Perché vediamo il mondo colorato?I primi mammiferi si ritagliarono abitudini di vita notturne, per sopravvivere in un mondo in cui le forme dominanti erano costituite dai rettili, che avevano occupato la maggior parte degli ambienti. Questo spiega le ragioni per cui in essi vi sia un così elevato sviluppo dei bastoncelli, che assicurano appunto una buona visione notturna. L'improvvisa estinzione dei grandi rettili rappresentò per i nostri lontani antenati un vero e proprio colpo di fortuna: gli ambienti lasciati liberi dai nostri predecessori, furono ben presto occupati dai mammiferi che si diversificarono e poterono venire allo scoperto, sviluppando così la visione ai colori. La sensazione di colore è resa possibile dal funzionamento d’insieme di tre tipi cromatici di coni. Perché l'uomo e molte altre scimmie sono tricromati e non dicromati, dal momento che anche con due soli tipi di coni potrebbero fornire la sensazione di colore? I motivi sono di tipo evolutivo. Gli studi di genetica e biologia molecolare hanno permesso di dimostrare che gli aminoacidi che compongono il pigmento dei coni blu sono notevolmente diversi da quella degli altri tipi di coni. Mentre i geni che codificano per il pigmento dei coni rossi e dei coni verdi sono situati sullo stesso cromosoma (il cromosoma X) a breve distanza l’uno dall’altro, il gene per il pigmento del cono blu è su un cromosoma diverso, il 7. Si può pensare che i primi placentati fossero dicromati e solo successivamente alcune scimmie svilupparono la tricromaticità. I due geni che codificano per i fotopigmenti presenti nei coni M ed L (i coni rossi e verdi), si sono formati per un fenomeno di duplicazione da un singolo gene che codificava per un pigmento nella zona verde giallo, avvenimento verificatosi in una epoca relativamente recente, all’incirca 40 milioni di anni fa, nel passaggio dalle scimmie più antiche (molte scimmie americane come i Cebi) alle scimmie più evolute (molte delle scimmie africane come i macachi e gli scimpanzé). Quale vantaggio comporta possedere due coni con sensibilità leggermente diversa nella zona del verde-arancio? Il vantaggio principale sarebbe stato di tipo alimentare, in organismi come i Primati, prevalentemente frugivori: una migliore capacità nel riconoscere i frutti maturi con colori variabili dal giallo al rosso, in grado di risaltare al meglio sullo sfondo verde del fogliame avrebbe reso questa mutazione vincente. Secondo alcuni ricercatori si sarebbe instaurato un circolo virtuoso fra scimmie tricromate ed alberi da frutta: le scimmie, disperdendo le loro feci, propagavano i semi delle piante con frutti colorati, per cui le piante producevano frutti sempre più vistosi dal punto di vista cromatico in modo da favorire la dispersione di un maggior numero di semi. Evoluzione della tricromicità
Spettro di assorbimento dei tre tipi di coni La percezione dei colori con due soli coni; animali che hanno questo tipo di percezione dei colori identificano i frutti in base a sfumature di verde
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