace per costruire la pace» # G.De Rita,La potenza dell'opinione, inarrestabile e preoccupante # R.Volpi,La rivoluzione della longevità # G.Vallortigara,Lo scienziato che scruta nell’intimità del cervello # D.Piovan,Agricoltori appesi alle incertezze del clima # M.Garofalo,Topolino fa storytelling sull’emergenza climatica # D.Frisio,Un pianeta che non si sazia # G.Verona,I ragazzi per la prima volta di fronte alla guerraM.Maggiani,La grande sete delle campagne # E.B.C.Tucci,Più orientamento dalla primaria per ridurre Neet e abbandoni # A.Perazzi,Il paesaggio abbandonato si cura da solo # P.Caraveo,Se il conflitto manda la stazione fuori dall’orbita # A.Benini,L’anello racconta la vita dell’ albero # S.Gatti,È ora che le banche comincino a occuparsi di rischio climatico # M.Tropeano,L'alternativa agricola # F.Lecci,L’influenza costa 38 milioni all’anno # C.Petrini, L'effetto farfalla sulle nostre tavole # G.Vallortigara, La sottrazione come forma di igiene mentale # C.Martinetti, L'insegnante di geografia simbolo della rivolta a scuola # M.Surace, Se i bambini imparano la parola accoglienza # G.Cima,Il nucleare pulito che serve alla transizione verde non c'è # I.Venturi, “Prof, ma perché?” La voglia di capire degli studenti più forte della paura # P.Rumiz, La frontiera fragile tra noi e l’orrore # V.Ardone, Il compito di noi adulti è riportare alla Storia i ragazzi persi nelle stories # E.Akbari, Dal bestseller di Fabio Geda alla cittadinanza italiana # C.Rovelli, La ricerca? Meglio se è pura # C.Saraceno, Trascurare gli asili nido è lo specchio della nostra culturaJ.Pasotti, I microbi «estremi» diventano alleati, dall’industria alla transizione green # E.Morin, Il destino di una guerra nel cuore dell’Europa # G.Ubbiali, Le università in campo per far crescere le laureate Stem # M.Perosino, Olga, insegnante # F.Mannocchi, Alina, medico # M.Cartabia, Dalle costituenti alle madri di Kiev # A.Polito, Il realismo di Kant su pace e democrazia # A.D’Avenia, Formiche mentali # S.Avallone, Le donne ucraine del nostro 8 marzo # M.Di Domenico, Complesso è diverso da complicato: per questo serve multidisciplinarietà # P.Krugman, Borse, finanza e occupazione chi paga il prezzo della guerra # F.Dragosei, La premio Nobel Svetlana Aleksievich: «Perché oltre il 60 per cento dei russi sostiene Putin» # G.Strada, L’anno in cui la mia vita è cambiata # A.Longo, Registro elettronico, a scuola le garanzie sono più nebulose #


“La Stampa” - 31 marzo 2022
Aldo Moro per maestra
di Renato Moro

Cara, cosa vuoi per il tuo compleanno? Fiori, cioccolatini o un cappellino? Nulla di tutto
questo: per il suo genetliaco del 1912 Fida Stinchi, nata il 14 luglio 1879, chiede a Renato, suo
futuro marito nonché padre del grande statista democristiano Aldo Moro, «quanto necessario
da scrittoio: un calamaio, tagliacarte, due penne, eccetera». E spiega al fidanzato che il motivo
del regalo è nell'intensa attività di entrambi, che dovrà continuare anche dopo il matrimonio:
«Non è sul lavoro del nostro pensiero, accomunato, e esplorato nello scritto, che tutta la
nostra azione operosa si dovrà espandere?» Già, proprio così.


“Avvenire” - 31 marzo 2022
«La transizione ecologica è il modo più efficace per costruire la pace»
intervista a Jeffrey Colgan, a cura di Lucia Capuzzi

«Quando le bombe hanno cominciato a cadere sul mio Paese, ho compreso quanto stretta fosse la connessione tra guerra e cambiamento climatico. La causa è la stessa: i combustibili fossili. I soldi per l’aggressione vengono dal petrolio e dal gas. Più li utilizziamo, più contribuiamo a finanziare l’offensiva». Lo scorso 28 febbraio, quattro giorni dopo l’inizio dell’attacco russo a Kiev, la
scienziata ucraina Svitlana Krakovska ha concluso con queste parole la presentazione del nuovo rapporto Onu sul riscaldamento globale. Occultate dalle ragioni geopolitiche, immediatamente riconoscibili, le cause economiche del conflitto non sono meno importanti. La loro radice sono, appunto, i combustibili fossili.


“Corriere della Sera” - 29 marzo 2022
La potenza dell'opinione, inarrestabile e preoccupante
di Giuseppe De Rita
Ormai non ci sono verità che non possano essere messe in dubbio: domina il primato del parere personale. Ma non è dato sapere tale dinamica dove ci porterà

Dicevano i nostri vecchi che «la matematica non è un’opinione», sicuri che le verità indiscutibili non possono essere scalfite da ondeggianti valutazioni personali, spesso dovute a emozioni interne e collettive.
Temo che quella sicurezza non abbia più spazio nell’attuale dinamica culturale. Se qualcuno si esponesse a dire che due più due fa quattro, si troverebbe subito di fronte qualcun altro che direbbe «questo lo dice lei», quasi insinuando il dubbio che non si tratta di una verità, ma di una personale opinione. Vige ormai da tempo qui da noi la regola «uno vale uno». Non ci sono verità che non possano essere messe in dubbio: tu la pensi così, ma io la penso al contrario e pari siamo.


“Corriere della Sera” - 27 marzo 2022
La rivoluzione della longevità
di Roberto Volpi
Si muore più tardi e aumenta anche la qualità dell’esistenza in età avanzata.
Quest’incremento così ampio, lungo e continuo non è dato soltanto dai progressi
della medicina e dalle scoperte scientifiche: vuol dire che è in atto...

La lettura del rapporto dell’Onu del settembre 2021 dal titolo, non a caso contrassegnato da un formidabile punto interrogativo, Ageing populations: We are living longer lives, but are we healthier? («Popolazioni che invecchiano: viviamo più a lungo, ma siamo più in salute?»), ci lascia con due convinzioni. La prima: il rapporto non scioglie che in parte l’interrogativo se all’aumento della durata della vita si accompagna e in quale misura l’aumento della salute nelle età più avanzate. La seconda: che la devastation provocata dalla pandemia Covid-19 nella popolazione più anziana ha messo in evidenza tutti i limiti di una visione ultra-ottimistica del futuro della popolazione più anziana incardinata nelle teorie della compression of morbidity e del successful aging — che non c’è neppure bisogno di sintetizzare tant’è chiaro già dal nome il loro succo ultra-ottimistico — che sono venute maturando già dagli ultimi decenni dello scorso secolo.


“Corriere della Sera” - 27 marzo 2022
Lo scienziato che scruta nell’intimità del cervello
di Giorgio Vallortigara
Karl Deisseroth è il padre delle tecniche dell’optogenetica e del metodo Clarity che consente di rendere trasparente la biologia della nostra mente per indagarne i misteri. Ha scritto un libro appassionante e compassionevole

Valentino Braitenberg, neuroanatomico e cibernetico, indimenticato maestro, ebbe a notare in un’occasione: «Io confesso (pur con tutta l’insicurezza necessaria in un tal genere di valutazione) che suddivido le persone con cui ho a che fare in tre categorie: quelle che ritengo più intelligenti di me, altre rispetto alle quali ho l’impressione di essere più intelligente io, e i rimanenti, a proposito dei quali la questione della comparazione d’intelligenza non si pone affatto.

Moshe Abeles, Jochen von Below, Francis Crick — potrei enumerarne uno per ogni lettera dell’alfabeto — mi hanno in certe circostanze stupefatto, come scienziati, con prestazioni di cui non mi sento all’altezza». (Il cervello e le idee, Garzanti, 1989).


"Il Sole 24 Ore" - 27 marzo 2022
Agricoltori appesi alle incertezze del clima
di Deborah Piovan
La testimonianza

Da imprenditori, condurre un’azienda agricola, salvaguardare la produzione e la buona salute dei terreni, garantire un presente e un futuro tranquillo alle nostre famiglie e a quelle dei nostri dipendenti diventa sempre più difficile. Non piove da settimane e anche l’autunno è stato secco. Sui nostri campi stiamo seminando barbabietole da zucchero, ma i semi non germoglieranno. I nostri frumenti hanno sete, rischiamo cali produttivi, e sappiamo che i prezzi dei cereali stanno vedendo aumenti fuori scala. Il frumento costava 198 €/ton nel gennaio 2020, ne costa 430 due anni dopo. E questo prima della guerra in Ucraina, grande esportatore di frumento, mais, girasole.


"Il Sole 24 Ore" - 27 marzo 2022
Topolino fa storytelling sull’emergenza climatica
di Mauro Garofalo
Viaggio nell’Antropocene. I personaggi tradizionali di Walt Disney alle prese con il climate change in storie con la supervisione scientifica di Nature

Alcune cose cambiano, altre restano. È il caso di Topolino, storica pubblicazione, edita da Panini Comics, con la quale molti di noi sono cresciuti. Ma i tempi cambiano, appunto, e per far fronte all’informazione ambientale crescente, Topolino ha lanciato una serie di storie in collaborazione con Nature: prima storia in edicola, “Zio Paperone e l'aiuto quantistico” che, a proposito di Tempo, è incentrata sulla fisica quantistica. «Ci hanno contattato i redattori italiani di Nature dicendoci che da piccoli leggevano Topolino, il gemellaggio è nato così in modo spontaneo - racconta Alex Bertani, direttore editoriale di Topolino dal settembre 2018 -: loro ci forniscono spunti e suggerimenti che, poi, i nostri autori trasformano in avventure. In questo modo cerchiamo di dare ai nostri lettori lo stato attuale della ricerca scientifica in alcuni campi». È la rara capacità di Topolino di abbinare «una parte di intrattenimento con una di dati, pratica molto anglosassone».


"Il Sole 24 Ore" - 27 marzo 2022
Un pianeta che non si sazia
di Dario Frisio
La crisi dell’agricoltura/1. Mentre la domanda cresce l’offerta scarseggia. Le aree dedicate alle colture non si possono espandere, le precipitazioni sono diminuite e ora è intervenuta la guerra

In Italia è sorta la preoccupazione che improvvisamente la domanda di pasta, biscotti o olio per friggere non possa essere più soddisfatta e le narrazioni a riguardo, come spesso accade quando si tratta di agricoltura e di alimentazione, tendono a prevalere sulla realtà. Una sciagurata guerra coinvolge due grandi paesi che sono tra i principali esportatori di commodity agricole, cioè frumento tenero, oli e panelli proteici di girasole, mais, ma non grano duro per fare pasta. Certo la guerra sta mettendo a rischio la loro piena disponibilità, ma i prezzi hanno iniziato a salire ben prima del suo inizio, come conseguenza della ripresa della domanda mondiale dopo il primo lockdown e di pessimi raccolti in diverse parti del mondo nel 2021.


“Corriere della Sera” - 23 marzo 2022
I ragazzi per la prima volta di fronte alla guerra
di Gianmario Verona
Generazione Zeta Per chi combatte per i diritti e l’inclusione un conflitto è la cosa più incoerente e anacronistica possibile

La guerra no. Se c’è una cosa che la Generazione Zeta non avrebbe mai immaginato, quando dal 2018 andava in piazza combattiva, ma sorridente, per protestare per un pianeta migliore e una salvaguardia ambientale che i politici hanno in tutti questi anni ignorato, era la guerra. La guerra che con carri armati e missili rade al suolo città nel cuore dell’Europa, facendoci ripiombare improvvisamente nella prima metà del «secolo breve».
La parola guerra non esiste nel vocabolario di chi ci osserva attonito dai banchi di scuola e dalle aule dell’università di tutto il mondo.


“La Stampa” - 22 marzo 2022
La grande sete delle campagne
di Maurizio Maggiani
Il racconto

Quest'anno da noi le alzavole non si sono fermate, sono passate e hanno tirato di lungo. È un gran dispiacere, con quel loro gran berciare le alzavole ci fanno compagnia, si affannano a dirci qualcosa che non capiamo e per questo le teniamo nella massima considerazione. Si sono sempre fermate qui, nel nostro lago, in quello dei Fiudolfi e in quello dei Longanesi, sempre da quando ci sono i laghi, ci si trovano così bene che in ottobre prima di ripartire sono sempre indecise e discutono tra loro per una settimana e più. Quest'anno sono arrivate, si sono posate, si son date un'occhiata in giro e sono ripartite, per dove non si sa. Ma loro amano le acque chiare, e ora i laghi sono pozze di fanga nel fondo di alvei disseccati dove affiorano imbalsamati i girini e gli avannotti dei cavedani.


"Il Sole 24 Ore" - 21 marzo 2022
Più orientamento dalla primaria per ridurre Neet e abbandoni
di Eugenio Bruno Claudio Tucci
L’attuazione del Pnrr. Spazio alle competenze Stem, lotta ai divari territoriali, 50mila corsi organizzati con gli atenei e piattaforma online aperta a tutti nelle linee guida a cui lavora la sottosegretaria Floridia

Più discipline Stem, azioni mirate per ridurre i divari territoriali, recupero dei Neet. E nel triennio delle superiori un po’ meno esperienze “on the job”, soprattutto nei licei, e maggior peso all’orientamento vero e proprio, in linea anche con le indicazioni delle associazioni studentesche. E con una verticalità che coinvolga anche l’università, chiamata a mettere in pista almeno 50mila corsi per far conoscere, da Torino a Palermo, tutta l’offerta formativa post diploma. Così da aiutare gli studenti, con informazioni e interventi personalizzati, a non sbagliare percorso (ancora oggi, secondo AlmaDiploma, un alunno su tre se potesse cambierebbe scuola).


"Il Sole 24 Ore" - 20 marzo 2022
Il paesaggio abbandonato si cura da solo
di Antonio Perazzi
Ambiente

Per gli studiosi del paesaggio, e per tutti i paesaggisti le Giornate internazionali di studio sul paesaggio, organizzate ogni anno a Treviso dalla Fondazione Benetton, sono un appuntamento importante, capace di mettere insieme studiosi e progettisti, teoria e pratica. L’ultima edizione, che si è svolta nelle scorse settimane, ha toccato un tema a cui sono particolarmente sensibile: Abbandoni, il paesaggio e la pienezza del vuoto. È un argomento che riguarda il passato e il presente: è da sempre il minimo comune denominatore del nostro paesaggio, e sarà un soggetto su cui riflettere con attenzione per i territori incerti del futuro. Gli studi avvertono che gli uomini si ammasseranno in megalopoli connesse lasciando all’incolto il resto del pianeta.


"Il Sole 24 Ore" - 20 marzo 2022
Se il conflitto manda la stazione fuori dall’orbita
di Patrizia Caraveo
Problemi spaziali

Nello spazio i confini perdono di significato. Gli astronauti riconoscono le caratteristiche geografiche delle regioni del pianeta che sorvolano ma sono concordi nel dire che, da lassù, non si vedono i confini che dividono le nazioni. Forse è per questo che l’esplorazione dello spazio ha un carattere così profondamente internazionale. Anche quando il mondo era diviso in blocchi politici contrapposti che si sfidavano con lo sparacchio nucleare, gli scienziati avevano sempre trovato modo di parlarsi. Proprio per facilitare il dialogo nel 1958, subito dopo il lancio di Sputnik, era stato istituito il Committe on Space Research (COSPAR) dove gli scienziati del blocco allora sovietico potevano incontrare e discutere con i colleghi occidentali. Così sono nate collaborazioni, scambi di visite spesso sfociate in amicizie.


"Il Sole 24 Ore" - 20 marzo 2022
L’anello racconta la vita dell’ albero
di Arnaldo Benini
Ambiente/1. I tronchi e i rami forniscono non solo indicazioni attendibili sull’età della pianta ma anche informazioni sulle condizioni climatiche del passato e l’impatto sugli ecosistemi

Nel 1939 l’Ashmolean Museum di Oxford acquisì il violino Messia, capolavoro del liutaio di Cremona Antonio Stradivari (1644-1737), che lo costruì nel 1716. Nel 1999 l’autenticità fu contestata: sarebbe stata una copia eseguita a Parigi nel XIX secolo. La disputa fu risolta nel 2016 con la verifica che gli anelli del legno del Messia erano identici a quelli di un violino di paternità indiscussa di Stradivari del 1724. Durante l’attività del leggendario liutaio, tra il 1656 e il 1737 si ebbero estati fredde, per cui utilizzò legno di aceri con anelli molto stretti e regolari, che contribuiscono alla straordinaria qualità dei suoi strumenti.


"Il Sole 24 Ore" - 17 marzo 2022
È ora che le banche comincino a occuparsi di rischio climatico
di Stefano Gatti
I nodi della transizione ecologica

Si parla spesso, forse troppo, di cambiamento climatico e dei rischi fisici e di transizione che lo accompagnano. Purtroppo, però, si parla molto meno frequentemente dei costi a cui si andrà incontro nel caso in cui si ritardi l’adozione di misure di contenimento a fronte dell’obiettivo net zero entro il 2050. Si tratta di un tema fondamentale non solo per l’economia ma anche per la vivibilità in un pianeta sempre più inospitale.


“La Stampa” - 15 marzo 2022
L'alternativa agricola
di Maurizio Tropeano
I numeri

I numeri sono piccoli, piccolissimi, ma indicano una strada alternativa alle colture agricole tradizionali che alcuni agricoltori pionieri hanno deciso di imboccare e che si sta radicando in Piemonte. Parliamo di un migliaio di aziende che lavorano duemila, al massimo tremila ettari dove si coltivano zafferano, noci, mandorle, arachidi e pistacchi, soprattutto nel Cuneese. E poi ulivi nell'astigiano, cipolla egiziana con 50 mila bulbi nel Sanremese; salici tra il Torinese e la provincia di Cuneo e piante di camelia sinensis per il tè nell'Ossolano.


"Il Sole 24 Ore" - 15 marzo 2022
L’influenza costa 38 milioni all’anno
di Francesca Lecci
Prevenzione. Capitalizzando l’esperienza Covid, diventa fondamentale pianificare per tempo i fabbisogni di copertura vaccinale antinfluenzale e attivare procedure di acquisto che consentano l'erogazione strutturata del vaccino al destinatario più appropriato

La pandemia ha riportato al centro del dibattito pubblico la rilevanza della prevenzione per il conseguimento della piena efficacia e sostenibilità dei sistemi di tutela della salute. Nell’ambito della prevenzione, inoltre, è tornato a essere cruciale il ruolo specifico dei vaccini, soprattutto con riferimento alle patologie a elevata trasmissibilità. Nel corso dell’evento “Vaccinazione antinfluenzale: verso una nuova concezione di Valore” che si è da poco tenuto in SDA Bocconi, è emersa la necessità di strutturare politiche di scelta, acquisizione e utilizzo dei vaccini antinfluenzali sempre più basate sul valore, soprattutto alla luce del rischio che l’allentamento nell’utilizzo dei dispositivi per limitare il contagio non solo riporti, nella stagione 2022-2023, i tassi di influenza stagionale ai livelli sperimentati prima della pandemia, ma produca anche una ripresa di vigore dell’indice di contagio da coronavirus.


“La Stampa” - 14 marzo 2022
L'effetto farfalla sulle nostre tavole
di Carlo Petrini

Può il conflitto scoppiato in Ucraina causare una nuova rivolta del pane in Egitto? Ahimè sì, ci sono le condizioni affinché ciò avvenga.
Lo scoppio della guerra in Ucraina, sconcertante, inaspettata e in nessun modo giustificabile, ci fa sentire nuovamente impotenti e sopraffatti da circostanze che vanno ben oltre il nostro controllo. E in un mondo profondamente interconnesso, ci riporta inoltre a fare i conti con le implicazioni negative del cosiddetto "effetto farfalla". Ecco allora che le conseguenze di un evento drammatico circoscritto a una specifica area geografica, si possono manifestare in modi a volte anche inaspettati in aree del pianeta molto lontane; ponendo le basi per crisi gravi e durature.
Dico questo riferendomi nello specifico al settore agroalimentare; conscio di un triste dato di fatto: conflitti e fame sono fenomeni intimamente connessi, al verificarsi di uno l'altro segue quasi naturalmente.


"Il Sole 24 Ore" - 13 marzo 2022
La sottrazione come forma di igiene mentale
di Giorgio Vallortigara
Buone pratiche

Un importante editore notava che oggigiorno il ruolo tradizionale dei filosofi è stato preso in carico dagli scienziati, i quali dispensano, assieme a originali soluzioni ai problemi che ci affliggono, una certa disincantata saggezza. Paolo Legrenzi, affermato scienziato cognitivo, ha dato alle stampe un delizioso volumetto sulle virtù della sottrazione. L’autore nota come nella storia delle idee sia stato riconosciuto relativamente tardi il ruolo della sottrazione e ne fornisce alcune interessanti dimostrazioni in vari settori disciplinari.


“La Stampa” - 13 marzo 2022
L'insegnante di geografia simbolo della rivolta a scuola
di Cesare Martinetti
I media di Mosca

C'è un fronte di guerra anche nelle scuole, dove la censura è ormai così integrata da agire in funzione preventiva. Sulla Novaja Gazeta di ieri si leggeva la storia di Kamran Manafly, un insegnante di geografia di 28 anni della scuola n. 498 del prestigioso quartiere Taganka, non lontano dal cuore di Mosca. L'8 marzo Kamran ha pubblicato questo suo pensiero su Instagram: «Non voglio essere uno specchio della propaganda di Stato, sono orgoglioso di essere un insegnante! La mia coscienza non mi dà fastidio. Amo assolutamente ogni studente che ho avuto, ho e avrò». La Novaja, il giornale di Anna Politkovskaja, uccisa nel 2006 per le sue denunce per le atrocità commesse dai russi in Cecenia, l'ha pubblicato integralmente con questa spiegazione: «È così innocente che anche le condizioni di censura militare non ci impediscono di pubblicarlo».


“La Stampa” - 13 marzo 2022
Se i bambini imparano la parola accoglienza
di Marika Surace

«Ma come faremo a parlare con loro se non conoscono l'italiano?». La domanda di Gaia, 9 anni, giunge dopo giorni di attesa, quando nella sua scuola, una primaria di Vanzaghello, plesso in provincia di Milano, si diffonde la notizia che arriveranno presto dei bambini ucraini a sedersi accanto ai coetanei italiani. Quando, dallo scorso novembre, ho iniziato a insegnare educazione civica a Gaia e ai suoi compagni di IV elementare, non pensavo che così presto concetti astratti come libertà di espressione e principi fondamentali della Costituzione, oppure la storia delle discriminazioni sarebbero diventati la realtà di cui discutere ogni giorno, anche tra i banchi di scuola, anche con i più piccoli. Che chiedono, vogliono capire, fanno domande importanti.


"Domani" - 13 marzo 2022
Il nucleare pulito che serve alla transizione verde non c'è
di Giuseppe Cima

La fusione nucleare è stata studiata per più di settant'anni, ripercorriamo la storia di questa elusiva fonte d'energia per individuare alcuni punti fermi e mettere un po' d'ordine fra le molte proposte sul tappeto.
A leggere i giornali si è indotti a pensare che la fusione nucleare per la produzione di energia elettrica sia a portata di mano e che, diversamente dalla vecchia fissione, sia più economica, più pulita e più sicura. D'accordo non è ancora in rete, si sostiene, ma dipende da noi quanto in fretta ci fornirà energia. Lo dice per esempio l'amministratore delegato dell'Eni, Claudio Descalzi, al Comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica (Copasir) in un'audizione del 9 dicembre scorso.


"La Repubblica" - 12 marzo 2022
“Prof, ma perché?” La voglia di capire degli studenti più forte della paura
di Ilaria Venturi
Il racconto dei docenti alle prese con le domande in classe “C’è il rischio nucleare?” “Anche noi andremo a combattere?”

Incalza una studentessa: «Si dice che la prima vittima della guerra è la verità: voi a che fonti vi affidate?». Suona la campanella all’istituto tecnico Marco Polo di Firenze, c’è la ricreazione, ma i ragazzi non si alzano, frigge la voglia di capire.

Le domande sono a raffica, anche da altri istituti collegati a distanza: «Ma il ruolo della Cina?»; «Come si può parlare di neutralità, quella della Russia è invasione»; «Quale necessità dell’Ucraina e della Moldavia di entrare nella Nato?»; «E la Siria?». Ed ecco l’interrogativo che inquieta, sparato all’ultimo: «Ma le armi nucleari saranno usate?». Tra paura e voglia di capire, la generazione che non conosce il film Day After ma l’apocalittico Don’t Look Up , che ha provato l’ansia da pandemia e gridato al mondo che non esiste un pianeta B, è sconcertata di fronte a una guerra che esce dai videogiochi ed entra in TikTok e bussa alle porte di casa. Il conflitto in Ucraina nelle aule è uno tsunami. Prof, ce ne parla? Prof, cosa ne pensa? Prof, ma quando finirà? Finirà?


"La Repubblica" - 12 marzo 2022
La frontiera fragile tra noi e l’orrore
di Paolo Rumiz
Il racconto

Come soffia il vento sulla mia frontiera. Vento gelido di Nordest. Passa sulle trincee della Grande guerra, fischia nei rottami delle garitte jugoslave sull’ex cortina di ferro, si infila nelle fessure, toglie il sonno. Viene da lontano. Sa di steppe e di neve. Porta profughi a migliaia, ci frusta il viso. Ci avverte che ogni diaframma è saltato tra noi e gli spazi sterminati che hanno inghiottito le armate di Hitler e Napoleone. C’è un’invasione, l’Europa è in allarme. Ma è dal ’14 che l’Ucraina è in guerra.
Dov’era la politica in questi otto anni? Pensava ad altro: ai rifugiati, al Covid. E noi per anni abbiamo vissuto di emergenze in una sequenza monotematica che ignorava il resto del mondo. Ora c’è l’Ucraina, e anche l’Ucraina cancella tutto il resto fino a quando un nuovo allarme mondiale la sostituirà. La pandemia continua, ma non è più un tema. Avanti così, in una rete di amnesie che ci espone a bruschi risvegli.


"La Repubblica" - 12 marzo 2022
Il compito di noi adulti è riportare alla Storia i ragazzi persi nelle stories
di Viola Ardone

Dalla Storia alle stories, e ritorno: la guerra del nuovo millennio va in diretta sui social.
Spettatori attoniti e smarriti sono i più giovani, la cui principale fonte di approvvigionamento all’attualità è lo smartphone.
Piattaforme come TikTok, YouTube e Instagram, che costituiscono forse l’80% della dieta mediatica dei ragazzi, traboccano di video, immagini, suoni che ritraggono la guerra, ora per ora, minuto per minuto. Le notizie raggiungono i più giovani senza alcun filtro e senza la mediazione di uno sforzo interpretativo che metta in fila il prima e il poi, le cause e gli effetti, le premesse e le conseguenze. Sfogliando i video, brevissimi, concitati, accompagnati da musiche spesso ansiogene, che si susseguono a velocità tale da non permettere l’elaborazione dei contenuti, si alternano in caotico disordine: meme su Putin, scoppi, carri armati che puntano sui civili, parodie su Zelensky, militari che postano stories, fuochi nella notte amplificati dalla colonna sonora rock.


"La Repubblica" - 12 marzo 2022
Dal bestseller di Fabio Geda alla cittadinanza italiana
di Enaiatollah Akbari
Il caso

Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda, bestseller che dalla prima uscita nel 2010 ha venduto oltre 600mila copie ed è stato tradotto in 32 paesi, racconta il lungo viaggio di Enaiatollah Akbari dall’Afghanistan dei talebani verso il nostro Paese. Sono trascorsi 18 anni dalla partenza dalla sua terra e Enaiatollah ha ottenuto la cittadinanza italiana. Ecco il testo che ha scritto per i lettori di Repubblica.
Sono italiano. Dopo diciotto lunghi anni, posso finalmente dirlo e attestarlo: sono italiano. Ma non solo: da adesso sono anche libero di viaggiare al di fuori dello spazio Schengen, ovunque io voglia andare, senza dover richiedere con largo anticipo un visto e numerosi permessi, che spesso vengono negati.


“Corriere della Sera” - 11 marzo 2022
La ricerca? Meglio se è pura
di Carlo Rovelli
La nascita della Fondazione Blaumann indica la via da percorrere. Purtroppo l’Italia è rimasta molto indietro Diamo priorità alla scienza di base, coltivata nelle università Affidarsi ai comitati di «esperti» penalizza le idee migliori

È nata in questi giorni la Fondazione Blaumann, per iniziativa di un lungimirante ingegnere bresciano, Giovanni Franceschini. La Fondazione ha l’obiettivo di sostenere la ricerca teorica fondamentale: ricerca che non mira direttamente ad applicazioni, a sviluppare quanto c’è già, o a nuova tecnologia sulla base di quanto sappiamo, mira invece a capire più a fondo le cose. Chiederci «cosa c’è dietro» quello che vediamo: cercare la migliore struttura concettuale per comprendere la realtà. Prendo spunto da questa splendida iniziativa per alcune considerazioni sul valore della scienza pura e su come possa essere sostenuta, perché penso che questo valore lo stiamo perdendo di vista, anche nella logica degli investimenti in corso per la ricerca.


“La Stampa” - 10 marzo 2022
Trascurare gli asili nido è lo specchio della nostra cultura
di Chiara Saraceno
L'intervento

A fine febbraio è scaduto il termine per le candidature, inviate da parte degli Enti locali, per ottenere i fondi Pnrr destinati a mense, palestre, asili nido e scuole dell'infanzia e per ospitare una delle 195 scuole nuove previste dal Piano. L'adesione è stata massiccia e per richieste di finanziamento di gran lunga superiori ai fondi disponibili per tutti i settori, salvo che per i nidi, dove le richieste di finanziamento riguardano solo la metà dei fondi disponibili: 1,2 miliardi rispetto ai 2,4 miliardi stanziati. Siamo quindi ben lontani dal raggiungere l'obiettivo minimo di una copertura del 33% su tutto il territorio nazionale.


"Il Sole 24 Ore" - 10 marzo 2022

I microbi «estremi» diventano alleati, dall’industria alla transizione green

di Jacopo Pasotti

Ricerca. Rimasti lontani dagli occhi della scienza e nascosti tra i ghiacci e vulcani, gli estremofili aprono prospettive interessanti: grazie ai progressi tecnologici degli ultimi 20 anni gli scienziati indicano le possibili applicazioni pratiche in diversi ambiti

 

Sono invisibili, li vogliamo pulire con un colpo di straccio, eppure i microbi sono essenziali per la vita sulla Terra, inclusa la vita umana. Ogni processo nella biosfera è legato alla capacità apparentemente infinita dei microbi di trasformare e di lasciarsi trasformare dal mondo intorno a loro.   In un paio di manciate di terra possono esserci fino a 7 miliardi di microorganismi. Se avessero diritto di voto per noi sarebbe un problema: in breve sarebbe vietato l’uso della candeggina.


"La Repubblica" - 10 marzo 2022
Il destino di una guerra nel cuore dell’Europa
di Edgar Morin
L’analisi

Mentre scrivo, ricordo l’angoscia che mi assalì quando ci fu la crisi dei missili di Cuba del 1962. Ero ricoverato a New York, in ospedale, e il mio amico Stanley Plastrick mi aggiornava quotidianamente, dicendomi giorno dopo giorno che New York rischiava di essere rasa al suolo da una bomba atomica. Poi si arrivò a un compromesso e Krusciov ritirò i missili. Oggi, in modo diverso, vedo che siamo prossimi all’orlo del precipizio e nell’incertezza più completa circa il domani.
Cerchiamo di vederci chiaro e di capire ciò che è a uno stesso tempo facile e complesso. La semplicità sta nel fatto che vi sono un aggressore e un aggredito, che l’aggressore è una grande potenza e l’aggredito è una nazione pacifica.


"Il Sole 24 Ore" -  8 marzo 2022

Le università in campo per far crescere le laureate Stem

di Greta Ubbiali

Formazione. Dai Politecnici di Milano e Torino alla Sapienza si moltiplicano iniziative e borse di studio per supportare le studentesse

 

Il mercato del lavoro ha bisogno di più aspiranti ingegnere, softweriste e analiste dei dati. Oggi solo due dei sette cluster etichetta ti come lavori del domani dal World Economic Forum hanno raggiunto la parità di genere. La maggior parte evidenzia ancora una grave sotto-rappresentazione. Il divario si approfondisce nei settori che richiedono disruptive technical skill: nel cloud computing le donne rappresentano il 14% della forza lavoro, nell'ingegneria il 20%, e in data e AI il 32%.


“La Stampa” -  8 marzo 2022
Olga, insegnante
di Monica Perosino
"Leggo Bulgakov sotto le bombe l'empatia vincerà"

Ci sono molti modi per combattere una guerra, quello più ovvio è imbracciare un fucile. Poi c'è il modo di Olga Nesterova, 60 anni, insegnante di lingua e letteratura russa a Kharkiv. Lei, che dopo «tanta vita» non avrebbe mai immaginato lo strazio in cui è intrappolata ora, resiste nella sua città martoriata dalle bombe e straziata dall'inconcepibile. Resistere non significa mai desistere, né tantomeno arrendersi al destino e alla paura. Quando rimbombano i colpi e le sirene impazziscono corre nel bunker della sua stalinka, le case costruite per gli alti funzionari sovietici. Poi risale lentamente i cinque piani. Più volte al giorno, più volte nella notte.


“La Stampa” -  8 marzo 2022
Alina, medico
di Francesca Mannocchi
"Madre nazionalista padre filosovietico ho la guerra in casa"

Un anno fa, di fronte alla possibilità che i russi allargassero la guerra dal Donbass a tutta l'Ucraina, Alina Elekterava si diceva: fosse questo il caso, scapperei. Quando i suoi amici andavano a iscriversi all'Unità di Difesa Territoriale, capiva e non capiva. Capiva il patriottismo ma la guerra restava una sirena d'allarme in lontananza.

Poi il 24 notte ha capito con lo scoppio delle bombe quale sarebbe stata la sua strada. Restare. Ha preso il suo bagaglio medico e si è messa a disposizione della Difesa Territoriale anche lei. Quando spiega la guerra dice: «è come se un vicino spiasse alla tua finestra per mesi, anni, cercando di scovare i tuoi punti deboli, e poi un giorno entra nel tuo giardino e dice: posso fare meglio, mi prendo casa tua».


“La Stampa” -  8 marzo 2022
Dalle costituenti alle madri di Kiev
di Marta Cartabia
L'anticipazione dell'intervento del ministro della giustizia in programma oggi al padiglione italia dell'expo di dubai

Dalle costituenti alle madri di Kiev: il cammino delle donne verso un'effettiva parità è un lungo viaggio segnato da conquiste raggiunte, ostacoli rimossi, ma anche da brusche frenate, innescate da crisi internazionali, come pandemia e guerra.
Per parlare dello "status delle donne nelle istituzioni" vorrei richiamare due immagini. La prima ci restituisce i volti in bianco nero delle 21 donne elette all'Assemblea Costituente, che sorridono su una parete della Camera dei deputati. La seconda è una foto di qualche settimana fa che ritrae insieme la presidente della Commissione europea, la presidente del Parlamento europeo e quella della Banca centrale europea: tre donne ai vertici delle istituzioni dell'Unione europea.


“Corriere della Sera” -  7 marzo 2022
Il realismo di Kant su pace e democrazia
di Antonio Polito

Dal movimento pacifista è stato evocato in questi giorni un celebre scritto di Kant, «Per la pace perpetua», saggio filosofico-politico baciato da un secolare successo. Ma questo testo, per quanto scritto nel 1795 e inevitabilmente utopico, è scevro di ogni ingenuo irenismo, e anzi è intriso di un grande e profetico realismo, che vale la pena rileggere oggi.
Uno degli articoli preliminari di questo Trattato recitava infatti: «Nessuno Stato deve intromettersi con la forza nella costituzione e nel governo di un altro Stato», poiché l’intervento di «potenze straniere sarebbe violazione dei diritti di un popolo indipendente».


“Corriere della Sera” -  7 marzo 2022
Formiche mentali
di Alessandro D’Avenia
Questi dati precedono la pandemia che non ne è la causa, ma che ha peggiorato l’esistente, soprattutto con la chiusura delle scuole: ansia e depressione sono raddoppiate (1 adolescente su 4 ha sintomi depressivi e 1 su 5 disturbi d’ansia). Sul suicidio e i suoi sintomi c’è una rimozione collettiva. Che cosa possiamo fare?

Mentre scrivevo questo pezzo ho ricevuto una brevissima lettera da un quindicenne: «Buongiorno professore, mi scuso se mi permetto di scriverLe questa mail pur non essendo un Suo studente e di abusare del Suo tempo. Sarò breve. Non ho avuto genitori, non ho maestri, non posso avere amici: non ho e non sono nulla. 1. Che faccio? 2. Perché devo pagare io il conto? 3. Che se ne farebbe, Lei, di me?». Come si vede il più delle volte sono richieste di relazioni significative, tentativi di uscire da una solitudine soffocante, in assenza degli adulti di riferimento.


“Corriere della Sera” -  7 marzo 2022
Le donne ucraine del nostro 8 marzo
di Silvia Avallone

Le prime testimonianze che cerco nei resoconti di guerra riguardano le donne e i bambini. Perché sono stati, in qualsiasi epoca e latitudine, esclusi dalla Storia, sue vittime e, credo, suo possibile riscatto.
Se nei libri di storia le donne hanno trovato pochissimo spazio, quando nelle nostre case sono arrivate le immagini in diretta dal Kosovo, dal Ruanda, dall’Afghanistan, almeno abbiamo potuto vederle in volto. Nei loro occhi ho sempre riconosciuto una domanda sbalordita, un «perché» afono con un punto di domanda inciso nelle pupille. Come se la guerra fosse un linguaggio incomprensibile, che non c’entrava nulla con la realtà di tutti i giorni, i neonati al seno, le amiche, i desideri. Provavo la loro stessa incomprensione.


"Il Sole 24 Ore" -  6 marzo 2022
Complesso è diverso da complicato: per questo serve multidisciplinarietà
di Manlio Di Domenico
Approcci scientifici. Un fenomeno biologico, sociale ed economico come la pandemia ha effetti non comprensibili con l’analisi delle singole parti: la conoscenza scientifica può progredire solo con un approccio non riduzionistico

Una pandemia è un complesso fenomeno biologico, sociale ed economico. “Complesso” è molto diverso da “complicato”: il primo si riferisce alle componenti di un sistema e alle loro interazioni, il secondo si usa per caratterizzare un problema in relazione al suo grado di difficoltà. Un problema complicato richiede molte risorse per essere approcciato, ma può essere risolto; un problema complesso non garantisce che vi sia una soluzione unica e ottimale, ma è spesso caratterizzato da molteplici soluzioni che coesistono, alcune migliori di altre e molte egualmente valide. Per aver analizzato e meglio compreso la seconda classe di problemi, trovando applicazioni in svariate discipline scientifiche, Giorgio Parisi è stato insignito del premio Nobel per la Fisica nel 2021.


“La Stampa” -  5 marzo 2022
Borse, finanza e occupazione chi paga il prezzo della guerra
di Paul Krugman

Il miracolo ucraino potrebbe non durare. Il tentativo di Vladimir Putin di vincere in fretta e con poca spesa, conquistando le città più importanti con forze relativamente leggere, ha dovuto far fronte a una considerevole resistenza, ma i carri armati e le armi pesanti stanno guadagnando terreno. E, malgrado l'incredibile eroismo del popolo ucraino, è ancora più plausibile che implausibile che, alla fine, tra le macerie di Kiev e di Kharviv sarà piantata la bandiera russa.


“Corriere della Sera” -  5 marzo 2022
La premio Nobel Svetlana Aleksievich: «Perché oltre il 60 per cento dei russi sostiene Putin»
di Fabrizio Dragosei

Svetlana Aleksievich vive in Germania da quando ha dovuto lasciare ancora una volta la sua Bielorussia dopo la repressione delle manifestazioni democratiche del 2020. Ci eravamo sentiti al telefono quando lei aveva denunciato che uomini mascherati stavano tentando di entrare nel suo appartamento. Gli ambasciatori di vari Paesi europei andarono a casa sua fino a che non fu costretta ad andar via. Lukashenko era stato salvato da Putin. «Tutti erano stati arrestati o erano dovuti fuggire all’estero».

Il premio Nobel per la Letteratura ricevuto nel 2015 non la proteggeva più.


“Corriere della Sera” -  3 marzo 2022
L’anno in cui la mia vita è cambiata
di Gino Strada

Avevo frequentato una delle scuole di specialità più autorevoli d’Italia e avevo studiato i trapianti cuore- polmone in due delle migliori università al mondo. Esperienze importanti, tecnicamente solide, ma niente che mi avesse preparato davvero a ritrovarmi in un ospedale per feriti di guerra
dall’altra parte del mondo.

Per molti mesi avevo operato pazienti colpiti da proiettili e schegge di bomba, dilaniati dalle mine antiuomo, senza avere il tempo o la capacità di pensare. Ero preso dal lavoro e insieme stordito. Pur avendo lavorato per anni nella chirurgia d’urgenza, non avevo mai visto ferite così orribili, devastanti (...) Il lavoro mi interessava moltissimo, facevamo la grande chirurgia dell’addome, la chirurgia toracica.


"Il Sole 24 Ore" -  3 marzo 2022
Registro elettronico, a scuola le garanzie sono più nebulose
di Alessandro Longo
Il caso

Il registro elettronico è obbligatorio a scuola e si è via via arricchito di servizi associati, di comunicazione e collaborazione a distanza, anche sull’onda della pandemia. A questo boom non è corrisposta però una crescita parallela di tutele e vincoli, da parte di autorità e governo, sui dati usati dal registro e relativi servizi. A quanto confermano sia dal Garante Privacy sia dal ministero dell’Istruzione ci sono solo le classiche e generiche norme privacy a proteggere studenti (e genitori) da usi impropri di questi dati.