Una breve cronologia
1938
6/7/8 aprile
- In una serie di appunti predisposti per S. E. il ministro Dino Alfieri
dal Direttore Generale della Stampa Italiana presso il Ministero della
Cultura popolare viene scritto quanto segue:
Per
eliminare dalla circolazione gli scrittori ebrei, ebraizzanti, o comunque
di tendenze decadenti, occorre impartire ai direttori di giornali e
riviste, e agli editori un ordine perentorio e preciso,compilando una
lista di autori da evitare.
14 giugno – Presso il ministero della Cultura popolare viene
formata una Commissione per la bonifica libraria, che dovrà affrontare il
problema nel senso di eliminare o di impedire la messa in circolazione
di tutta quella merce italiana e straniera che troppo decisamente
contrasta con l’etica e i fondamentali principi del Fascismo.
26
giugno – Ernesto Codignola, direttore della rivista “ Civiltà
moderna” è invitato ad evitare collaboratori israeliti.
fine
giugno – Al Ministero della Cultura popolare è pronto un triplice
elenco di 335 nomi di giornalisti e pubblicisti “presunti ebrei”.
12
agosto – Con la circolare n. 12380, inviata ai provveditori, il
ministro dell’Educazione nazionale, Giuseppe Bottai, comunica che “non
debbono essere adottati nelle scuole libri di testo di autori di razza
ebraica”.
9, 10, 13 settembre- Con una circolare inviata, rispettivamente,
ai prefetti per le pubblicazioni periodiche, ai giornali e alle case
editrici, la direzione della Stampa italiana al Ministero della Cultura
popolare, promuove un censimento per conoscere la presenza di“ elementi
di razza ebraica” in quelle attività professionali.
30
settembre – Nella circolare n. 33 del Ministero dell’Educazione
nazionale viene inserito l’ elenco di 114 autori di libri scolastici “di
razza ebraica”, frutto di un censimento promosso dal ministro Giuseppe
Bottai presso i provveditorati, le scuole e le case editrici.
10 novembre – v. supra, art. 3 del R.D.L. “Integrazioni e
coordinamento…”
12 novembre – Nella riunione della Commissione per la bonifica
libraria, viene stabilito “ di rivedere la produzione
libraia dalla guerra in poi per togliere dalla circolazione,oltre a quello
che può essere politicamente in contrasto con le direttive del regime,
anche tutto ciò che sia antiitaliano, antirazzista,immorale e depressivo”.
Il lavoro di revisione per i libri per ragazzi è demandato al Ministero
dell’Educazione nazionale.
25 novembre – Il presidente della Federazioni degli editori, Franco
Ciarlantini, con una circolare riservata, invita gli editori ad una “autobonifica”.
Nella maggior parte dei casi, gli editori risposero senza fare nomi, ma
inviando i cataloghi.
12 dicembre – Nella riunione della Commissione per la bonifica
libraria, si precisa che “ sarà compilato un elenco di tutte quelle
opere che non sono degne di appartenere al patrimonio spirituale
dell’Italia perché ne tradiscono il grande retaggio ideale che il Fascismo
difende ne rinnova potentemente. I libri così indicati dovranno essere tolti dal commercio sotto
qualsiasi forma esso avvenga.”
1939
4 febbraio- Nella riunione della Commissione per la bonifica
libraria si parla di un elenco presso il Ministero composto da 900 nomi,
tra quelli raccolti dall’aprile 1934 al gennaio 1939, e da circa altri 900
nomi, risultanti dall’autobonifica delle case editrici.
febbraio 1939- Il ministro Bottai dà disposizione che siano tolte
dalle aule scolastiche le Carte geografiche compilate da autori “di razza
ebraica”
22 febbraio- Prima comunicazione, n.442/40344 del Ministero della
cultura popolare, trasmessa dall’Interno ai prefetti, con un ulteriore
elenco di autori da epurare.
9 marzo-La Direzione generale della Stampa italiana fa pressione,
attraverso il prefetto di Bari sulla casa editrice Laterza, per ottenere
“con molta urgenza” precisazioni sugli autori ebrei presenti in catalogo.
11 marzo- Seconda comunicazione, n.442/40506 del Ministero della
cultura popolare, trasmessa dall’Interno ai prefetti, con nuovi nominativi
da epurare, tra cui compaiono autori e autrici “di razza ebraica” di
libri per fanciulli e ragazzi, la cui segnalazione era stata fatta dal
Ministero dell’Educazione nazionale. Tra le autrici figurano i nomi assai
noti di Laura Cantoni Orvieto, Lina Schwarz e Rosa Errera.
30 giugno- Una circolare del ministro Bottai precisa che “ non
potranno essere confermate, ma dovranno essere sostituite, tutte quelle
antologie che contengono brani di autori ebraici; a meno che, ben
s’intende, esse siano debitamente rielaborate in armonia con le direttive
razziali”
14 agosto- Nella comunicazione riservata inviata al Direttore della
Stampa italiana presso il Ministero della Cultura popolare dal capo
gabinetto di Mussolini, al punto 2) si legge : ...convocare al più
presto la Commissione per la Bonifica Libraria perché proceda
all’identificazione ed al ritiro delle opere di autori ebrei dal 1850
in poi, tenendosi in stretto contatto con il Ministero dell’Interno
( Direzione Generale Demografiia) e con il Ministero dell’Educazione
Nazionale.
1940-42
Continua il controllo per motivi razziali sui cataloghi
delle case editrici. Radicale eliminazione di autori ebrei ci fu nel
catalogo Mondadori per le scuole medie (anno 1941-42) , ed anche nei
cataloghi delle case editrici Zanichelli di Bologna, Vannini di Brescia e
CEDAM di Padova.
23 marzo 1942- Con la circolare n. 1485 il ministero della Cultura
popolare, a firma del capo divisione della Direzione Generale per il
Servizio della stampa italiana, Amedeo Tosti, invia alle prefetture un
elenco di circa 900 nomi, di autori italiani e stranieri, ebrei e non
,”le cui opere non sono gradite in Italia”.
Testo consultato: G. Fabre, L’elenco. Censura fascista, editoria e
autori ebrei, Silvio Zamorani editore, Torino 1998.