raccolte cd
timberland euro, timberland uomo 6 inch stivali, timberland uomo barca stivali, timberland uomo earthkeepers, timberland uomo euro hiker stivali, timberland uomo nellie chukka, timberland uomo rotolo top stivali, timberland uomo scarpe da spiaggia, timberland donna 6 inch stivali
Sui quotidiani e periodici gennaio 2021

# F.d’Aloja,Un uomo di lava e di miele # M.Bugliesi,M.Degli Esposti,G.Lauria Pinter,Ricerca e università, opportunità imperdibile # A.Stille,Potere dei social le domande senza risposta # A.Pellai,Smartphone ai minori, prima dei tredici anni è un "rischio estremo" # Kamala H.,“La mia lotta per i diritti dei più deboli” # F.Cerati e A.Codignola,Tra Covid e mutazioni parola d’ordine sequenziare # E.Bucci,La scienza che salverà il mondo # M.Bucchi e M.Sideri,La sfida dei vaccini tra privacy e tecnologia # C.Saraceno,Diseguaglianze tra i banchi Un nuovo patto per i diritti # D.Autieri,Il neuropsichiatra Vicari “Non è colpa solo dei social Mai il cellulare agli under 12” # G.Remuzzi,I vantaggi di rinviare il richiamo # A.Codignola,Covid-19, le big del pharma puntano sulla collaborazione # L.Segre,Nedo, la forza di ricominciare # A.Barbero, I paradossi delle biblioteche proibite dove entrano soltanto pochi eletti # G.Vallortigara,Quanto ci piace quel lato sinistro! # G.Corbellini,La leggenda del pesce rosso # M.L.Colledani,Silenzio, parla la neve # P.Bricco,Metti una sera a cena da Ruben, a Milano Pasti a 1 euro per chi è diventato povero # F.Kostoris,Scomparsa la parità di genere # Scienziate per la società,Perché dei vaccini possiamo fidarci # J.C.De Martin,Missione: social media responsabili # E.Santoro,Terapie digitali, un mercato da 9,4 miliardi L’Italia è pronta? # P.Legrenzi,Se la causa è solo apparente # P.Colonnello,"Senza scuola, sport e amici è una generazione dimenticata" # M.Maggiani,Quando la Repubblica ci salvò la vita # G.Ippolito,F.Locatelli,N.Magrini,G.Strada,Cara Europa ci salviamo solo insieme # A.Robecchi,Gli studenti non fanno Pil # P.Giordano,Ripartire (subito) dai dati # G.Corbellini,Quei no vax di Kant e RousseauM.Ceruti,Sentirsi così vicini anche se più lontani # U.Bottazzini,Matematico sì, ma con filosofia # A.Benini,Oscuro brodo primordiale # I.Capua,Il «fattore virus» che determina una pandemia #


"Il Foglio Quotidiano" -  30 gennaio 2021
Un uomo di lava e di miele
di Francesca d’Aloja
Storia, sentimenti ed epopea di Haroun Tazieff, il vulcanologo francese che sfidò il fuoco degli dèi

In Sneffels Yoculis craterem kem delibat umbra Scartaris Julii intra calendas descende, audas viator, et terrestre centrum attinges". Agli innumerevoli lettori di Jules Verne, il criptico messaggio risulterà chiaro. A chi invece si fosse perso l'occasione di esplorare dimensioni parallele insieme al formidabile scrittore, suggerisco di colmare la lacuna (soprattutto in questi tempi immobili), magari cominciando proprio dal messaggio cifrato contenuto nel romanzo Viaggio al centro della Terra: "Nel cratere Yòkull dello Snaeffels che l'ombra dello Scartaris tocca alle calende di luglio, scendi, coraggioso viaggiatore, e raggiungerai il centro della terra".  E' ciò che farà il professor Lidenbrock, protagonista del fantasmagorico romanzo, ed è ciò che realmente fece l'uomo di cui voglio parlarvi.


“Corriere della Sera” - 30 gennaio 2021
Ricerca e università, opportunità imperdibile
di Michele Bugliesi, Mirko Degli Esposti, Giuseppe Lauria Pinter
Recovery fund Occorre un finanziamento aggiuntivo di circa 12 miliardi di euro annui, per raggiungere il livello medio europeo

Secondo un recente sondaggio di Swg, il 61% degli italiani destinerebbe le risorse del Recovery fund a ricerca e istruzione. Al primo posto la sanità, indicata dal 75% degli intervistati. Questa empatia nei confronti di ricerca e istruzione, persino maggiore di quella riservata alla riduzione delle tasse citata dal 50%, è una novità che contiene un seme da annaffiare con cura. Per quanto tardiva, e quali che siano le ragioni che la motivano, deve essere trasformata in un'adesione collettiva — politica e sociale — a un principio: nulla come la conoscenza e la possibilità di ampliarne i confini rende un Paese prosperoso. Ma tra la scontata condivisione che il futuro dipende dalla formazione delle nuove generazioni e la possibilità che ciò si concretizzi sta la volontà di identificare le priorità e di investire sulla loro attuazione.


"La Repubblica" -  29 gennaio 2021
Potere dei social le domande senza risposta
di Alexander Stille
Dal diritto di censurare un leader politico, piuttosto che un altro al controllo delle fake news. Il ruolo
delle piattaforme è un’incognita

La decisione di Facebook e Twitter (insieme ad altri) di vietare all’ex presidente Donald Trump l’accesso alle loro piattaforme, dopo l’assedio al Congresso degli Stati Uniti del 6 gennaio scorso, era stata generalmente accolta con sollievo, contribuendo ad abbassare la temperatura politica.
Ma la mossa ha sollevato una serie di domande che ancora aspettano una risposta: una manciata di dirigenti non eletti dovrebbe decidere a quali informazioni hanno accesso miliardi di persone in tutto il mondo? Perché vietare le false affermazioni di Trump sulle elezioni del 2020 pur continuando a consentire ai leader autocratici di Cina e Iran di fuorviare e manipolare il loro popolo? E che dire della responsabilità dei social media nel creare la palude malarica di disinformazione che ha aizzato la folla al Campidoglio?


“Corriere della Sera” - 27 gennaio 2021
Smartphone ai minori, prima dei tredici anni è un "rischio estremo"
di Alberto Pellai

Negli ultimi anni noi genitori abbiamo permesso ai nostri figli di avere in mano uno smartphone personale sempre prima. Gli smartphone abbattono la percezione del tempo e allontanano dal principio di realtà, due aspetti che in età evolutiva rappresentano fondamentali obiettivi educativi. Neil'online infatti si perde così tanto tempo che i genitori oggi sono sempre più preoccupati che la passione per social network e videogiochi dei loro figli li al¬lontani e demotivi nei confronti di studio, amicizia e sport. Il virtuale è diventato una sorta di «paese dei balocchi» di collodiana memoria: ci entri dentro e ti dimentichi tutto il resto.


"La Repubblica" -  27 gennaio 2021
“La mia lotta per i diritti dei più deboli”
di Kamala Harris
La vicepresidente spiega la lezione appresa nei tribunali negli anni da procuratore “Diseguaglianza e iniquità portano ingiustizia”

Nessuna delle esperienze avrebbe ispirato la mia visione politica più del decennio che avevo trascorso in prima linea come pubblico ministero. Il tribunale avrebbe dovuto rappresentare l’epicentro della giustizia, ma spesso si rivelava un epicentro d’ingiustizia.  Avevo frequentato le aule abbastanza a lungo da vedere le vittime di violenza riapparire anni dopo come responsabili, a loro volta, di crimini violenti.  Lavoravo con bambini cresciuti in quartieri così vessati dal crimine che registravano percentuali d’incidenza del disturbo da stress post-traumatico alte come quelle dei bambini delle zone di guerra.
Come sostituto procuratore, il mio lavoro era far condannare coloro che violavano le leggi. Ma parte della responsabilità non
ricadeva forse anche sul sistema e sulle comunità di origine?  Per me, essere un procuratore progressista significa capire e intervenire su questa dicotomia.


"Il Sole 24 Ore" -  26 gennaio 2021
Tra Covid e mutazioni parola d’ordine sequenziare
di Francesca Cerati e Agnese Codignola
Emergenza & Strategie. All’Italia serve una rete nazionale per la sorveglianza e il monitoraggio delle varianti. Ma è anche un investimento sul futuro del Paese

La parola d’ordine è sequenziare. Cioè decodificare le sequenze di Rna dei Sars-CoV 2 isolati dai tamponi monitorando così le mutazioni. Lo dice l’Oms, e lo dice l’Europa, e lo impongono i timori che le varianti compromettano l’efficacia di vaccini e anticorpi monoclonali.
Finora, infatti, lo si è fatto molto poco, e non solo in Italia: a fronte di 1,5 milioni di nuovi casi diagnosticati ogni settimana nel Continente, secondo lo European Center for Diseases Control (Ecdc) in media ogni paese sequenzia 150 campioni, e alcuni ne fanno meno di 20.


"Il Foglio Quotidiano" -  25 gennaio 2021
La scienza che salverà il mondo
di Enrico Bucci
Il 2020 non è stato solo l'anno della pandemia. La biologia molecolare (grazie ricercatori!), la sintesi più moderna del pensiero evoluzionistico e la teoria dell'informazione (grazie Google!) si sono incontrate per darci il vaccino anti Covid

Il 2020 sarà probabilmente ricordato come l'anno della pandemia da Sars-CoV-2. Il virus e la malattia hanno forgiato l'immaginario collettivo, modificato le nostre vite, seminato disastri e messo in dubbio quello che ragionevolmente potevamo immaginare del nostro futuro, sia a livello individuale che collettivo. Eppure, questo anno è stato notevole anche per gli avanzamenti scientifici realizzati. Guardando ali'indietro, vorrei provare a trasmettere al lettore il senso di meraviglia per quello che i ricercatori hanno raggiunto nel mio specifico campo di interesse, quello della biologia molecolare.


“Corriere della Sera” - 24 gennaio 2021
La sfida dei vaccini tra privacy e tecnologia
Di Massimiano Bucchi e Massimo Sideri

L'avvio della campagna di vaccinazione in Italia tra qualche ritardo e alcune polemiche costringe, come già era accaduto per il tracciamento dei contagi, a porsi alcune domande legate alla privacy e al contributo della tecnologia. Chi contatterà i cittadini italiani nell'ambito del più imponente sforzo logistico post bellico? È lecito pensare a delle liste dei vaccinati contro il Covid-19 e, dunque, creare implicitamente una «black list» di chi si rifiuta? È democratico istituire una sorta di «passaporto» dei protetti da una malattia che ha piegato il mondo e le nostre certezze e limitare le libertà di movimento degli altri cittadini? Ridotta così al suo succo politico la questione si rivela più un dilemma nel rapporto tra Stato e cittadini che tra cittadini e strumento tecnologico.


"La Repubblica" -  23 gennaio 2021
Diseguaglianze tra i banchi Un nuovo patto per i diritti
di Chiara Saraceno

L’ istruzione è lo strumento fondamentale per consentire lo sviluppo delle capacità e contrastare le disuguaglianze dovute all’origine sociale.  Per questo è un diritto costituzionalmente garantito.
Eppure in Italia essa non è offerta non solo nella stessa qualità, ma neppure nella stessa quantità a tutte le bambine/i e adolescenti, a partire dai primi anni di vita. I nidi a finanziamento pubblico sono scarsi e distribuiti in modo fortemente differenziato a livello territoriale. Stanti i criteri di accesso, e i costi dei nidi privati, la larga maggioranza dei bambini che frequenta un nido ha genitori con buon livello di istruzione, reddito medio alto e madre occupata, anche se non ci sono abbastanza posti neppure per loro. Sono di fatto esclusi i bambini di famiglie in condizione più modesta, tanto più se vivono nel Mezzogiorno.


"La Repubblica" -  23 gennaio 2021
Il neuropsichiatra Vicari “Non è colpa solo dei social Mai il cellulare agli under 12”
di Daniele Autieri
Il responsabile del dipartimento del Bambino Gesù

«Un genitore lascerebbe mai un bambino attraversare la strada da solo a 10 anni? Per il cellulare vale la stessa
regola».  La metafora di Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ospedale pediatrico
Bambino Gesù di Roma, aggiunge interrogativi e riflessioni al dramma della bambina di Palermo, deceduta per aver partecipato a una presunta challenge su TikTok.
«Tutti noi adulti — spiega Vicari — dobbiamo essere consapevoli che nella maggior parte dei casi le letture e le interpretazioni che un bambino dà di ciò che vede sui social sono dannose».


“Corriere della Sera” - 21 gennaio 2021
I vantaggi di rinviare il richiamo
di Giuseppe Remuzzi
Le seconde iniezioni posticipate per immunizzare più persone Ecco perché la scelta dell'Inghilterra è una strada possibile

Il nostro piano di vaccinazioni rischia di subire delle variazioni. Solo da Pfizer e Moderna avremmo dovuto avere 61,8 milioni di dosi nel corso dell'anno, ma i 40,5 milioni di vaccini di Pfizer non arriveranno nei tempi previsti e nemmeno i 21,3 milioni del vaccino Moderna, gli altri quattro (AstraZeneca, Sanofi-GSK, Curevac, Johnson & Johnson) non sono ancora autorizzati. Ma per uscire da questa emergenza dovremmo poter vaccinare prima dell'estate il maggior numero di persone possibile, un po' come si sta facendo in Inghilterra dove hanno già vaccinato più di 4 milioni di persone con una prima dose di Pfize-rBioNTech.


"Il Sole 24 Ore" -  19 gennaio 2021
Covid-19, le big del pharma puntano sulla collaborazione
di Agnese Codignola
Addio guerra commerciale. Sanofi potrebbe fornire una soluzione alla crisi delle forniture Pfizer, mentre la svizzera Lonza produce componenti per Moderna

La doccia fredda è arrivata venerdì scorso: nelle stesse ore in cui il presidente eletto Joe Biden prometteva, per i primi cento giorni di mandato, cento milioni di dosi di vaccino, l’americana Pfizer annunciava una diminuzione sostanziale della fornitura europea del suo vaccino per le prossime settimane. Il taglio, limitato in seguito a una sola settimana, a causa delle immediate proteste nazionali ed europee, ha messo in luce la grande fragilità di un sistema che fino a pochissimo tempo fa, come si è visto anche con la crisi dei vaccini antinfluenzali, poteva fare affidamento solo su qualche grande stabilimento, che ciascuna azienda decideva a quale farmaco o vaccino destinare.


“Corriere della Sera” - 18 gennaio 2021
Nedo, la forza di ricominciare
di Liliana Segre

Quando, ormai trent’anni fa, decisi di raccontare la mia esperienza di giovanissima deportata ad Auschwitz, molte scuole di tutta Italia cominciarono a invitarmi per ascoltare la mia testimonianza.
Quasi in ogni luogo ero stata preceduta da Nedo Fiano, il padre dell’autore, al quale, fin dal bellissimo titolo Il profumo di mio padre, è dedicato questo libro (in uscita domani per Piemme).
Nedo era alto, bello, vigoroso, vulcanico, estroverso: riportava con esattezza i fatti, le situazioni, i personaggi della tragedia che aveva attraversato, ma li impersonava come un attore consumato, alzava la voce o la riduceva a un sussurro, si commuoveva e piangeva sulla sorte sua e di tutta la sua famiglia assassinata dai nazisti.


“La Stampa” -  18 gennaio 2021
I paradossi delle biblioteche proibite dove entrano soltanto pochi eletti
di Alessandro Barbero
Tra precauzioni sanitarie e restrizioni cervellotiche, una situazione comatosa: la denuncia di Alessandro Barbero

La situazione delle biblioteche italiane è comatosa; e l'impressione di tutti coloro che ne avrebbero bisogno per poter fare il loro lavoro è che i ministri dei Beni culturali e dell'Università non se ne preoccupino affatto. Parlo di lavoro perché è bene chiarire che chiunque entri in una biblioteca lo fa per lavorare, non solo il personale ma tutti gli utenti. E gli utenti non sono pochi stravaganti con del tempo da perdere, ma tutti i ricercatori, i docenti e gli studenti italiani: sì,  anche gli studenti, che avrebbero bisogno quotidianamente delle biblioteche per preparare gli esami e la tesi. Milioni di persone, tra cui i figli e i nipoti di molti di coloro che leggono questo aticolo, sono nell'impossibilità di lavorare normalmente non a causa di restrizioni dolorose ma necessarie, bensì a causa di restrizioni cervellotiche, incomprensibili, che sembrano dovute al panico e al rifiuto di assumersi qualunque responsabilità.


"Il Sole 24 Ore" -  17 gennaio 2021
Quanto ci piace quel lato sinistro!
di Giorgio Vallortigara
Asimmetrie. È la parte del viso dove le emozioni si vedono di più: le persone si mettono in posa in maniera differente quando fanno una foto di famiglia o per un curriculum

In un celebre studio del 1973 gli psicologi Chris McManus e Nicholas Humphrey osservarono che in un campione di quasi millecinquecento ritratti era raffigurata preferenzialmente la parte sinistra del volto piuttosto che quella destra; ciò avveniva nel 68% dei casi nei ritratti di volti femminili e nel 56% di quelli maschili. L’effetto è stato poi confermato da numerose altre ricerche e riguarda non solo i dipinti, ma anche i disegni e le fotografie.


"Il Sole 24 Ore" -  17 gennaio 2021
La leggenda del pesce rosso
di Gilberto Corbellini
Meccanismi dell’attenzione. I cambiamenti ambientali non hanno affatto inciso sulle nostre capacità di concentrazione: il cervello è lo stesso, sono aumentati gli stimoli

Tra le tante leggende che circolano in rete, una delle più fortunate è che esistano prove scientifiche per cui la nostra capacità di attenzione, a causa dell’uso di Internet, sarebbe inferiore a quella di un pesce rosso. La narrazione vuole che nell’anno 2000 (esattamente in quell’anno!) eravamo capaci di concentrarci in media per 12 secondi, e che nel 2015 siamo scesi a 8. Il pesce rosso, senza Internet, sarebbe rimasto stabile a 9,2. Sull’origine e la diffusione del «mito del pesce rosso» esiste una analitica letteratura, che dimostra come è nato ed è stato alimentato dall’uso di false statistiche (del genere che useremmo solo il 10% del cervello), intercettando il bias retrospettivo che domina i nostri ragionamenti e ci porta a credere più facilmente che abbiamo perso qualcosa, piuttosto che guadagnato rispetto al passato.


"Il Sole 24 Ore" -  17 gennaio 2021
Silenzio, parla la neve
di Maria Luisa Colledani
Paesaggi. Daniele Zovi dà voce al bianco raccontandone le sue storie tra passeggiate sulle orme dei cervi, ghiacciai eterni, foreste, valanghe e lo sfregio ambientale di oggi

La neve è discreta e maestosa. Parla, sussurra appena, cerca di farsi sentire e l’ Autobiografia della neve di Daniele Zovi è quasi un vocabolario “nevese”-italiano ancora più sapido in questi giorni con l’arco alpino splendente nel suo mantello invernale. L’autore, già dirigente per trent’anni del Corpo Forestale dello Stato, dà voce al bianco, raccontando le sue storie e quelle della neve. E parte da un’osservazione: «la neve e il ghiaccio ci accusano soprattutto con la loro assenza. I numeri dei disastri che abbiamo provocato e la quasi totale incapacità di correggere i nostri comportamenti ci mostrano una situazione ormai irreversibile».


"Il Sole 24 Ore" -  17 gennaio 2021
Metti una sera a cena da Ruben, a Milano Pasti a 1 euro per chi è diventato povero
di Paolo Bricco
Vicepresidente dell’omonimo gigante del food, 39 anni, nel ristorante che sfama chi passa tempi difficili parla d’identità, visione e dignità a tavola con Valentina Pellegrini

«Sono anche malato», dice in maniera distinta ma senza alzare il tono l’uomo. Ha sui sessant’anni. Tiene il berretto sulla testa nonostante il calore della stanza. «E che cosa ha, signore?», chiede amorevolmente la ragazza. Potrebbe essere sua figlia. Le loro voci tagliano l’aria con delicatezza, senza la violenza e l’umiliazione che può comportare la perdita della salute e del benessere in chi un giorno, all’improvviso, si ritrova in difficoltà.


"Il Sole 24 Ore" -  14 gennaio 2021
Scomparsa la parità di genere
di Fiorella Kostoris

La parità di genere nel mercato del lavoro sembra uscita dal radar del Piano nazionale di ripresa e resilienza approvato dal Consiglio dei ministri (Pnrr), salvo come formula di rito.
Nella prima bozza (9 dicembre 2020), il Pnrr1 individua 4 obiettivi di fondo, chiamati Linee strategiche e la “Parità di genere” è la quarta, le altre essendo la “Modernizzazione del Paese”, la “Transizione ecologica”, la “Inclusione sociale e territoriale”. Mentre queste tre si espandono in varie Missioni, la quarta diviene un sottoinsieme della Missione 5, denominata “Parità di genere, equità sociale e coesione territoriale”.


“Corriere della Sera” - 13 gennaio 2021
Perché dei vaccini possiamo fidarci
di Scienziate per la società Anna Rubartelli Giulia Casorati Michela Matteoli Paola Romagnani Anna Mondino Maria Rescigno Rossella Marcucci Michaela Luconi Valeria Poli Lucia Altucci Barbara Bottazzi Francesca Fallarino

Philip Roth in «Nemesi» racconta della terribile epidemia di poliomielite a Newark nel '44. Roth paragona il bollettino polio trasmesso giornalmente alla radio a un bollettino di guerra, e ben descrive il groviglio di emozioni suscitate dall'epidemia: paura, confusione, rabbia, dolore, proprio come avviene oggi per Covid-19.
Nei primi anni 50 Albert Sabin mise a punto un vaccino orale contro la polio, che permise una rapida vaccinazione a livello mondiale. In Italia, questo vaccino fu reso obbligatorio nel '66. I meno giovani ricorderanno lo zuccherino dato a scuola, e l'euforia dei genitori nel realizzare che non ci sarebbero più stati bambini morti o paralizzati a causa della polio.


“La Stampa” -  13 gennaio 2021
Missione: social media responsabili
di Juan Carlos De Martin

Inevitabilmente - e giustamente - si discute della rimozione dai social media di quello che per qualche giorno è ancora il Presidente degli Stati Uniti, ovvero, l'uomo più potente del mondo. Ma la discussione, pur doverosa, non deve farci perdere di vista il problema complessivo. In altre parole, al di là del singolo albero della rimozione di Trump, come è fatta la foresta?
La foresta, ovvero la situazione attuale dei social media, è costituita da poche, enormi imprese private che, offrendo piattaforme semplici da usare e di elevate prestazioni, hanno creato i più grandi spazi di comunicazione della storia dell'umanità.
In proposito, il primo punto fondamentale da capire è che la natura privata delle piattaforme non esclude affatto la possibilità di regolarne i comportamenti.


"Il Sole 24 Ore" -  12 gennaio 2021
Terapie digitali, un mercato da 9,4 miliardi L’Italia è pronta?
di Eugenio Santoro
Digital health. Un documento di 40 esperti fornisce utili informazioni sul tema e sulle modalità di accesso

Si chiamano terapie digitali (o “digital therapeutics” o “DTx” in inglese) e promettono di essere la nuova rivoluzione della digital health. Da un paio di anni rappresentano l’argomento più interessante della sanità digitale: un po’ perché combinano la parola “digitale” con quella di “terapia”, concetto più famigliare ai medici e alle autorità regolatorie chiamate ad autorizzarne l’uso, un po’ perché, più di ogni altra applicazione delle nuove tecnologie al mondo della salute e della medicina, sono riuscite a creare una formidabile partnership tra mondo delle startup, dei grandi gruppi dell’informatica, dell’industria farmaceutica e del mondo scientifico/accademico.


"Il Sole 24 Ore" -  10 gennaio 2021
Se la causa è solo apparente
di Paolo Legrenzi
Scienze cognitive. Nella vita quotidiana l’uomo cerca in continuazione di capire la genesi degli eventi sfavorevoli. Un’operazione meno semplice di quanto potrebbe sembrare

«Se James Phipps non si ammalerà, allora l’inoculazione è efficace». Questa è la forma del ragionamento di Edward Jenner, un medico inglese di Berkeley, vicino a Bristol. Jenner nel 1796 scoprì la possibilità di vaccinare le persone rendendole invulnerabili ai virus, in questo caso quello del vaiolo. Aveva appena visitato Sarah Nelmes, una lattaia che aveva contratto il vaiolo bovino, malattia che inizialmente presenta sintomi di tipo influenzale simili all’odierno Covid-19: febbre e spossatezza.
Jenner fece un prelievo alla lattaia e inoculò James Phipps, il figlio di otto anni del suo giardiniere.


“La Stampa” -  10 gennaio 2021
"Senza scuola, sport e amici è una generazione dimenticata"
di Paolo Colonnello
Maria Carla Gatto Magistrato e presidente del tribunale per i minorenni di Milano "L'esplosione di rabbia collettiva deriva dall'incapacità di costruire rapporti di socializzazione "

Nella tragedia di questa pandemia c'è un esercito sofferente e silente di cui nessuno pare ccuparsi: i giovani. A tutti i livelli il disagio dei minori, che prima poteva manifestarsi nelle piazze, nelle scuole, nei fenomeni anche drammatici come quello della droga, oggi sembra scomparso, fuggito a ogni tipo di radar e controllo. Semplicemente non se ne parla più. Tranne quando poi, :come l'altra sera a Gallarate (ma prima a Napoli e Roma), improvvisamente cento ragazzini si trovano in una piazza per darsele di santa ragione.
Ed è un problema. Serio. Più di quanto uno si possa immaginare. C'è una realtà che sfugge alle cronache ma anche ai professionisti del settore, dagli psicologi ai sociologi, figuriamoci ai politici.


"La Repubblica" -  7 gennaio 2021
Quando la Repubblica ci salvò la vita
di Maurizio Maggiani
Milioni di bambini in fila nei dispensari scolastici per farsi vaccinare contro tubercolosi e vaiolo. La prima campagna di massa a tutela della salute del giovane Stato italiano. Così la ricorda lo scrittore

Sono un libertario, peggio, sono un anarcoide, peggio di più, riconosciuto come sedizioso di indole, in pratica un teppista ancora alla mia età non sopito. Eppure, da non crederci, provo rispetto, persino riconoscenza, per la giovane Repubblica in cui mio padre e mia madre mi hanno messo al mondo a un passo dalle macerie di un regime devastatore a cui erano sopravvissuti per un pelo. Questo nonostante tutte le tragedie, e le disgrazie, e le schifezze che di lì in poi ne sono venute.
Sì, rispetto e gratitudine, perché è alla Repubblica che devo il fatto puro e semplice di essere cresciuto sano e istruito. Tutto qui, ma questo è stato fatto. Quella Repubblica, l’unico bene che mi ha portato in dote mio padre, costruita con le mani sue, quella Repubblica fondata sulle fatiche, in una dozzina di anni, il tempo che ho fatto in tempo a crescere, si è liberata di ciò che poteva uccidermi, storpiarmi, asservirmi a una condizione di servile minorità: la tubercolosi, la poliomielite, il vaiolo, la difterite, l’analfabetismo. Già, tutto qui.


“La Stampa” -   6 gennaio 2021
Cara Europa ci salviamo solo insieme
di Giuseppe Ippolito, Franco Locatelli, Nicola Magrini, Gino Strada

Caro direttore, all'inizio di novembre, insieme ad altri colleghi italiani ed europei, abbiamo promosso un appello per la creazione di un nuovo modello di preparedness europea contro le malattie infettive, che è stato pubblicato in due delle maggiori riviste scientifiche mondiali ma che in Italia, purtroppo, ha avuto minima eco. Preparedness è una parola inglese che possiamo tradurre con «preparazione», ma che in realtà vuol dire molto di più: vuol dire sorveglianza attiva, capacità di reazione rapida,
programmazione compiuta ed efficace delle risorse mediche e di laboratorio, presenza di una catena di comando corta e rapida, di un piano di valutazione dei rischi, attuazione degli interventi e ricerca coordinato a livello transnazionale e scambio di dati esaustivo e trasparente nei casi di emergenze pandemiche come quella che stiamo vivendo.


"Il Fatto Quotidiano" -  6 gennaio 2021
Gli studenti non fanno Pil
di Alessandro Robecchi

"Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere". Bello, eh? Piero Calamandrei, un padre della Patria. Giusto. Bravo. Ma quando? Si era detto, per le superiori, per esempio, il 7 gennaio, con densità del 50 per cento, a rotazione. Poi alcune Regioni... Poi qualche partito... Poi di nuovo le Regioni... Insomma facciamo l'll, 0 forse dopo, vediamo. Che poi dipende pure da dove abiti, quale tattica di sopravvivenza ha scelto il presidente della tua Regione usando chiusure e aperture come pedine dei suoi scacchi, dagli equilibri romani di qualche palazzo o palazzetto, o segreteria, da qualche corrente, eccetera eccetera. Insomma, 'sto fatto dei sudditi e dei cittadini sì, è bello, ma magari lo rinviamo un po', perché qui non funzionano gli autobus.


“Corriere della Sera” -  6 gennaio 2021
Ripartire (subito) dai dati
di Paolo Giordano
Si deve ammettere innanzitutto, e purtroppo, che l'incertezza decisionale sulle superiori riflette l'incertezza scientifica che ne è alla base

Due ore di Consiglio dei ministri partoriscono una dilazione di quattro giorni nell'apertura delle scuole superiori. Poche ore prima di quella decisione, veniva dato l'annuncio di possibili «zone bianche» in cui, così s'ipotizza dal nome, il contagio praticamente non c'è. Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo si augura una decrescita della curva da metà mese, ma tutti noi ci prefiguriamo in zona gialla da lunedì. Intanto i principali indicatori dell'epidemia dicono tutt'altro e i contagi giornalieri restano sopra diecimila. Sembrava impossibile superare certi culmini di confusione dei mesi scorsi, ma ci siamo riusciti.


"Il Sole 24 Ore" -  3 gennaio 2021
Quei no vax di Kant e Rousseau
di Gilberto Corbellini
Vaccini. Inoculare la malattia ai sani suscitava disgusto ed era moralmente riprovevole. Oggi poco è cambiato

C’è chi pensa, fra cui «The Economist» del 12 dicembre scorso, che l’efficacia della campagna di vaccinazione contro il Covid in Europa sia a rischio. Gli studi sulla percezione delle vaccinazioni sono inquietanti. Se l’Eurobarometro dell’aprile 2019 registrava un 34% di cittadini che non si vaccinavano né vaccinavano i figli, il più recente studio Ipsos MORI rileva ben un 46% di contrari a vaccinarsi contro Covid-19 (in Italia 33%, stesso dato di uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità).
Lo scienziato e divulgatore Jonathan M. Berman ha pubblicato un saggio ricco di informazioni, benché carente nella profilazione storica e psicologica del problema.


"Il Sole 24 Ore" -  3 gennaio 2021
Sentirsi così vicini anche se più lontani
di Mauro Ceruti
Empatia. Ugo Morelli invita a scoprire una nuova dimensione della socialità

Scriveva il grande poeta romantico tedesco Friedrich Hölderlin: «Che cosa sono i secoli di fronte all’istante in cui due esseri si presagiscono e si accostano?». Oggi che, nelle fasi altalenanti di questa emergenza, e di altre forse non più improbabili, ci sarà vietato accostarci e il distanziamento fisico diventerà una norma sociale di prudenza, rischiamo di vivere nella nostalgia dell’intensità di quell’istante, e di rassegnarci a vivere un tempo reso monotono e meccanico dalle esigenze della sopravvivenza biologica? Come possiamo affrontare le crisi di vivibilità legate a questa o ad altre emergenze a cui andremo incontro? Non si tratta, forse, di prendere preliminarmente coscienza dell’«insostenibilità« del modello di vita relazionale, sociale ed economico precedente alla crisi e di correggerlo in profondità?


"Il Sole 24 Ore" -  3 gennaio 2021
Matematico sì, ma con filosofia
di Umberto Bottazzini
Matematici di profilo. Vita e meriti di Federigo Enriques, uno dei maestri della geometria algebrica italiana, che invitò Albert Einstein a Bologna e condivise con lui la necessità di allargare gli orizzonti della ricerca scientifica

Una folla di uomini di scienza venuti da ogni parte d’Italia, di professori e di studenti, il 22 ottobre 1921 si accalca nell’Aula Magna dell’Archiginnasio di Bologna per ascoltare le parole di Albert Einstein. Vi accorrono anche «umili artigiani e operai», assicura un testimone dell’epoca. La relatività è una teoria di moda, ne parlano i giornali. Quasi nessuno la capisce, ma l’esibizione di Einstein è accolta come «quella di un divo del bel canto su una scena lirica», si legge in una cronaca del tempo. A invitare l’illustre scienziato è stato Federigo Enriques, un geniale matematico, uno dei maestri della scuola italiana di geometria algebrica, che si è affermata su posizioni di riconosciuta avanguardia sulla scena internazionale.


"Il Sole 24 Ore" -  3 gennaio 2021
Oscuro brodo primordiale
di Arnaldo Benini
Le origini della vita. Tutte le culture, anche le più antiche e remote, hanno espresso il bisogno di formulare ipotesi sul tema, arrivando a conclusioni estremamente bizzarre

Il libro del giornalista scientifico inglese Michael Marshall è la storia di uno dei dilemmi che intriga l’umanità da quando ha l’uso di ragione: che cosa la vita sia e come sia sorta sulla terra. Tutte le culture, anche le più antiche e remote, hanno sentito e sentono il bisogno di mitologie o ipotesi sull’origine del mondo e della vita.
Memorabili le parole di Erwin Schrödinger del 1943 secondo le quali «La vita sembra dipendere da un comportamento ordinato e retto da leggi rigorose della materia, non basato esclusivamente sulla tendenza di questa a passare dall’ordine al disordine, ma basata in parte sulla conservazione dell’ordine esistente».


“Corriere della Sera” -  2 gennaio 2021
Il «fattore virus» che determina una pandemia
di Ilaria Capua
I comportamenti e i fattori chiave nella diffusione

Sembra incomprensibile, ma i virus pre-pandemici non creerebbero né pandemie né epidemie se solo li lasciassimo nei loro ecosistemi ed equilibri naturali. Insomma, potrei sintetizzare che i virus pre-pandemici hanno un loro «potenziale pandemico» che è molto legato alla loro via di trasmissione e alla loro contagiosità. Chiamiamolo quindi «fattore virus».
Il «fattore virus» non è l'unico elemento dell'incendio pandemico ma ne è la componente unica e insostituibile. Sono certa che più e più volte in questi anni si siano create condizioni analoghe per l'emergenza di un coronavirus pandemico ma che sempre, fino al 2020, moltissimi di questi si siano estinti mentre altri come Sars, Mers, influenza Aviaria,influenza Suina, Eboia e Zika sono state tenute più 0 meno sotto controllo nel giro di qualche mese. E perché la diffusione è stata contenuta in questi casi e con il Covid-19 no? Perché molto spesso sono proprio gli esseri umani che creano le condizioni affinché queste emergenze sanitarie si possano controllare oppure esplodano e abbiano poi delle ramificazioni di grande impatto.